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La cucina di Andersen
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E-book72 pagine42 minuti

La cucina di Andersen

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Info su questo ebook

Ricette nordiche, ricette esotiche e ricette immaginarie per compiere un percorso nelle favole di Andersen e nella vita dello scrittore danese a 200 anni dalla sua nascita.

“Chi è poeta, può preparare un brodo con uno stecchino”.
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2009
ISBN9788896720851
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    Anteprima del libro

    La cucina di Andersen - Daniela Messi

    L’allegra malinconia

    C’era una volta un principe che voleva sposare una principessa. Girò tutto

    il mondo in lungo e in largo per trovarne una, ma dovunque c’era sempre un

    non so che di poco convincente; le principesse non mancavano davvero, ma

    se poi fossero principesse vere non riusciva mai a saperlo con sicurezza…

    (Hans Christian Andersen, La principessa sul pisello)

    C’era una volta una bambina che saliva in cima a un armadio per poter leggere senza essere disturbata. A volte, in cima all’armadio, si portava anche un’arancia, più spesso un libro soltanto. Quella bambina leggeva molto, infatti, e mangiava poco. Non le piaceva un sacco di cose, non le piacevano i piselli, tanto per fare un esempio, soprattutto non riusciva a mangiarli se avevano lo scheletro: quella sottile nervatura che appare sotto la buccia dei legumi essiccati. La bambina si commuoveva pensando alle pietre spaccate dal sole, alle foglie portate via dal vento e ai piselli con lo scheletro. Tutto questo la faceva piangere. Non per caso il volume delle fiabe di Hans Christian Andersen era uno di quelli che più spesso saliva sull’armadio insieme a lei.

    In Andersen, ha scritto Vincenzo Cerami, si coglie una tensione quasi traumatica a cercare la vita dove non c’è: o forse a vedere la vita dove si nasconde? Perché in fondo non è un sognatore, lo scrittore danese. Il successo, che ottenne e seppe malinconicamente assaporare in vita, è la dimostrazione di una tenacia assai concreta, di una solida fiducia. Se di sogno si tratta, è un sogno realizzato: più che un sognatore, forse un visionario, qualcuno capace di vedere la bellezza del cigno celata nel brutto anatroccolo.

    Andersen sa ascoltare (e poi narrare) il sogno della materia di farsi spirito:

    "Nel cuore della notte, quando tutti erano a letto, qualcuno tirò un sospiro così spaventosamente profondo e così lungo che si alzarono per vedere di che cosa si trattava. Il burattinaio si diresse verso il suo teatrino, perché il sospiro veniva di lì dentro. Le marionette erano tutte coricate l’una sull’altra: erano loro che sospiravano; il re con tutto quanto il suo seguito; e spalancavano i grandi occhi di vetro, perché desideravano di tutto cuore di… poter riuscire a muoversi da soli." (da Il compagno di viaggio).

    Questo desiderio di vita è così commovente che il burattinaio non può fare a meno di mettersi a piangere… Ma certo la vita era già nelle marionette, altrimenti non avrebbero potuto sospirare così profondamente né soffrire. E quando infine, grazie a un magico unguento, ottengono di potersi muovere da sole, il dono ricevuto suscita gioia e allegria:

    "Ballò il cocchiere e ballò la cuoca, ballò il servitore e la cameriera, ballarono tutti gli ospiti, ballarono le palette e le molle, ma non appena spiccarono il primo salto, caddero a terra! Che allegria quella notte!"

    Una notte magica come questa, allora, si merita un dolce fiabesco.

    Dolce notte

    Ingredienti:

    1/2 kg. di zucca

    2 mele

    5 albicocche

    5 fichi secchi ammollati nel vino

    1 cucchiaio di mandorle tritate

    3 cucchiai di uvetta

    1 arancia (succo e buccia)

    3 uova

    200 gr. di zucchero

    300 gr. di farina

    cacao e cioccolato fondente grattugiato

    miele

    acqua q.b.

    Cuocete la zucca e le due mele con acqua e miele. Poco alla volta mescolate la farina. Unite l’uvetta, le albicocche e i fichi secchi ammollati nel vino. Mescolate ancora e aggiungete le mandorle, il succo e la buccia di arancia, le uova montate con lo zucchero e infine il cacao e il cioccolato fondente grattugiato.

    Cuocete in forno già caldo

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