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Ciak per due
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E-book71 pagine44 minuti

Ciak per due

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Cosa accomuna il minestrone preparato da Sergio Castellitto in Ricette d’amore e «gli spaghetti alla Mario Ruoppolo» cucinati da Troisi nel Postino? Le fettine alla pizzaiola di Billy Crystall in Forget Paris, e la bistecca sventolata da Giancarlo Giannini sotto il naso del cameriere ne La cena ? Sono pretesti, occasione di incontri - o addii - celebri della celluloide. Perché dunque non fare un montaggio di alcune delle storie nate, o finite, intorno a una tavola imbandita o davanti a un piatto particolare?
LinguaItaliano
Data di uscita10 dic 2009
ISBN9788896720790
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    Anteprima del libro

    Ciak per due - Enzo Tumminello

    Ciak per due

    Certo non mancano repertori e indagini circa il rapporto tra la cucina e il cinema. Non intendiamo perciò aggiungerci alla lista né con intento compilatorio né esaustivo. Il desiderio è un altro: incamminarci per uno, uno solo, dei tanti sentieri che è possibile percorrere, quello che più ci affascina e, crediamo, possa affascinare il lettore. Il cibo galeotto, occasione di incontri – o addii – celebri della celluloide.

    Inevitabile ripensare, nell’iniziare questo lavoro, alla celebre sequenza finale di Nuovo Cinema Paradiso. Nel film di Giuseppe Tornatore l’anziano operatore Alfredo fa avere, quale ultimo regalo all’ormai adulto e celebre Totò, un montaggio di tutti i baci cinematografici che il parroco, proprietario del cinema, imponeva di tagliare. Lui, da solo, nel buio della sala, ripercorre attraverso quelle immagini la storia della sua vita. Noi, più modestamente, abbiamo cercato di fare la stessa cosa con il cibo. Consegnando al lettore un ipotetico – e arbitrario – montaggio in cui le storie d’amore si svolgono intorno ad un piatto particolare finendo col costruire una sorta di menù ideale.

    Un gruppo di commensali, intorno a qualunque tavola imbandita, incarna uno dei significati più antichi del pasto in comune, racchiuso nelle parole pronunciate dall’anziano maestro Vittorio Gassman alla bella ristoratora Fanny Ardant in una delle più belle scene de La cena di Ettore Scola: Il cibo e le bevande simboleggiano la stessa condizione umana […], il consumo di un pasto, a una tavola qualunque di estranei o di amici, contiene qualche cosa che ha più a che fare con il cuore che non con lo stomaco […] d’altronde convivialità vuol dire vivere con gli altri.

    All’interno della storia del cinema c’è un genere che potremmo senz’altro definire culinario, cioè un genere al cui interno le vicende si svolgono in funzione dell’elemento gastronomico. La grande abbuffata di Marco Ferreri, Il pranzo di Babette di Gabriel Axel e Big Night di Stanley Tucci e Campbell Scott sono forse in tal senso le opere più emblematiche, in cui la cucina e il cibo rappresentano l’elemento centrale di tutta l’azione filmica. La preparazione, l’esposizione e infine la consumazione del cibo vengono seguite passo dopo passo e mostrate allo spettatore fin nei minimi particolari, assumendo in questo modo una vera e propria funzione narrativa. Più nel dettaglio, come vedremo attraverso i film che ci sono serviti per stilare il menù, il consumo dei pasti finisce invece con l’essere spesso uno degli elementi funzionali allo sviluppo dell’intreccio e alla definizione dei personaggi: a farli incontrare, litigare, ad alimentare grandi passioni o sancire addii.

    Facciamo perciò nostra la lezione che Eduardo, nel film Questi fantasmi, impartisce al professore su come si prepara il caffè. È un grande gesto d’amore, un rito che sembra perdersi man mano tra mode e frenesie che poco hanno a che fare con il nostro più autentico rapporto col cibo. Un rapporto legato alla capacità di assaporare i piatti – e la compagnia delle persone – che più amiamo. Specie quando questa persona è la persona per eccellenza.

    Antipasti

    Titanic, di James Cameron

    Con Kate Winslet e Leonardo Di Caprio

    &

    Donna Flor e i suoi due mariti, di Bruno Barreto

    Con Sonia Braga e José Wilker

    (TARTINE AL CAVIALE)

    Sirene, di Richard Benjamin

    Con Cher e Bob Hoskins

    (STUZZICHINI)

    Casablanca, di Michael Curtiz

    Con Ingrid Bergman e Humphrey Bogart

    (TARTINE AL TONNO)

    In nessun’altra cucina esiste l’abitudine di consumare antipasti prima del pranzo ufficiale e in nessun’altra cucina, se non in quella italiana, e del Nord in particolare, c’è una tale varietà di questi piatti. Le ricette che abbiamo usato per questa proposta di menù sono invece tratte da film americani nei quali svolgono una funzione completamente diversa.

    "Le tartine di

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