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Storia Dei Longobardi Codice di Gotha: Historia Langobardorum Codicis Gothani
Storia Dei Longobardi Codice di Gotha: Historia Langobardorum Codicis Gothani
Storia Dei Longobardi Codice di Gotha: Historia Langobardorum Codicis Gothani
E-book73 pagine57 minuti

Storia Dei Longobardi Codice di Gotha: Historia Langobardorum Codicis Gothani

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Info su questo ebook

Questo eBook contiene il testo latino e la traduzione in italiano di quello che è noto come il Codice di Gotha o Codicis Gothani, redatto nel IX secolo dopo Cristo da un anonimo cavaliere Franco, il testo è utile e interessante, soprattutto se messo a confronto con altri testi Longobardi. In questo volume trovate anche l'Origo Gentis Langobardorum di Re Rotari e il Chronicon Gentis Langobardorum di Andrea Da Bergamo. 
 
LinguaItaliano
Data di uscita30 ago 2017
ISBN9788826464893
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    Anteprima del libro

    Storia Dei Longobardi Codice di Gotha - Anonimo Cavaliere Franco

    copertina

    Anonimo Cavaliere Franco

    Storia dei Longobardi Codice di Gotha

    Historia Langobardorum Codicis Gothani

    ISBN: 9788826464893

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice dei contenuti

    Contenuto del libro

    Historia Langobardorum Codicis Gothani

    Introduzione

    Storia dei Longobardi Codice di Gotha

    ​Historia Langobardorum Coficis Gothani

    Cos'è l'Origo Gentis Langobardorum

    Origini del popolo Longobardo

    Origo Gentis Langobardorum

    Cos'è il Chronicon Gentsi Langobardorum

    Cronache del popolo Longobardo

    Chronicon Gentis Langobardorum

    Suggerimenti di lettura

    Contenuto del libro

    Il libro contiene il testo originale in latino e la relativa traduzione dell'Historia Langobardorum Codicis Gothani. Oltre a questo, contiene anche due appendici con l'Origo Gentis Langobardorum e il Chronicon Gentis Langobardorum, con le relative traduzioni. Il tutto è preceduto da brevi introduzioni che, tuttavia, non intendono essere esaustive dell'argomento.

    - Testo originale di - Anonimo Cavaliere Franco, Re Rotari, Andrea Da Bergamo

    - Traduzione di - A. Cornalba

    - A cura di - A. Cornalba

    - Copertina di - A. Cornalba

    Historia Langobardorum Codicis Gothani

    Storia dei Longobardi codice di Gotha

    Anonimo Cavaliere Franco

    APPENDICI

    Origini del popolo Longobardo

    Cronache del popolo Longobardo

    Traduzione di A. Cornalba

    Testo in italiano e latino

    Foro Barbarico

    Volume 7

    GBL Grande Biblioteca Latina

    Libro ottimizzato per non vedenti e ipovedenti

    Introduzione

    Cos’è l'Historia Langobardorum Codicis Gothani.

    Si tratta di una breve storia dei Longobardi scritta da un anonimo, probabilmente un cavaliere franco con qualche parentela longobarda. Le principali fonti storiche scritte dei Longobardi sono la Historia Langobardorum di Paolo Diacono e l'Editto di Rotari del 643 d.C. Oltre a queste, vi sono le fonti dell'archivio pontificio e una miriade di documenti d'uso pratico sparsi nei vari archivi storici delle città italiane. Il Codicis Gothani, ha però una sua importanza particolare, racconta alcuni fatti che differiscono leggermente dalle fonti principali ed aggiunge nuove informazioni. Per gli storici è importantissimo avere più fonti da confrontare, soprattutto se queste presentano delle differenze interessanti. È proprio il caso di questa breve storia dei Longobardi, nota come Codicis Gothani; in merito, vi sono molti studi approfonditi ed interessanti, gli storici italiani hanno saputo dedurre molte implicazioni dal confronto delle varie fonti; leggere i loro libri è assai istruttivo sia per la comprensione del singolo popolo longobardo che anche degli altri popoli germanici. Per una conoscenza approfondita ed esaustiva del testo, vi invitiamo ad avvicinarvi ai libri di Stefano Gasparri, Claudio Azzara, Nicola Berga ed Elena Percivaldi, tutti di piacevole lettura. Per chi non è familiare con le problematiche legate allo studio del popolo longobardo, vi sono alcune cose che sembrano ormai assodate: i Longobardi erano una federazione di entità distinte che potremmo chiamare stirpi o clan; Paolo Diacono chiama queste unità di base della società longobarda col nome di Fara; traducibile con famiglia, ma va inteso in senso allargato, una rete di parentele e forse anche di amicizie. L’arimanno era l'uomo libero, inteso soprattutto come milite, uomo armato, l'equivalente dell’Oplita greco; si noti l’uso anche longobardo di confermare l'elezione del re con un'assemblea degli arimani in primavera.

    Quindi, riassumendo, gli arimanni, con la famiglia al seguito, obbedivano a un capo Fara, capo famiglia; questo era sia il capo militare che il protettore della Fara presso il diretto superiore in ordine gerarchico. Queste Fara potevano avere diversi agglomeramenti, semplici o più articolati. Gruppi di Fara erano normalmente sottoposti a un Conte, un'altra carica prevalentemente militare di rango intermedio.

    Sopra ai conti vi erano i Duchi; nella storia longobarda, erano il vero perno politico-militare della società, e i Re dovettero costantemente lottare per affermare il loro diritto di governo su tutto il popolo Longobardo.Nell'Historia Langobardorum e nel Codicis Gothani, sembra che siano i Romani a dare un nome e un perimetro territoriale ai Longobardi; del resto, definire è una necessità prettamente amministrativa, prima che culturale. Nel medesimo testo, sembra che i Longobardi, poco avvezzi a romanizzarsi e impossibilitati ad andare a ovest, luoghi presidiati dalle legioni di Roma, abbiano iniziato una lunga marcia sul lato est del fiume Elba, combattendo ed assoggettando altri gruppi prevalentemente germanici. Non è da escludere che in questo loro spostamento, i Longobardi possano essere stati essi stessi assoggettati ad altri popoli; discussa è l'assoggettamento ad Attila e la loro presenza nella grande battaglia contro Ezio ai campi catalaunici del 451 d.C.. L'orda Unna sconvolse il mondo germanico, sia culturalmente che politicamente. Vi fu una ridistribuzione delle popolazioni e notevoli cambiamenti dei rapporti di forza tra di loro. Il cavallo divenne centrale nell'economia. Nel 454 d.C., i Longobardi sembrano essere diventati più importanti e forti rispetto al passato. Probabilmente hanno assorbito altri gruppi, ma è importante notare che questo assorbimento non implicava un amalgama uniforme. Va inteso come unione di stirpi con intrecci familiari tra i capi delle diverse fazioni. Gli storici tendono a credere che una vera e propria

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