I paracadutisti tedeschi nella Rievocazione Storica. La campagna d'Italia
()
Info su questo ebook
The growing need for historical adherence by the Re-enactors dealing with World War II military operations requires a high knowledge of clothing and, more particularly, of the peculiar features of the uniform which, by its nature, cannot be subject to arbitrary adaptations or, worse, improvisation. The present work has been inspired by the idea of gathering in a single illustrated guide detailed information and practical suggestions, carefully assessed in the light of the original sources, in order to optimize the reconstruction of garments and accessories worn by the German Luftwaffe paratroopers. After offering an overview of the soldier in question within the wartime background, the author surveys both the first-generation equipment and its following variations and developments, warning the reader against the mistakes most commonly made by newbies, carrying out a technical-stylistic analysis of the whole range, from helmets to footwear. An excursus on the main secondary gears and weaponry completes the picture, with the aim of pointing the enthusiast in the right direction when it comes to evaluate the replicas available on the market.
L'AUTORE
Nato in Provincia di Frosinone, Marco Marzilli si interessa sin da giovanissimo ai fatti della Seconda Guerra mondiale, con particolare riferimento alla Battaglia di Cassino e, più in generale, alla Campagna d'Italia. Una spiccata passione per il collezionismo uniformologico arricchisce il suo già nutrito bagaglio di conoscenze. Dalla metà degli anni '90 svolge incarichi di consulenza per alcuni documentari di produzione italiana ed estera, cimentandosi anche nella pubblicazione di contributi specialistici inerenti alle operazioni militari svoltesi nel Basso Lazio ed alla storia di alcuni Corpi che ne furono protagonisti. Stimato fotografo della "Living History", ha all'attivo migliaia di scatti, diffusi nei maggiori canali multimediali del settore.
Correlato a I paracadutisti tedeschi nella Rievocazione Storica. La campagna d'Italia
Titoli di questa serie (8)
L'arte del legno tra Medioevo e Rinascimento: Tecniche e segreti nelle botteghe dei falegnami Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa preziosa concessione: Da boschi e foreste le materie prime necessarie allo sviluppo urbano medievale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa moda italiana nel XV secolo. Abbigliamento e accessori Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'abbigliamento maschile longobardo: Riflessioni tra archeologia, iconografia e fonti scritte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRiflessioni sulla basilarda. Analisi tipologiche e spunti ricostruttivi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMenswear of the Lombards. Reflections in the light of archeology, iconography and written sources Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI paracadutisti tedeschi nella Rievocazione Storica. La campagna d'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli strumenti della civiltà del legno. Storia ed uso di attrezzi ed utensili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Reparti corazzati Jugoslavi 1940-1945 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGenerali e battaglie della Linea Gotica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDue anni al volante su piste di neve e fango Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCézembre - L'isola che non voleva cedere Valutazione: 2 su 5 stelle2/5La Decima M.A.S. in Friuli. Il processo a Remigio Rebez Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI ribelli della Montagna Jugoslava: Storia della divisione italiana partigiana «Garibaldi» 1943-1945 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLA BATTAGLIA DELLA MOSCOVA Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDue marine in guerra: Le Forze Navali francesi tra Londra e Vichy Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI tunnel dell'aquila – Uomini e storie del Deposito Munizioni di Vizzini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI militari italiani nei campi di prigionia francesi. Nord Africa 1943-1946. Memoriale del Toppa Club Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI dimenticati di Mussolini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTiger nel fango: La vita e i combattimenti del comandante di Panzer Otto Carius Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe grandi vittorie dell'esercito italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario giornaliero della Guerra Aerea sulle Isole di Lampedusa- Pantelleria (1940 - 1943) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAssalto al fronte orientale: La conquista sovietica della Prussia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI cavalieri dell'aria: Storie di aviazione e aviatori polesani e ferraresi nella Grande Guerra 1915-1918 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSoprattutto coraggio e onore. Adolescenza, giovinezza e primi anni di guerra di Wilhelm Tanne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIdrovolanti e minisommergibili sul lago d'Iseo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5131a GAF Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa trappola di Bardia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La guerra senza radar: 1935-1943, i vertici militari contro i radar italiani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCENTENARIO della «GRANDE GUERRA» Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Nascita della Marina Militare Italiana: Gaeta 1861-2021 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Ritrovamento Del Regio Sommergibile Ammiraglio Millo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArmir. Sulle tracce di un esercito perduto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEroi dimenticati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniP.O.W. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGhiaccio sulle ali Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Mistero della Corazzata Russa: fuoco, fango e sangue Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario di Guerra: Il primo conflitto mondiale con gli occhi di un ventenne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Guerre e militari per voi
