Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

La sfida del miliardario: La trilogia del miliardario Libro 1
La sfida del miliardario: La trilogia del miliardario Libro 1
La sfida del miliardario: La trilogia del miliardario Libro 1
E-book52 pagine43 minuti

La sfida del miliardario: La trilogia del miliardario Libro 1

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Accettando di partecipare all'Asta delle Segretarie per un evento di beneficenza, Mia Harrison non si aspettava di guadagnarci niente di più di un po' di extra nello stipendio. Ma poi Mia viene aggiudicata al sexy miliardario Garret Fabel, e quello che l'aspetta è molto di più di una serata in sua compagnia in un ristorante di lusso.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita10 nov 2018
ISBN9781386031840
La sfida del miliardario: La trilogia del miliardario Libro 1

Leggi altro di K. Matthew

Autori correlati

Correlato a La sfida del miliardario

Ebook correlati

Narrativa romantica contemporanea per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su La sfida del miliardario

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    La sfida del miliardario - K. Matthew

    Me ne stavo lì sul palco, tutta in tiro, come le altre stronzette allineate con me. Ma perché diavolo avevo accettato? Lavoro straordinario! continuavo a ricordare a me stessa. Poteva pure essere beneficenza, ma di certo io non lo stavo facendo gratis. Però, mentre me ne stavo impalata sotto quei riflettori bollenti che ci illuminavano dall'alto, mentre ci mettevano all'asta come pezzi di carne, cominciai a pentirmi della decisione di stare al gioco.

    Il party annuale si chiamava Metti all'Asta la tua Segretaria per Beneficenza. Il mio capo partecipava per la prima volta - perché era il primo anno che la sua piccola ditta di PR aveva raggiunto un fatturato tale da meritarsi di partecipare all'evento.

    Quando mi aveva prospettato l'idea, avevo sentito un brivido di orrore. Perché non chiede a Charlise? avevo ribattuto provando subito a reindirizzarla verso la pimpante stagista diciannovenne da poco unitasi a noi. Ora, quella ragazza sì che poteva tirar su un po' di soldi per la beneficenza. Era tanto giovane e carina. Perché mai la mia boss volesse mandare una tipa sbiadita quasi trentenne come me, proprio non riuscivo a capirlo.

    Ma Charlise non è la mia segretaria mi ricordò la signora Eddison.

    Potremmo sempre fare finta. Provai a non mostrarmi troppo entusiasta all'idea.

    Ma su, Mia, sarà divertente mi rassicurò lei. Dovrai vestirti elegante, farti i capelli e le unghie e potrai incontrare uomini ricchissimi. Chissà, forse riuscirai perfino a trovare un compagno coi soldi.

    Piuttosto improbabile, pensai io. Anche se erano passati sette anni dal mio orribile divorzio, ancora detestavo di tutto cuore gli uomini. Tutti gli uomini. Ricchi, poveri, belli, brutti, svegli e stupidi. Per me, erano tutti senza alcun valore. Magari alcuni belli da vedere, certo, ma non valeva la pena sprecarci nemmeno un minuto.

    E in quanto a quello che aveva detto su capelli e unghie, era evidente che non mi prestava molta attenzione. Le volte in cui mi aveva vista con qualcosa di diverso dalla coda di cavallo si contavano sulla punta delle dita. E il numero di volte in cui mi ero fatta fare una manicure era zero. Non ero mai stata una ragazza molto femminile. Proprio non era il mio genere, troppa fatica.

    Se la signora Eddison non mi avesse mollato un assegno per queste cose, non le avrei mai fatte. E anche dopo tutti gli allisciamenti e agghindature continuavo a non sentirmi una principessa. In effetti il calore dai faretti che pioveva dall'alto mi faceva sentire come una scultura di cera in via di scioglimento. Gli strati di trucco che mi avevano messo in viso, grassi e fastidiosi, cominciavano a trasudare. I miei lunghi capelli neri, di natura lisci e senza forza, cominciavano a prudere, per la gran quantità di lacca che era stata necessaria per fissare le onde che la parrucchiera era riuscita, chissà come, a metter su. Potevo sentire scivolare giù dalla posizione originaria le forcine che li mantenevano in alto. Alla fine della serata la mia testa sarebbe stata un caos. Ne ero sicura.

    Per tenere a bada un attacco di ansia, l'unica era concentrarmi sul fastidio e la scomodità. Eccomi lì, con almeno cinque anni di più di tutte le altre segretarie e sicuramente la più pesante di tutte. Ero certa che tutti gli altri capi fossero stati abbastanza furbi da scegliere la loro dipendente più attraente. Non stava in piedi che tutte queste ragazze fossero delle segretarie. Quella alla mia destra sembrava Barbie Malibu, lucenti capelli biondi, grosse tette e un culo tosto e perfetto. A sinistra avevo una ragazza che avrebbe potuto senz'altro essere una top model. Mi chiesi se la signora Eddison, ora, si rendeva

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1