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Una Seconda Opportunità
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E-book160 pagine2 ore

Una Seconda Opportunità

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Info su questo ebook

ATTENZIONE: 18+

Questo è un romanzo con contenuti erotici, adatto a un pubblico adulto.

Il libro fa parte di una serie da tre. La storia si riallaccia al primo capitolo, Clausola d'Amore, e si conclude con un finale aperto che proseguirà nel libro 3.

Bella è una giovane ragazza attraente, ma con pochi grilli per la testa. Tutto ciò che desidera è terminare gli studi universitari per riscattare una vita con poche aspettative per il futuro. Per sbarcare il lunario accetta di lavorare come donna delle pulizie per Harvey Carlson, un playboy miliardario che quando non è impegnato a dirigere grosse multinazionali si diletta a sedurre donne bellissime e sofisticate. Bella non ha alcuna intenzione di lasciarsi coinvolgere da lui, ma quando le viene fatta una certa proposta, le cose prendono una piega inaspettata. Le viene offerta una scandalosa somma di denaro soltanto per fingere di essere la fidanzata di Carlson, senza alcuna implicazione sessuale o sentimentale. Ma quando l’attrazione che provano l’uno per l’altra diventa insostenibile, non sarà più possibile riuscire a distinguere la realtà dalla finzione e al loro contratto di fidanzamento verrà aggiunta una clausola…

Parte 1 – Clausola d’Amore

Parte 2 – Una Seconda Opportunità

Parte 3 – Tumulto di Emozioni

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita21 apr 2017
ISBN9781507177303
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    Anteprima del libro

    Una Seconda Opportunità - Sierra Rose

    Una Seconda Opportunità

    Il Milionario - Parte 2

    Sierra Rose

    Capitolo 1

    Bella James era posizionata supina sul tavolo degli esami clinici, mentre il dottore le metteva un gel freddo sulla pancia per farle un’ecografia e misurare la crescita e lo sviluppo del suo bambino. Dopo averle spiegato la procedura, le passò una piccola sonda manuale sulla pelle.

    Lei fissò le immagini sul minuscolo schermo del monitor. Quindi come funziona un ultrasuono?

    Gli ultrasuoni usano le onde sonore per creare un’immagine. Il trasduttore che ho nelle mani invia le onde sonore. Queste passano attraverso i tessuti del tuo corpo e rinviano un’eco. Ed ecco che otteniamo le immagini sullo schermo.

    WHOOSH. WHOOSH. WHOOSH.

    Ci fu il rumore di una specie di fruscio e un rapido, fermo battito del cuore.

    Bella guardò il dottore. "Ho sentito che se i battiti del feto somigliano al suono di una lavatrice, è una bambina, se a quelli di un cavallo al galoppo, si tratta di un maschietto. Io non sento clop, clop, clop, ma whoosh, whoosh, whoosh. Avrò una femminuccia?"

    Nessuna risposta.

    Il ginecologo fissò lo schermo e strinse gli occhi come se stesse studiando qualcosa di veramente difficile.

    Wow! Questa non me l’aspettavo, disse.

    Non erano quelle le parole che Bella avrebbe voluto sentire!

    Ti prego, fa’ che non ci siano complicazioni!

    Il dottore distolse lo sguardo dal monitor e rivolse l’attenzione a lei. Bella, non ci crederà mai.

    Il suo cuore cominciò a galoppare. Oh, la prego, mi dica che il mio bambino sta bene! È tutto ciò di cui mi importa. Voglio soltanto una femminuccia o un maschietto in salute.

    E che ne dice di entrambi?

    Lei sollevò la testa dal tavolo di metallo degli esami. Entrambi?

    Il viso del dottore si illuminò. Sì. Avrai due gemelli.

    Gemelli? annaspò, mentre il dottore le annuiva.

    Due creaturine, sì. E sono entrambe molto forti.

    Oh mio Dio! Questa è incredibile! esclamò Bella, con gli occhi colmi di lacrime.

    Wow! Avrò due gemelli! Una doppia benedizione!

    Controlliamo il bambino numero due, va bene? disse il dottore, spostando la sonda a ultrasuoni sulla sua pancia.

    Non era uno scherzo. C’erano due cuori che battevano nel mio pancione!

    Il dottore le indicò i due bambini sullo schermo e lei rimase senza parole.

    Dopo l’esame, le diede della carta assorbente per asciugare tutta la porcheria sopra il suo stomaco. Bella era in totale e assoluto shock, e rifletteva sulla situazione.

