Elsiminio gattino di Speranza e di Virtù

Di Alberta Barone

Stupenda l'aria quando la puoi annusare. Stupenda l'acqua quando la puoi bere. Stupenda la Vita quando la puoi vivere. Perchè puoi viverla solo se gli umani ti amano. Sono loro a decidere per te. Non so se abbia un senso. Forse un senso come i miei baffi. Non so perchè l'umano spesso non sa amare. Non so perchè...

• Lingua: Italiano
• Editore: Alberta barone
• Data di uscita: 22 mar 2018
• ISBN: 9788827593226

Anteprima del libro

TERZA

Alberta Barone

Elsiminio gattino di Speranza e di

Virtù

A mia madre

PARTE PRIMA

INSIEME

Stupenda l'aria quando la puoi annusare. Stupenda l'acqua quando la puoi bere. Stupenda la Vita quando la puoi vivere. Perchè puoi viverla solo se gli umani ti amano. Sono loro a decidere per te. Non so se abbia un senso. Forse un senso come i miei baffi. Non so perchè l'umano spesso non sa amare. Non so perchè...

Eppure anche io sono Vita. Anche io sono uno sguardo di amore. Anche io sono pensiero e anima. Ma l'umano troppo spesso non ascolta. Non sa che io sono un pensiero che Dio ha voluto.

Poi, però esistono anche quegli umani che sono i nostri grandi amici, e per loro adesso ti voglio raccontare.

Mi chiamo Elsiminio, sono nato in un cortile, in un posto dove i panni appesi rappresentavano l'allegria del colore, e lì c'era la mia mamma, e lì c'erano i miei parenti, e i miei amici, e anche noi eravamo colore. Sono il primo nato di tre fratellini, me li ricordo ancora, giocavamo, quel poco che potevamo perchè era difficile tenerci in piedi, ed io cercavo sempre la mia mamma, e lei veniva sempre da noi. Era un bel posto. Tutto intorno delle casette con un unico portoncino, e bambini che ci salutavano di prima mattina e una donna, e piu' di una ora ricordo, ci portavano cosine da mangiare, ma noi eravamo piccoli, e una donna un giorno ci portò uno scatolo, era bello stare lì, c'era il morbido caldo, e ci avvolgeva ed io ero felice, anche se quando ha piovuto nessuno ha pensato a noi, nessuno ci ha portato al caldo sotto qualche ammasso, che stava lì, ma io e i miei fratellini avevamo la mia mamma, e bastava così. Ma un giorno uno degli umani che abitava lì decise che non ci voleva, e ci portò via dalla mia mamma, di sera, ricordo il buio, ci mise in uno scatolo, e non c'era il morbido