La spada della vendetta

Di Francesca Angelinelli

Una ragazza che sogna solo una vita tranquilla e un ragazzo che desidera diventare qualcuno. Due vite che verranno stravolte dalla violenza e da una spada misteriosa.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 1 mar 2016
• ISBN: 9788893217965

Anteprima del libro

LA SPADA DELLA VENDETTA

di Francesca Angelinelli

© Francesca Angelinelli

Tutti i diritti riservati

Copertina realizzata da Carlo Broggi

ISBN: 9788893217965

Youcanprint Self-Publishing

Gwin fece dondolare i piedi nel vuoto, seduta sopra la catasta di sacchi di farina, e lanciò ad Albert un’occhiata furba. «Ah sì? Davvero pensi che nell’esercito prenderebbero uno come te?»

Il ragazzo lasciò cadere il sacco di grano che stava trasportando e raddrizzò le spalle. «E perché no? Presto o tardi avrò anche io diciotto anni e allora vedrai…»

Lei rise e si coprì appena le labbra con la mano «I soldati di solito sono forti e fieri, alti e…» non sapeva cos’altro aggiungere. Aveva visto qualche volta gli eserciti attraversare il loro piccolo paese, ma si era sempre nascosta in casa, sbirciando i militari da dietro le tende. Nessuno di quegli uomini, comunque, aveva niente a che fare con il suo amico Albert.

«Io sono forte» protestò il giovane, sollevando un altro sacco di grano. «E sono anche alto.»

Gwin si lasciò scivolare giù dal suo piccolo trono, incurante della polvere bianca che le era rimasta attaccata al vestito, e lo raggiunse. In effetti Albert era più alto di lei e dovette alzare il viso per poter guardare quello del ragazzo ma, a ogni modo, non era un soldato. Non ne aveva l’aspetto, ma non sarebbe stata in grado di spiegarne il motivo neppure se fosse stata la ragazza più istruita del villaggio. Era una sensazione, qualcosa che ad Albert proprio non riusciva a trasmettere. Quegli uomini che aveva visto erano sporchi e rudi. Li aveva definiti fieri e lo pensava, ma si riferiva più che altro ai cavalieri. Quelli avanzavano sempre in testa alla colonna e portavano scintillanti armature e colorati drappeggi. Gli altri, i fanti, avevano la morte negli occhi.

«Non lo sarai abbastanza, nemmeno tra due anni» disse, prendendo di nuovo le misure all’amico.

Albert poteva anche diventare alto tre metri e non c’era dubbio che fosse forte, perché suo padre, il mugnaio, non gli risparmiava di certo la fatica. Ma Albert… era semplicemente Albert. Quando avevano cinque anni l’aveva aiutata a rialzarsi dopo che alcuni ragazzi del villaggio l’avevano gettato in una pozza di fango e insultata, perché suo padre se n’era andato e lei vive sola con la madre.