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Ondata di furti a Villa scocca
Ondata di furti a Villa scocca
Ondata di furti a Villa scocca
E-book85 pagine59 minuti

Ondata di furti a Villa scocca

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Info su questo ebook

Mettete un investigatore privato alla sua prima indagine, un’elegante villa piena di ospiti, una padrona di casa arrogante e paranoica, una bruttissima statuetta che tutti vogliono, un gatto ladro di salsicce, una cuoca impicciona, una cameriera dai mille nomi… e avrete una storia divertente piena di equivoci e pasticci popolata dal gruppo di persone più eterogeneo e umanamente assurdo che sia mai vissuto sotto lo stesso tetto.
LinguaItaliano
Data di uscita19 nov 2013
ISBN9788867821938
Ondata di furti a Villa scocca

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    Anteprima del libro

    Ondata di furti a Villa scocca - Ada Becchio

    ADA BCCHIO

    ONDATA DI FURTI

    A

    VILLA SCOCCA

    Testi: ADA BECCHIO

    Tutti i diritti sono riservati: nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata, o trasmessa con qualsiasi forma e mezzo, senza il preventivo permesso scritto dell’Editore.

    In questa storia:

    DANIELE TAGLIAFERRI : giovane investigatore privato alle prese con la sua prima indagine. Ha intrapreso quella carriera per puro caso, dopo aver provato diversi altri lavori, tutti inadeguati alle sue innate capacità.  Sogna di diventare uno scrittore di successo, ma il suo insegnante di italiano non è mai riuscito a ‘digerire’ i suoi testi.

    EMMA CASETTI LAVERA SCOCCA: padrona di casa a villa Scocca. Fredda, autoritaria, sospettosa, vanta una lontanissima quanto inutile parentela con i ben più famosi Windsor inglesi. Snob e sostenuta, è convinta che il futuro sposo della figlia di sua cugina sia solo un cacciatore di dote. Vuol assicurare contro i furti una bruttissima statuetta di legno.

    GIULIO ROMEO SCOCCA: padrone di casa, marito di Emma. Ex prefetto in pensione, leggermente sovrappeso e sempre molto elegante, sopporta pazientemente la moglie e tutti gli ospiti con i quali lei riempie  continuamente la loro casa. E’ stato invitato ad una cena di pensionamento di cui non gli importa un fico secco.

    ESMERALDA VATTELAPESCA:  cugina di Emma e madre della futura sposa. Indisponente e snob come la parente, è convinta che il suo futuro genero sia un perfetto imbecille. Ha regalato lei l’orribile statuetta a Emma.

    CARLO VATTELAPESCA:  importante e ricco imprenditore nel ramo tessile, oltre che rassegnato marito di Esmeralda. Accompagna moglie e figlia a villa Scocca e poi se ne va più veloce della luce.

    ANGELA: dolce e leggiadra futura sposa. E’ felice che l’orribile statuetta non sia più in casa sua.

    MARIO OTTAVIELLO: futuro sposo, praticante in uno studio di architettura. Viene obbligato dalla futura suocera a rubare l’orribile statuetta. La padrona di casa, Emma Casetti Lavera Scocca, pensa che abbia un cognome stupido.

    CAMERIERA: ragazza orientale, nessuno sa con esattezza quale sia il suo nome. Ha rotto l’orribile statuetta.

    CUOCA: un po’ svanita e chiacchierona, cucina benissimo e odia il gatto di casa.

    OTTONEPRIMODISASSONIA: gatto di casa. Aristocratico, antipatico e opportunista, pupillo di Emma. A lui dell’orribile statuetta non importa nulla.

    BUBUBAU: cane di Giulio Romeo Scocca. L’ex prefetto lo ha chiamato così solo per fare un dispetto alla moglie, fissata con i nomi altisonanti. Rosicchierebbe volentieri la bruttissima statuetta.

    UNO

    "Era una notte buia e tempestosa, una di quelle notti in cui neppure gli orchi sarebbero usciti dalle loro fetide tane.

    La pioggia spazzava ogni cosa con violenza, mentre i lampi squarciavano il cielo disegnando intricati enigmi di luce fra le nubi foriere di cattivi presagi…"

    Daniele aveva  sempre sognato di scrivere un libro ed iniziarlo così!

    Peccato che poi non avrebbe saputo come andare avanti.

    Come se non bastasse il suo professore di italiano gli diceva sempre che usava gli aggettivi come sua madre usava l’aglio: ce n’erano talmente tanti che i suoi racconti diventavano piuttosto pesanti.

    - Ho letto il tuo lavoro - gli diceva il prof. al mattino restituendogli il compito in classe appena corretto - Penso che finirò di digerirlo la vigilia del prossimo Natale.

    E lui portava a casa l’ennesimo sei-meno-meno.

    Comunque, nonostante gli insuccessi letterari scolastici, la passione per la scrittura gli era sempre rimasta, e aveva un cassetto pieno di racconti che conservava gelosamente.

    Una volta finita la scuola e accantonata (ma non del tutto) la speranza di seguire le orme di Wodehouse, Hemingway e compagnia bella, Daniele si era ritrovato a farsi la fatidica domanda: e adesso cosa faccio?

    La svolta arrivò dopo quasi un anno di vagabondaggio da un lavoretto all’altro, quando incontrò un vecchio amico del padre.

    In realtà era soltanto un ex compagno di scuola, non propriamente un amico, dal momento che il padre di Daniele non approvava affatto il suo lavoro che definiva un modo ignobile di rovinare le famiglie spiando le brave persone e guadagnando denaro dalle disgrazie altrui.

    No, non faceva l’avvocato.

    Era un investigatore privato.

    In effetti il signore in questione in quasi trent’anni di onorata carriera si era sempre e soltanto occupato di tradimenti e squallide beghe familiari, ma non si può negare che avesse accumulato un’esperienza notevole.

    Daniele trascorse un intero pomeriggio in un tranquillo bar del centro ascoltando le sue storie e la filosofia spicciola che si era creato stando così a contatto con le debolezze umane, e alla fine della giornata aveva deciso cosa  avrebbe fatto ‘da grande’.

    Rilevò la licenza, dal momento che l’investigatore aveva deciso  di appendere la lente al chiodo e andare a raccogliere funghi in montagna, e si apprestò con entusiasmo ad iniziare quella nuova avventura.

    Per qualche settimana l’uomo gli insegnò tutti i piccoli trucchi ed espedienti che conosceva: come fare gli appostamenti, come procurarsi le informazioni ‘assolutamente-riservate-che-nessun-altro-riusciva-ad-avere’, come curare al meglio le conseguenze dei pestaggi da

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