    Il ginecologo non solo le confermava la gravidanza, ma asseriva anche che avrebbe avuto dei gemelli. Aveva ventidue anni, con un pregresso lavorativo di donna delle pulizie in un motel e domestica occasionale per un miliardario dell’Arizona—l’unico uomo che lei avesse mai amato. La loro breve, intensa storia d’amore l’aveva lasciata col cuore spezzato e segretamente incinta. Era fuggita dalla sontuosa tenuta vicino Phoenix, lasciandosi Harvey Carlson alle spalle non appena aveva scoperto di aspettare un figlio da lui. Una decina di minuti dopo, in effetti, non appena lo aveva sentito dire, per caso, alla sua sprezzante e facoltosa madre che se fosse venuto fuori che Bella era incinta, non avrebbe avuto problemi a pagarla per portarle via per sempre il bambino.

    Aveva capito che doveva scappare via, anche se ciò avrebbe significato dover crescere il bambino da sola. Senza una laurea, senza un lavoro a sostenere lei e suo figlio. Tutto ciò che aveva era una sorella a Tulsa di cui a Harvey non aveva mai detto nulla. Perciò era andata proprio lì, si era trasferita da Madison. Aveva trovato lavoro presso una impresa di pulizie e la sera ripuliva palazzine d’uffici e ristoranti. L’impegno l’aveva resa una persona più notturna, ma con un bambino in arrivo probabilmente era meglio così.

    Durante il giorno dormiva un po’ e poi si dava da fare con i corsi del college lì vicino per finire la sua laurea in Economia. Stando molto attente alle spese, lei e Madison avevano trovato il modo per farle prendere una pausa di due mesi dopo l’arrivo del bambino. Cioè, era così fino a che non aveva scoperto che stava per avere il doppio dei bambini che avevano considerato!

    Due gemelli sarebbero costati di più, perciò Bella avrebbe dovuto prendersi una pausa più breve. Li voleva entrambi e già li amava. Per mesi aveva fantasticato sull’avere una bambina o un bambino a cui volere bene e adesso si chiedeva come sarebbe stato averli entrambi. La strada sarebbe stata più difficile, ma la felicità sarebbe stata doppia!

    Un giorno, controllando il suo vecchio indirizzo di posta elettronica, curiosa di vedere se Harvey avesse provato a contattarla per scusarsi, dichiararle il suo amore o altro, trovò un messaggio da parte di Greta, l’assistente di lui.

    Bella, su richiesta di Harvey, ho depositato l’intero ammontare di ciò che ti doveva sul tuo account Paypal relativo a questo indirizzo. Spero che questo messaggio ti trovi bene. Mi manchi. Greta

    Incredula, Bella entrò nel suo profilo Paypal e scoprì che il suo bilancio non era il solito centinaio di dollari che teneva in genere per gli addebiti automatici delle bollette. Ammontava a centinaia di migliaia di dollari. Avendo squittito rumorosamente, con gran disappunto degli avventori della biblioteca in cui si trovava, Bella si tappò la bocca con una mano. Poteva ancora prendersi una pausa di due mesi, o anche del doppio!

    Perché Harvey le aveva messo così tanti soldi? Poi ricordò che non c’erano soltanto gli stipendi delle pulizie. Si trattava di quanto lui le doveva per averlo aiutato a mettere in scena la trovata pubblicitaria della ‘finta fidanzata’. Si era persino ricordato del premio bonus. Se fosse riuscita a fregare tutti e lo avesse fatto ritornare in buone grazie, avrebbe ricevuto il bonus. Harvey doveva essere tornato nelle grazie della stampa e della sua società.

    Sorrise. Un lavoro ben fatto, disse.

    Solo che il lavoro si era trasformato in ben altro...

    Non aveva preventivato di finire con l’innamorarsi del milionario, ma lui le aveva rapito il cuore come nessun altro uomo avesse mai fatto. Bella si chiese se lui l’avesse mai pensata. Era certa che fosse andato avanti con la sua vita. Sei mesi prima aveva visto una foto di lui sulla prima pagina di un giornale per un evento di beneficenza. Sembrava così felice, con un ampio sorriso sul volto.

    Quel denaro avrebbe aiutato parecchio. Le avrebbe garantito la copertura delle spese mediche del travaglio e del parto. Avrebbe potuto prendere due seggiolini per auto e una macchina affidabile in cui metterli. Si era tenuta i soldi della Corvette che lui le aveva regalato, la macchina che aveva venduto, in caso ci fossero delle spese mediche impreviste. Adesso poteva rilassarsi, con quell’ancora di salvezza da parte, e comprare una buona macchina usata e qualche accessorio per bambini.

    I soldi, in effetti, durarono più di quanto non si fosse aspettata, poiché fu molto attenta con le spese. Caden e Corinne nacquero biondi e robusti, con gli occhi blu come quelli del padre. Bella se ne prese cura e fece tutto il possibile per dare loro una buona vita. I gemelli erano bellissimi, in salute, testardi, divertenti e adorabili. I due più bei miracoli dell’intera sua vita. Non riusciva a immaginare l’uno senza l’altra. Fare il genitore era un lavoro duro, ma la ricompensa la ripagava di tutto.

