I cinque Dei di Adaesha

Di Sabrina Guaragno

In una terra dilaniata dal passaggio di un popolo straniero e violento, la giovane Padena decide, insieme al fidanzato Ioro, di rivolgersi agli Dei per chiedere un aiuto per sopravvivere e per salvare la sorella di lei, Moria, fatalmente ferita. I tre non sanno, però, che questo accordo magico farà intrecciare i loro destini in un vincolo indissolubile, e le loro vite non potranno più essere le stesse…
Il nuovo racconto di Sabrina Guaragno, spin-off della saga di Alaisa, di cui è già stata pubblicata per Nativi Digitali Edizioni la prima parte "La Strega della Fonte", introduce la leggenda dei Cinque Dei che arricchisce il mondo Fantasy di Adaesha. Narrando una breve ma intensa storia autoconclusiva, catturerà chi già è familiare con questa terra tormentata, e incuriosirà i nuovi lettori.

• Lingua: Italiano
• Editore: Nativi Digitali Edizioni
• Data di uscita: 25 lug 2019
• ISBN: 9788898754922

Anteprima del libro

RACCONTO SPIN-OFF – LA SAGA DI ALAISA

I Cinque Dei di Adaesha

di Sabrina Guaragno

I edizione digitale: luglio 2019

© tutti i diritti riservati

Nativi Digitali Edizioni snc

Via Francesco Primaticcio 10/2, Bologna

ISBN: 978-88-98754-92-2

www.natividigitaliedizioni.it

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Copertina a cura di Valentina Marcone

I cinque Dei di Adaesha

450 anni fa…

«Fate piano, adagiatela qui» disse il ragazzo, indicando il letto sgangherato.

I due uomini che trasportavano la ragazza seguirono le sue indicazioni, cercando di non sballottarla troppo. Sembrava star soffrendo già abbastanza.

Quando la giovane dalla pelle pallida fu sistemata sul letto, un’altra ragazza corse al suo capezzale, inginocchiandosi sul legno consunto del pavimento e prendendo tra le dita una delle sue mani.

Il ragazzo che aveva dato indicazioni le si accostò. «Cosa le è successo, Padena?» chiese.

La ragazza inginocchiata sul pavimento si strappò una lacrima dalla guancia. «Uno dei loro mostri l’ha morsa» disse con tono afflitto.

«Ne hanno diversi, di mostri. Ma nessuno che sia stato morso da uno di loro è mai sopravvissuto» intervenne una signora seduta su una sedia traballante poco più in là. La catapecchia era piccola, e oltre il letto presentava un paio di giacigli improvvisati, un tavolo, due sedie e qualche scaffale. «Credo che dovrete far pace con l’idea che a Moria resti ben poco da vivere» riprese a dire l’anziana. Aveva un volto dai lineamenti duri, occhi color ghiaccio e una saggezza arcana che traspariva dal volto rugoso.

Padena si alzò di scatto dal capezzale della sorella, voltandosi verso la donna. «Ci sarà pur qualcosa che possiamo fare!» sbottò.

L’anziana si strinse nelle spalle.

«Signora Waila, la nostra famiglia le è sempre stata grata per la vostra amicizia. Conoscete l’arte della guarigione meglio di chiunque altro. Dovete almeno provare a salvarla!» intervenne il ragazzo. Aveva fatto qualche passo in avanti e posato le sue