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Destini
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E-book127 pagine57 minuti

Destini

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Info su questo ebook

Cinque personaggi. Cinque storie. Un unico fulcro.
L’incrocio di cinque destini nella notte di Capodanno, avvolti l’uno sull’altro in una spirale fatta di casualità e di coincidenze degna delle migliori Sliding Doors.
Un evento e cinque prospettive per uno scenario degno del Rashōmon di Kurosawa riletto alla luce di un’ineluttabilità dai risvolti paradossali.
E a fare da Master, in un gioco senza regole apparenti, c’è il Destino, capace di annodare indissolubilmente le vite dei cinque personaggi secondo regole ciniche, sorprendenti e comunque incontrovertibili.
Francesca Magrini ci accompagna attraverso una notte che inciderà profondamente l’esistenza di tutti coloro i quali la attraversano senza immaginare quale baratro sta per spalancarsi davanti a loro.
Una notte. E poi niente sarà più come prima.
LinguaItaliano
Data di uscita22 set 2017
ISBN9788885725089
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    Anteprima del libro

    Destini - Francesca magrini

    La Signoria Editore

    Francesca Magrini

    DESTINI

    La Signoria Editore

    Firenze

    ©2017 Italia Stargate srls

    Edizione elettronica: settembre 2017

    ISBN 9788885725089

    Questo libro è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell'inventiva dell'autore e vengono usati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o defunte, fatti o luoghi è assolutamente casuale.

    Progetto grafico: ©Fabio Gimignani

    www.lasignoriaeditore.it

    info@lasignoriaeditore.it

    DESTINI

    a chi per destino o amore ha deciso

    di attraversare questa vita insieme a me

    e al pezzettin del mio codin

    Prologo

    Immaginate le persone della vostra città. Persone sconosciute che incontrate quotidianamente nella monotonia di esistenze sempre uguali. Giorno dopo giorno quei volti diventano familiari fino quasi a farvi credere di conoscerli davvero. Persone di cui non sapete niente e che non sanno niente di voi. Traiettorie parallele che probabilmente non si incontreranno mai. Ma se un tragico evento farà incrociare quei destini, allora niente sarà più come prima.

    Capitolo I – Edo

    Mi chiamo Edoardo, per tutti Edo, ho vent’anni e sono iscritto al primo anno di Economia. Non che mi interessi particolarmente, è una facoltà come un’altra.

    Mio padre è un commercialista, con un bellissimo ufficio in centro e una segretaria bruttina, probabilmente scelta da mia madre. A differenza di altri liberi professionisti, mio padre non ha soci o aiutanti. Non si lascia sfuggire molto sull’argomento, ma non credo abbia bisogno di lavorare per mantenersi e mantenerci. Comincio a pensare che di soldi, in famiglia, ce ne siano parecchi, a prescindere dal suo lavoro, che definirei più di facciata che altro.

    Mia madre non lavora, però sembra sempre molto impegnata tra palestra, centro estetico, amiche, beneficenza e analista.

    Tutti mi considerano un bravo ragazzo, forse lo sono. Mi piacciono le auto veloci, la musica, il rugby, sto - anzi stavo - con Lucrezia. Tre giorni fa ci siamo lasciati, o meglio, lei ha lasciato me. Oggi è l’ultimo giorno dell’anno. Avrei voluto festeggiare con lei, invece mi ritrovo solo. Stamattina, quando mi sono svegliato, ho provato un senso di vuoto e ho pensato che sarebbe stata una giornata triste perché l’avrei passata senza di lei. Certo, non immaginavo che la tristezza avrebbe in breve lasciato il posto all’angoscia e al terrore.

    31 Dicembre, ore 22.05

    Fuori fa freddo, un freddo pungente. Sono seduto in auto sotto casa di Lucrezia da quasi due ore e la temperatura comincia a essere molto bassa anche qui dentro. Ho fumato non so nemmeno io quante sigarette e preso degli ansiolitici rubati a mia madre.

    La casa è silenziosa e le luci sono tutte spente: sono arrivato troppo tardi. Non risponde alle mie chiamate. Vorrei solo sapere dov’è.

    «Stronza. Con chi cazzo seiiiiiiiiiiii?», urlo, ma nessuno mi sente.

    Le pillole di mia madre non servono a niente, mi manca l’aria e ho voglia di piangere. Lo squillo del cellulare mi spaventa, forse è lei. No, maledizione! È Michele, ancora. Devo rispondere altrimenti rischio che inizi a preoccuparsi e magari chiami i miei.

    «Pronto».

    «Edo, ma dove sei finito? Ti ho chiamato un migliaio di volte».

    «Ho da fare».

    «Ma quale da fare, dove sei? Mica sarai sotto casa sua? Edo, basta. Vieni da me, dai, che andiamo alla festa di Riccardo».

    «No, ho detto che ho da fare».

    Chiudo la telefonata e da adesso in poi non voglio rispondere più a nessuno, mi devo concentrare. Devo pensare, pensare. Dove può essere andata?

    Il freddo è sempre più pungente, accendo l’auto per scaldarmi un po’.

    31 Dicembre, ore 23.15

    Ho fatto il giro dei posti dove va di solito ma non sono riuscito a trovarla. Non ho incontrato nessuna delle sue amiche e non sono quindi riuscito a sapere dove sia. In un paio di locali ho visto delle facce conosciute e mi sono fermato a bere qualcosa con loro, per scaldarmi e farmi coraggio. Adesso le pillole di mia madre cominciano a fare effetto, mi sento più rilassato. Mi gira un po’ la testa. Mi devo concentrare, dove può essere andata?

    Provo da sua cugina, Laura, che abita in una grande villa ai piedi delle colline. Guido veloce e, anche se le strade sono piene di macchine che vanno in tutte le direzioni, in pochi minuti sono fuori città.

    31 Dicembre, ore 23.50

    Dentro, la grande casa è in penombra, fuori in giardino, invece, le luci sono tutte accese. Ci sono auto parcheggiate lasciate ovunque. Sono sicuro che anche lei è qui.

    Parcheggio poco prima del cancello, ho fretta di entrare. È pieno di gente, fuori e dentro la casa. Senza che nessuno si accorga di me o mi domandi chi sono, entro nel grande salone. La

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