Cinquecento anime

Di Luca Franceschini

Horror - racconto lungo (38 pagine) - Il male non dimentica. E non muore mai…

Boccamara conta cinquecento anime. Un piccolo paese dell’entroterra toscano dalla vita tranquilla e regolare, che da un giorno all’altro viene turbata dalla scomparsa di un bambino. È solo l’inizio di una agghiacciante vendetta attesa centinaia d'anni. E che non attenderà oltre.

Luca Franceschini è nato a Barga (LU) il 1° luglio 1980. È cresciuto e vive a Lucca, respirando fumetti e interessandosi di scrittura, poesia e musica. Laureato in filosofia, è tra i soci di un’azienda di comunicazione. È stato finalista al Lucca Underground Festival Contest nel 2015 e nel 2016. A dicembre 2015 è risultato secondo classificato al Premio per sceneggiatori di fumetti “Ade Capone”.
Dal 2016 collabora con l’editore “Cronaca di Topolinia” per il quale cura la serie fumetti noir/hard boiled Lucky Town, la serie di fantascienza Lunar Lex e lo storico-fantascientifico Nyx. Collabora anche con la Bugs Comics con storie contenute nelle riviste Mostri e Alieni. Con Delos Digital ha pubblicato il racconto Alternative Birth Experiment nella collana Futuro Presente e il racconto L’orologio a pendolo nella collana Horror Story. Oltre alla scrittura si dedica anche alla musica con la rock band “Free-Go” con la quale ha inciso un EP e un LP.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 5 mar 2019
• ISBN: 9788825408362

Anteprima del libro

a cura di Luigi Boccia

Luca Franceschini

Cinquecento anime

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825408362

© 2019 Luca Franceschini

Edizione ebook © 2019 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Cinquecento anime

Prologo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

In questa collana

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Il libro

Il male non dimentica. E non muore mai…

Boccamara conta cinquecento anime. Un piccolo paese dell’entroterra toscano dalla vita tranquilla e regolare, che da un giorno all’altro viene turbata dalla scomparsa di un bambino. È solo l’inizio di una agghiacciante vendetta attesa centinaia d'anni. E che non attenderà oltre.

L'autore

Luca Franceschini è nato a Barga (LU) il 1° luglio 1980. È cresciuto e vive a Lucca, respirando fumetti e interessandosi di scrittura, poesia e musica. Laureato in filosofia, è tra i soci di un’azienda di comunicazione. È stato finalista al Lucca Underground Festival Contest nel 2015 e nel 2016. A dicembre 2015 è risultato secondo classificato al Premio per sceneggiatori di fumetti Ade Capone.

Dal 2016 collabora con l’editore Cronaca di Topolinia per il quale cura la serie fumetti noir/hard boiled Lucky Town, la serie di fantascienza Lunar Lex e lo storico-fantascientifico Nyx. Collabora anche con la Bugs Comics con storie contenute nelle riviste Mostri e Alieni. Con Delos Digital ha pubblicato il racconto Alternative Birth Experiment nella collana Futuro Presente e il racconto L’orologio a pendolo nella collana Horror Story. Oltre alla scrittura si dedica anche alla musica con la rock band Free-Go con la quale ha inciso un EP e un LP.

Dallo stesso autore

Luca Franceschini, A.B.E. Alternative Birth Experiment Futuro Presente ISBN: 9788865307830 Luca Franceschini, L'orologio a pendolo Horror Story ISBN: 9788825402926

Prologo

Gli ultimi giorni di Boccamara cominciarono in un tardo pomeriggio estivo.

Come se nulla fosse, una serata che sembrava non avere niente di speciale. Forse un po’ più calda del solito, visto il periodo. Quel finale di stagione era secco; settembre, con la sua frescura autunnale era dietro l’angolo. Eppure, per Boccamara, non sarebbe mai arrivato.

Nessuno se lo aspettava, nessuno si preoccupava di nulla in quel paesino di cinquecento anime, piccolo regno della routine e della tranquillità. I giorni si susseguivano uno dietro l’altro, identici, con poche e minime variazioni. Per riuscire a cogliere il tempo che passava era allora necessario andare a rivedere le foto di qualche anno prima e verificare che le persone effettivamente cambiavano, seppur poco, e che i bambini diventano gradualmente adulti. Solo in quel modo ci si rendeva conto dello scorrere degli anni. Era una comunità sospesa, in una stasi perenne, crepuscolare.

Tutti si conoscevano così tanto che nessuno si salutava più. C’era qualcuno che lavorava in una delle città più grandi, dalla parte del litorale o qualche chilometro nell’entroterra, ma nessuno si trasferiva stabilmente. Chi doveva passare la giornata fuori faceva il pendolare e rientrava ogni sera in paese.

Le vie principali erano due, il Corso e la Traversa,