Riassunto E Guida – L’Imperatore Del Male: Una Biografia Del Cancro

Di Lee Tang

Non guarderai più al cancro nello stesso modo.
Il riassunto da leggere di “L’imperatore del male: una biografia del cancro” di Siddhartha Mukherjee.
Questo libro fa la cronaca di un’affascinante “biografia” sul cancro - dalla sua prima apparizione documentata, cinquemila anni fa, attraverso le battaglie del ventesimo secolo per curarlo, controllarlo e sopraffarlo, fino ad una nuova radicale comprensione della sua biologia. Racconta i secoli di scoperte, successi, fallimenti in una battaglia del gatto col topo contro il cancro, portando la ricerca sul cancro e la sua biologia fino al pubblico laico.
Questa guida include:
•Sommario del libro — Il sommario aiuta a capire le idee chiave e le raccomandazioni.
•Video Online — Repliche su richiesta di conferenze pubbliche e seminari sugli argomenti affrontati nei capitoli.
Valore aggiunto di questa guida:
•Tempo risparmiato
•Comprensione dei concetti chiave
•Espansione della propria conoscenza
Leggi questo riassunto per avere una panoramica informativa dell’evoluzione della sanità e della ricerca sanitaria, in aggiunta alla specifica storia del cancro.

• Lingua: Italiano
• Editore: LMT Press
• Data di uscita: 16 nov 2018
• ISBN: 9781547542765

Lee Tang

Lee Tang is a retired executive of a major global insurance company. Prior to his retirement, he has worked as an actuary, a risk officer and a chief financial officer for several major insurance organizations in the United States, Canada, and Taiwan. To learn more about Lee and his work, visit his website and blog at https://lmtpress.wordpress.com. You can reach him by email at [e-mail].

Anteprima del libro

Riassunto e guida – L’imperatore del male: Una biografia del cancro

Autore Lee Tang

Copyright © 2018 Lee Tang

Tutti i diritti riservati

Distribuito da Babelcube, Inc.

www.babelcube.com

Traduzione di Federica Melchior

Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

Sommario

Titolo Pagina

Copyright Pagina

Sintesi

1. Bile nera nei tumori

2. Una guerra impaziente

3. Mi caccerai se non starò meglio?

4. La prevenzione è la cura

5. Una versione distorta della nostra normale identità

6. I frutti dei lunghi sforzi

La Guerra di Atossa

Sull’autore

Sintesi

L’imperatore del male: una biografia del cancro, di Siddhartha Mukherjee

Sommario del libro

Questo libro fa la cronaca di un’affascinante biografia sul cancro – dalla sua prima apparizione documentata, cinquemila anni fa, attraverso le battaglie del ventesimo secolo per curarlo, controllarlo e sopraffarlo, fino ad una nuova radicale comprensione della sua biologia. Racconta i secoli di scoperte, successi, fallimenti in una battaglia del gatto col topo contro il cancro, portando la ricerca sul cancro e la sua biologia fino al pubblico laico.

Autore

Siddhartha Mukherjee è un professore associato di medicina alla Columbia University e membro dello staff di un oncologo all’Ospedale presbiteriano CU/NYU. Ha studiato a Rodi, si è laureato alla Stanford University, alla University of Oxford (dove ha ottenuto il dottorato di ricerca, studiando i virus che causano il cancro) e alla Harvard Medical School.

Una nota importante riguardo a questa guida di studio

Questa guida è un riassunto e non una critica o una correzione al libro. Non offre giudizi o opinioni sul contenuto del libro. Questo riassunto potrebbe non seguire l’ordine dei capitoli ma è una panoramica sulle idee, i punti di vista e gli argomenti del libro. Non vuole essere un rimpiazzo alla lettura del libro che riassume, ma un supplemento per la revisione delle premesse principali del libro, fornendo una cronaca e ulteriori risorse.

Capitolo 1

Bile nera nei tumori

Nel laboratorio sepolto nel sotterraneo dell’ Ospedale dei bambini di Boston, in una mattina di dicembre del 1947, un uomo chiamato Sidney Farber aspettava l’arrivo di un pacco da New York. Non c’erano pazienti nel laboratorio, solo i corpi e i tessuti dei pazienti portati lì per le autopsie e gli esami.

Farber era il capo del reparto di patologia dell’ospedale. Per lui, la patologia era una disciplina che si preoccupava più dei morti che dei vivi. Ora però, sentendosi impaziente nel restare solo a osservare le malattie da bordocampo, Farber cercava di curare i pazienti nella clinica del piano di sopra. Cercava di usare la sua conoscenza derivata dai campioni patologici per ideare nuove terapie per le malattie. Il pacco proveniente da New York conteneva alcune fiale di una sostanza chimica chiamata aminopterina, che sperava potesse fermare la crescita della leucemia nei bambini.

