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La lista del Diavolo
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E-book65 pagine54 minuti

La lista del Diavolo

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Info su questo ebook

"Quando si tratta di scene di orrore brutale e narrazioni taglienti come il bordo di un machete, Terry M. West è un maestro" - Bob Milne, Beauty in Ruins

La lista del Diavolo è una storia oscura di follia e orrore di Terry M. West. Nella piccola città del Texas di Pleasant Storm durante l'estate del 1985, Chuck Beall intraprende un viaggio di brutalità e follia. Convinto di essere posseduto da un demone che lo costringe a uccidere, l'attenzione omicida di Chuck si sposta da viaggiatori casuali a quelli a cui attribuisce maggiormente la colpa del suo passato violento.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita3 giu 2020
ISBN9781071546789
La lista del Diavolo

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    La lista del Diavolo - Terry M. West

    Pleasant Storm, Texas

    Settembre 1985

    Il cadavere di Paw Paw puzzava fino al cielo. Charles Richard Beall avrebbe scommesso che la puzza fosse probabilmente l’unica parte della vecchia maledizione che sarebbe arrivata vicino alle porte del Paradiso. Paw Paw indossava quei lunghi pantaloni da nove mesi e, per Dio, li avrebbe portati anche nella fossa. Charles - il cui soprannome era Chuck per la maggior parte delle persone - avrebbe preso un frustino nel culo piuttosto che provare a staccare quel lurido pigiama dal corpo del suo Paw Paw.

    Il vecchio avrebbe dovuto essere già sepolto. Il tempo era stato sempre secco e caldo, gli alberi si stavano rinseccolendo. Questo ovviamente fino alla mattina dopo la morte di Paw Paw. Nel tipico stile della tempesta estiva del Texas, la pioggia era arrivata il giorno dopo la morte di Paw Paw, due giorni prima. E quella pioggia era stata forte. Come per vendetta. Fu una gradita pausa dal caldo vizioso, ma rese la terra troppo viscida per seppellire un corpo.

    Chuck prese in considerazione l’idea di conservare Paw Paw nel grande congelatore della carne. Ma la caccia era stata buona quell’estate ed era piena di carne di cervo, anatra e il cadavere nudo di Christina Gage.

    La faccia del vecchio era rimasta bloccata nell’increspatura dell’ultimo respiro. Le sue dentiere di gomma grigia erano in un bicchiere di acqua stantia sul comodino. La bocca di Paw Paw e le labbra rugose sembravano un tulipano che sbocciava ma che aveva dato una sbirciatina fuori. Era la stessa faccia su cui Chuck aveva premuto il cuscino, tranne il fatto che gli occhi adesso erano chiusi.

    Chuck non poteva incolpare lo Spirito Maligno, che aveva messo le sue radici in lui, per quello che aveva fatto. Questo l’aveva fatto Chuck, ma era stato un assassinio per pietà. Se lo avesse bollito, avrebbe potuto dire che era opera di Dio. Quell’enfisema si stava portando via il tempo di Paw Paw e quel serbatoio di ossigeno sul comodino non lo stava aiutando. Quindi dopo due settimane nelle quali Paw Paw aveva imprecato e supplicato che quell’agonia finisse, Chuck si assunse le sue responsabilità e se ne occupò. Paw Paw non fece resistenza perché era debole, sotto antidolorifici e così magro che non riuscivi a vedere la sua ombra.

    La casa del vecchio, che secondo Chuck era ora la sua casa, si trovava al centro della terra privata ricca di boschi di Pleasant Storm. Dieci acri, sebbene il vecchio ne usasse solo una piccola parte per quella casupola che chiamava casa. Beh, Chuck l’avrebbe chiamata casa, col trascorrere del tempo. C’era tantissimo spazio al confine con il bosco dal quale Chuck ne traeva molto vantaggio. Adorava lavorare con le sue mani.

    Chuck tirò su la bomboletta di spray disinfettante Piggy Wiggly dal cassettone. Spruzzò pesantemente il pallido cadavere di suo nonno e i suoi lunghi e sgangherati pantaloni. C’era un’enorme macchia di piscio sul cavallo del vecchio e Chuck era certo che aveva anche cagato nel letto. Letteralmente. Poteva sentire l’odore delle feci attraverso lo spruzzo dolce e la morte, uno strano connubio.

    Paw Paw, il cui nome di battesimo era Bennett Beau Beall senior, aveva vissuto una vita relativamente tranquilla nonostante la leggenda del suo carattere. Lui e Chuck guardavano gli stessi programmi e concordavano su molte cose. Avevano condiviso opinioni sulla politica e altro. Ma Paw Paw nei suoi giorni migliori era stato un uomo duro. Questo molto prima che diventasse il nonno di Chuck. Era un bevitore e un giocatore d’azzardo. E aveva tradito numerose volte la Maw Maw di Chuck, che era morta prima che Chuck fosse abbastanza grande da ricordarsela. Aveva picchiato il padre di Chuck, Bennett Beau Beall junior, peggio di un dannato figliastro dai capelli rossi. O almeno così aveva affermato il padre di Chuck.

    E papà aveva seguito le orme del nonno, pensò Chuck, ricordando anche lui il dolore provato. Questo scatenò ogni calda emozione di cui era capace. Ma Chuck non l’avrebbe ricordato proprio ora. C’erano cose più importanti da fare.

    I pestaggi subiti da Chuck dopo la morte di sua madre furono il motivo per cui aveva lasciato la scuola e si era trasferito a prendersi cura di Paw Paw. Venne abbandonato quando stava frequentando la terza media. Non gli mancò per niente la scuola.

    Fortunatamente, la famigerata ira di Paw Paw era scemata. L’enfisema lo stava già spremendo e Chuck era l’unico familiare che Paw Paw potesse digerire.

    Ma a quel tempo non era nemmeno un santo. Era un urlatore e un maledetto e forse avrebbe lanciato qualcosa contro di te, in

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