    Terminò finalmente i suoi corsi. Madison badò ai suoi gemelli mentre lei elaborava il progetto finale all’università. Il progetto finale era richiesto a tutti i candidati per la laurea triennale, era nell’ultimo corso del suo programma di studi.

    Ottenne un lavoro di apprendistato in marketing presso un’azienda munita di asilo. Poteva anche avere il cuore spezzato e sognare ancora Harvey, di tanto in tanto, ma quel suo cuore spezzato era anche pieno d’amore per i suoi figli.

    La vita procedette piacevolmente e i suoi bambini crebbero.

    Capitolo 2

    Cinque anni dopo...

    Bella siglò il contratto trionfante. Dopo aver definito i dettagli riguardo al suo nuovo lavoro, aveva firmato il suo primo contratto d’affitto. Finalmente aveva il lavoro che aveva sempre desiderato: era responsabile del marketing di un’importante società di San Francisco. Il loro marchio si basava sulla sostenibilità e la gestione ambientale e lei non vedeva l’ora di mettere a disposizione tutta la sua esperienza e di farne buon uso per un’ottima causa. Era grandioso, inoltre, poter spostare i suoi turbolenti bambini di cinque anni dall’hotel in cui erano stati nell’ultima settimana a un’adeguata casa in cui potessero scorrazzare. Detestavano vivere in appartamento, specialmente perché la signora del piano di sotto continuava a lamentarsi dei tonfi che facevano i piccoli quando correvano.

    Adesso avevano un piccolo giardino e persino una veranda su cui sedersi. Restare chiusi d’estate in un minuscolo appartamento senza balconi non era affatto divertente.

    Aveva trovato una villetta a schiera con certificazione LEED, che utilizzava pannelli solari e la raccolta delle acque piovane. Da quando era diventata madre, Bella tollerava poco i prodotti chimici negli ambienti in cui si trovavano i suoi bambini. Decisa a dare loro il più salubre ambiente possibile in cui potessero giocare e crescere, aveva investito un po’ del denaro extra del suo bonus d’assunzione per accaparrarsi quell’abitazione sicura. Avrebbero avuto un terrazzo su cui giocare, accesso al giardino comune e un enorme parco vicino casa. Un posto in cui sfogare un po’ di energie, invece che correre su e giù per il corridoio di un hotel mentre la povera tata (che era rimasta insieme a loro per tutte e due le settimane) provava a ricacciarli nella stanza.

    Quello era l’inizio della loro vera vita, pensò Bella. La vita per cui aveva lavorato sin dal giorno in cui era entrata in quel bagno, aveva visto la fila di test di gravidanza positivi e aveva saputo di dover scappare via. Adesso si era assicurata una buona casa per i suoi bambini—i bambini che avrebbero cominciato l’asilo il prossimo lunedì. Era una sensazione dolceamara—dolce perché erano felici, in salute e pronti a imparare, amara perché gran parte della loro prima infanzia lei l’aveva trascorsa a destreggiarsi tra lavori part-time, tesine e a far quadrare i conti. Avrebbe avuto il tempo di sedere e goderseli proprio adesso che erano pronti a imbarcarsi in attività extrascolastiche e nel giro delle feste di compleanno.

    Mandò un messaggio ai traslocatori che le avevano portato il nuovo mobilio.

    Avere dei mobili nuovi era come un sogno. A volte doveva darsi un pizzicotto per assicurarsi che non stesse davvero sognando.

    Dopo qualche ora nella nuova casa aveva il frigorifero pieno e l’essenziale spacchettato. I bambini avrebbero avuto ciascuno la propria stanza e lei si era assicurata che fossero entrambe perfette. Quella di Corinne aveva una trapunta rosa sul letto, i poster delle sue principesse preferite sulla parete e un appendiabiti speciale per appendere i suoi tutù e i body. La stanza di Caden era a tema dinosauri, con un tavolo dei giochi su cui tenere i suoi T-Rex e i brontosauri. Orgogliosa della vita che aveva costruito per loro, Bella guidò fino all’hotel a prendere i gemelli e la loro tata, insieme alle ultime due valigie.

    Siete pronti, ragazzi? chiese. Nella sua voce dilagava l’eccitazione.

    Sìììììì! urlarono i bambini.

    Sì, rispose Maria. Grazie per avermi assunta. Glielo prometto, non se ne pentirà. Farò del mio meglio e avrò molta cura dei suoi piccoli. Sono lieta che abbia ottenuto il lavoro dei suoi sogni. Perché l’ho avuto anch’io.

    Bella non riusciva a

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