Una suppurazione del sangue

Se Farber avesse chiesto a qualsiasi dottore nella clinica del piano di sopra riguardo alla possibilità di sviluppare delle medicine contro la leucemia, gli avrebbero risposto di non preoccuparsene. La leucemia infantile ha confuso e frustrato i medici fin dalla sua scoperta, il 19 marzo 1845, da parte di un medico scozzese di nome John Bennett. Il paziente era un uomo di 28 anni con un misterioso rigonfiamento della milza. Nel corso di poche settimane, i sintomi del paziente erano aumentati vertiginosamente – febbre, emorragie, improvvisi dolori addominali, tumori gonfi che scaturivano dalle ascelle e dal collo. Bennett lo curò con sanguisughe e purghe, ma inutilmente. Durante l’autopsia Bennett concluse che il suo paziente era morto a causa di una infezione perché il suo sangue era pieno di globuli bianchi. Definì il caso "una suppurazione del sangue".

Quattro mesi dopo, un giovane professore tedesco dell’Università di Wurzburg, di nome Rudolf Virchow, pubblicò un caso simile. Le cellule bianche nel sangue del paziente erano cresciute a dismisura, formando densi e morbidi gruppi nella milza. Nell’autopsia, trovò strati di globuli bianchi che fluttuavano sopra al sangue. Chiamò questa malattia "weisses Blut – sangue bianco. Nel 1847, cambiò il nome in leucemia – da leukos, bianco" in greco.

Virchow era un patologo in formazione. Credeva che tutte le cose viventi fossero formate da cellule e che quelle cellule crescessero solo in due modi: aumentando di numero o aumentando la propria dimensione: chiamò questi due modi iperplasia e ipertrofia. Esaminando la crescita cancerogena attraverso il suo microscopio, egli concluse che il cancro fosse la forma estrema dell’iperplasia.

Prima che Virchrow morisse, nel 1902, si era formata una nuova teoria sul cancro, grazie a queste osservazioni. Il cancro è un aberrante e incontrollata divisione di cellule che crea tumori che attaccano e distruggono organi e tessuti normali. Questi tumori possono anche estendersi (o metastatizzarsi) ad altre parti del corpo, come polmoni e cervello.

La leucemia è una crescita più alta del normale e maligna di globuli bianchi nel sangue e si sviluppa in varie forme: può essere cronica e indolente o acuta e violenta. La seconda versione si sviluppa in ulteriori tipologie, in base ai globuli bianchi che vengono coinvolti. Il cancro delle cellule mieloidi è chiamato leucemia mieloide acuta (LMA); il cancro delle cellule linfoidi è chiamato linfoma; il cancro delle cellule linfoidi immature è chiamato leucemia linfoblastica acuta (LLA) che è il tipo di leucemia più comune nei bambini.

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Sidney Faber, il terzo di quattro figli, nacque a Buffalo, New York, nel 1903. Suo padre, Simon Farber, era immigrato in America dalla Polonia alla fine del 19° secolo e aveva lavorato in un’agenzia assicurativa. Avendo completato il suo apprendistato in patologia alla fine degli anni ’20 del 1900, Farber divenne un patologo a tempo pieno al Children’s Hospital di Boston. La sua specializzazione era la patologia pediatrica, lo studio delle malattie infantili.

Farber era guidato dalla sua voglia di curare i pazienti. Seduto nel suo laboratorio sotterraneo, un giorno dell’estate del 1947, ebbe l’ispirazione di concentrare la sua attenzione alla più vecchia e disperata variante della leucemia – quella infantile. La malattia era stata analizzata e classificata meticolosamente, ma non c’erano stati miglioramenti terapeutici o pratici.

Quella mattina di dicembre, il pacco in arrivo da New York lo stava aspettando nel laboratorio. Togliendo le fiale di sostanze chimiche dal pacco, stava aprendo un nuovo modo di pensare riguardo al cancro.

Un mostro più insaziabile della ghigliottina

Il pacco di sostanze chimiche di Sydney Farber, arrivò in un momento storico decisivo nella storia della medicina. Nel primo quarto del XX secolo, il cancro aveva superato le tre malattie mortali più comuni – febbre tifoidea, vaiolo e tubercolosi – diventando il secondo killer più comune, preceduto solo dalle malattie cardiache. Nonostante nuove medicine miracolose fossero comparse in numero sorprendente dopo la Seconda Guerra Mondiale, alla fine degli anni ’40, per il cancro non era stata trovata nessuna medicina efficace. Per curarlo, i medici avevano solo due opzioni: incidere chirurgicamente o incenerire con le radiazioni.

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