Chi ha Costruito il Muro di Berlino?: Dalla Guerra Fredda alla nascita della bomba atomica sovietica, i segreti della nostra storia più recente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl manuale del mozzo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMein Kampf - La mia battaglia: Edizione con note e illustrazioni Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Dossier Brigate Rosse 1969-2007: La lotta armata e le verità nascoste Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria e leggende delle SS: Ediz. illustrata Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Israeliani e palestinesi. Le ragioni degli altri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpie della seconda guerra mondiale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Diario di Anna Frank Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI grandi condottieri del mare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I grandi condottieri che hanno cambiato la storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria in sintesi, anno quinto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGesuiti: L’Ordine militare dietro alla Chiesa, alle Banche, ai servizi segreti e alla governance mondiale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBreve racconto del Risorgimento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCon il Ferro e Con il Sangue - Gli Eroi di Monte Piana: Gli Eroi di Monte Piana Valutazione: 4 su 5 stelle4/52023: Orizzonti di guerra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa guerra senza radar: 1935-1943, i vertici militari contro i radar italiani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria dei servizi segreti Valutazione: 3 su 5 stelle3/5L'Isola del miele regno della morte: Campi di concentramento Italiani nella Dalmazia insanguinata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’offensiva austriaca nel Trentino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTorri costiere: La difesa costiera nel Salento dal XVI secolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIdrovolanti e minisommergibili sul lago d'Iseo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Voci e ombre dal Don: Lettere, documenti, memoriali, immagini dell'ARMIR in Russia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I segreti perduti della tecnologia nazista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArmir. Sulle tracce di un esercito perduto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria di Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa guerra dello Yom Kippur: Il conflitto arabo-israeliano del 1973 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Guerra Italiana. Nei documentari dell'Istituto LUCE 1940-1943 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMussolini, ultimi giorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorie di un soldato siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su I paracadutisti tedeschi nella Rievocazione Storica. La campagna d'Italia
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
I paracadutisti tedeschi nella Rievocazione Storica. La campagna d'Italia - Marco Marzilli
sitografia
Introduzione
L'uniformologia tedesca della Seconda Guerra Mondiale è un campo molto complesso e articolato. L'esercito del Terzo Reich fu l'unico tra quelli dei belligeranti a progettare e realizzare così tante e tali varianti di uniformi da rendere potenzialmente riconoscibile un determinato tipo di soldato già dalla visione di una semplice foto. Basti pensare che per il solo Esercito di terra (Heer), nei sei anni di conflitto vennero disegnati e realizzati altrettanti modelli basici di uniforme: in pratica uno per ogni anno di guerra (M.36; M.40; M.41; M.42; M.43; M.44), per non parlare delle tenute mimetiche e dei vari disegni di camouflage che le caratterizzarono[1].
Questa molteplicità non fu dettata, come potrebbe apparire ai non esperti, da un mero vezzo di assecondare correnti estetiche
, bensì da tutta una serie di esigenze di economia produttiva e praticità di utilizzo nate a mano a mano che il numero di uomini sotto le armi nella Wehrmacht aumentava e dalle indicazioni che provenivano direttamente dai campi di battaglia.
In quest'universo uniformologico, diverse furono poi le tenute specifiche secondo il Corpo o l'Arma di appartenenza (pensiamo solo ai carristi o ai paracadutisti), tutte pensate in ragione del particolare tipo di impiego dei soldati.
Tali aspetti, se da un lato rappresentarono l'antitesi del concetto di standardizzazione
, che sarebbe da assumersi tipica di una forza armata, dall'altro hanno creato nei decenni successivi al conflitto un vastissimo campo di studio: ancora oggi si dibatte sulle reali finalità delle molteplici varianti, da ricondurre ad esigenze di confezionamento, piuttosto che operative, se non addirittura personali
del singolo soldato al fronte.
