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Epic: il ritorno degli dei
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E-book87 pagine1 ora

Epic: il ritorno degli dei

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Info su questo ebook

A volte la realtà non è come può sembrare, arriva il momento che le proprie certezze cambiano e i pilastroni che sorreggono la nostra vita possono crollare inesorabilmente. Solo quando il passato si mischia con il presente e la realtà diventa fantascienza un nuovo stile di vita attende Natan mentre i miti greci, da lui sempre amati formeranno la base per la propria nuova esistenza
LinguaItaliano
EditoreCeltico
Data di uscita23 ott 2019
ISBN9781697686531
Epic: il ritorno degli dei

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    Anteprima del libro

    Epic - Francesco Gnutti

    Youcanprint.it

    la conferenza

    "Le prime notizie di sparizioni inusuali nel triangolo delle Bermuda risalgono al 1950 ad opera di Edward Van Winkle Jones in un articolo del 30 settembre per Associated Press. Due anni dopo il magazine Fate pubblicò Sea Mystery At Our Back Door, breve articolo di George X. Sand che riportava la presunta sparizione di molti aerei e navi inclusa la sparizione del Volo 19 e di un gruppo di cinque navi della United States Navy. Questo articolo segna l'inizio del mito del triangolo delle Bermuda per come è conosciuto oggi. Tale articolo inoltre fu il primo a formulare una ipotesi soprannaturale per le presunte sparizioni. Un ulteriore articolo fu pubblicato nel 1964 da Vincent Gaddis che l'anno seguente pubblicò anche un libro intitolato Invisibile Horizons dove approfondiva i temi trattati nell'articolo."

    Iniziò la sua arringa il professor Jhonson, docente di archeo scienza a Oxford. Natan era affascinato dal Professor Jhonson, lo considerava un luminare. Per lui questo divulgatore scientifico era una sorta di ispirazione anche se, la sua razionalità si ribellava. Non riusciva, malgrado tutti gli sforzi possibili a trovare un qualcosa di sovrannaturale nel famoso triangolo delle bermuda. L'unica cosa sovrannaturale, secondo il suo onesto parere era come poteva la gente bersi così tante stronzate. Qualcosa di strano c'era, un mistero aleggiava nell'aria, ma non aveva nulla a che fare con ufo, o fantasmi vari. Poteva essere una specie di polipo gigante molto rara e totalmente sconosciuta.

    "La ricerca di Kusche portò ad alcune conclusioni:

    Il numero di navi disperse è paragonabile, percentualmente, a quello di ogni altra zona dell'oceano.

    In una zona di tempeste tropicali, molte delle scomparse sono facilmente spiegabili, oltre che per nulla misteriose.

    Il numero di perdite è stato enormemente esagerato da una ricerca falsata.

    Le circostanze delle scomparse sono state riportate in modo falsato da Berlitz: il caso più comune riguarda navi che sono date per disperse con mare calmo e assenza di vento, quando in realtà le registrazioni dell'epoca mostrano tempeste o peggio.

    La leggenda del Triangolo delle Bermuda è un mistero fatto ad arte... mantenuto in vita da scrittori che volontariamente o meno fanno uso di dati errati, argomentazioni falsate, ragionamenti svianti e sensazionalismo.

    Natan lo ascoltò con attenzione e poi decise di intervenire.

    "Quindi, potrebbe centrare una sorta di animale ad esempio un Krachen?"

    Il professor Jhonson esplose in una risata fragorosa e notando che Natan rimase serio e con forte convinzione della domanda appena posta chiese

    "Ma sei realmente convinto della sciocchezza che hai appena detto?"

    Natan guardò il professore dritto negli occhi come volesse iniziare un gioco di confronti.

    Professor Jhonson di cosa stiamo parlando di Alieni? Dischi volanti o portali con altri universi che per inciso non sono mai stati provati? Passaggi futuristici?

    Divertito il professor Jhonson ribatte:

    "Non fu Einstein a ipotizzare i famosi Whormoole signor?"

    "Black, Natan Black, Professor Jhonson e sicuramente si parla in chiave astronomica non accenna a portali sotto la superficie dell'Acqua."

    "Come spiega la mancanza di sangue o prove tangibili della comparsa di un predatore?"

    Condividendo il divertimento del professore Black rispose

    "Il sangue può essere stato lavato via dall'acqua delle varie tempeste, il fatto che, non ci fosse scompiglio, come nella natura di ogni predatore può aver, in qualche modo attirato le vittime vicino ai ponti per poi potersene cibare. Ricordiamoci che nel 1905 fu avvistato perfino dal romanziere Kipling, nel Pacifico occidentale, e dal naturalista Nicoll, al largo del Brasile. Tutti i racconti concordavano quanto a forma e a dimensioni, ben diverse, naturalmente, da quelle di Olaus Magnus. Da un’analisi di oltre duecento descrizioni sicure, si traeva la conclusione che non si trattasse di un vero serpente, ma di un animale sconosciuto, probabilmente un mammifero, dato il suo soffio sempre osservato e proprio dei cetacei, e l’abitudine di emergere in calma piatta."

    Il professor Jhonson scrutò il ragazzo e togliendosi i suoi pesanti occhiali in osso con un sorriso rispose

    "Lei mi stimola signor Black mi gradirebbe una conversazione privata per continuare, in privato questo nostro dibattito."

    Concluse mostrando un rispetto che, molto raramente dava a chi presenziava ai suoi convegni sopratutto se, ai suoi occhi appariva come il classico studente arrogante in cerca di notorietà. Black era diverso, il suo istinto accademico le suggeriva di ascoltarlo non riusciva ancora a cogliere quel interesse che suscitava in lui ma di sicuro dava l'idea di saperne molto di più di quanto voleva ammettere. Concluse la sua arringa, si sedette per firmare gli innumerevoli autografi e infine sorseggiò un bicchiere di spumante tenendo sempre sott'occhio quel ragazzo. Insieme alla sua compagna se ne stava prudentemente lontano. In quel preciso momento un annuncio risuona dalla radio interrompendo alcune sonate di Mozart.

    "Diamo l'annuncio della scomparsa della nave da crociera svedese la Seedrik, non si hanno notizie certe possiamo solo dire, grazie agli ultimi messaggi del capitano che qualcosa ha colpito lo scafo della nave qualcosa di molto grosso. Per poi giungere al silenzio radio. Per quanto ne sappiamo non ci sono superstiti sia fra l'equipaggio sia fra il personale della nave. Grazie per la vostra attenzione e vi terremo aggiornati."

    Concluse la voce alla radio. In quel momento un silenzio assordante echeggiò nel salone delle celebrazioni fra gli sguardi spaventati dei presenti e uno scambio di occhiate fra il professor Jhonson e Natan Black. Solo un sordo boato delle porte che si spalancarono interruppe quel gelido silenzio. Una giovane donna dai capelli corvini gocciolante di Acqua e salsedine, indossava abiti antichi tipi ottocento, a piedi scalzi tenendosi fra le braccia tutta tremante. Il suo viso. Mio dio sembrava come avesse visto la morte in faccia.

    La senatrice prese la sua preziosa pelliccia e corse per coprirla, i presenti strillavano di chiamare i soccorsi. In quel momento il professor Jhonson si avvicinò alla ragazza.

    Dimmi il tuo nome?

    La ragazza tremante e balbettante con uno sguardo di terrore rispose spaventata.

    "Sylvia Douson mio signore."

    L'uso

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