Nel caso specifico di questa trattazione, quella dei paracadutisti della Luftwaffe rappresentò (assieme ai carristi) il primo esempio di uniforme specificamente pensata per un determinato tipo d'impiego operativo di terra e fu per tutta la guerra un vero e proprio segno distintivo
del Corpo.
Esistono tuttavia alcuni aspetti da tenere in scrupolosa considerazione, perché anche la più piccola sfumatura uniformologica può collocare un ipotetico Rievocatore nel periodo sbagliato di quei sei anni e, di conseguenza, metterlo fuori gioco relativamente al proprio tentativo di essere filologico.
Questo pertanto non vuole essere un testo sull'uniformologia tedesca e dei paracadutisti in particolare, bensì unicamente una serie di consigli pratici (e spero utili) che consentano a quanti vogliano cimentarsi nell'arte della Living History di ottenere le informazioni di base per poterlo fare con cognizione di causa.
Nel corso della trattazione, si farà più volte riferimento a foto originali d'epoca e ad altre immagini ritraenti contesti rievocativi, nelle quali è possibile constatare come il soldato di cui stiamo parlando fosse effettivamente vestito ed equipaggiato.
[1] Si vedano in proposito i testi seguenti: J. P. BORG, L. HUART, Feldbluse, Histoire & Collections, 2006; W. PALINCKX, Camouflage uniforms of the german Wehrmacht, Schiffer Publishing Ltd, 2002.
Conosci chi vuoi rievocare
Personalmente sono stato sempre convinto che per rievocare correttamente un dato tipo di soldato, occorre conoscerne almeno in modo generale la storia, le motivazioni e il percorso che egli compiva dall'arruolamento al campo di battaglia. Solo in questo modo è possibile letteralmente entrare
nel personaggio e riportarlo in vita in maniera corretta.
I paracadutisti tedeschi erano tutti volontari, selezionati secondo canoni fisici e psicologici molto rigidi[1]. La motivazione verso la loro missione
di soldati d'élite era poi inculcata durante l'addestramento, che era svolto da personale dell'Aviazione per tutto ciò che riguardava le attività fino all'arrivo a terra, e da personale dell'esercito per quel che concerneva le tattiche di fanteria (La Luftwaffe era un'Arma relativamente giovane e non aveva esperienza nel combattimento a terra).
Per ovvi motivi di spazio e per non uscire troppo dal tema principale, è opportuno riassumere anche solo sommariamente il background bellico della cosiddetta Campagna d'Italia
e la storia dei paracadutisti tedeschi.
Cenni sulla Campagna d'Italia
Dopo la disfatta dell'Asse in Africa, culminata con la fine dei combattimenti in Tunisia del maggio del 1943, gli anglo-americani dovettero mettere a punto una strategia per il prosieguo della guerra nel Mediterraneo. In seno all'Alto Comando Alleato sussistevano tuttavia delle forti divisioni: da una parte stavano gli inglesi, i quali volevano un'azione strategica tesa ad avanzare lungo i Balcani (anche al fine di porre un limite alla penetrazione sovietica in Europa che si sarebbe verificata a seguito all'arretramento dei tedeschi dal fronte russo). Dall'altra, invece, gli americani, che invece vedevano come unico obiettivo la liberazione del continente europeo solo e unicamente attraverso uno sbarco sulle coste francesi.
C'era anche da considerare un fattore politico. I russi, con Stalin in testa, da tempo lamentavano il fatto di portare avanti la guerra da soli sopportando ingenti perdite, per cui gli stessi premevano continuamente verso gli anglo- mericani affinché aprissero al più presto un secondo fronte
che li alleggerisse in qualche modo dagli sforzi che stavano compiendo.
A quello stadio del conflitto, tuttavia, non esistevano ancora né le forze, né le basi avanzate per porre in essere quella che, un anno più tardi, sarebbe divenuta l'Operazione Overlord
(lo sbarco in Normandia), per cui si dovette optare per un piano intermedio: l'invasione dell'Italia.
Lo scopo delle operazioni che culminarono poi in quella che è conosciuta come La Campagna d'Italia
era triplice: costringere una delle nazioni dell'Asse a capitolare (e quindi togliere alla Germania nazista uno dei suoi alleati), impegnare sul suolo italiano quante più truppe tedesche