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Indagine sotto le lenzuola: Harmony Destiny
Indagine sotto le lenzuola: Harmony Destiny
Indagine sotto le lenzuola: Harmony Destiny
E-book148 pagine2 ore

Indagine sotto le lenzuola: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Incontrare l'uomo dei sogni in un letto dal potere speciale di far innamorare chi ci dorme è il massimo per un'inguaribile romantica come Daisy Hanover, elegante proprietaria di una libreria di New York. Scoprire poi che l'affascinante Logan Campbell è anche un investigatore privato e la considera una dei sospettati in un intricato caso di omicidio, rende la storia più misteriosa, ricca di colpi di scena, con un pizzico di magia e tanta, infuocata e incontrollabile passione. Ma sogno o son desta?, si chiede Daisy.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mar 2017
ISBN9788858961582
Indagine sotto le lenzuola: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Indagine sotto le lenzuola - Carolyn Andrews

    successivo.

    1

    «Sei alla ricerca di una fuga romantica con risultati assicurati?»

    Daisy Hanover si aggiustò gli occhiali sul nasino e fissò con attenzione lo schermo del computer.

    «Dormi per una volta con il tuo uomo in questo letto e sicuramente diventerete anime gemelle per la vita!»

    Possibile che fosse finalmente la risposta alle sue preghiere? Incuriosita andò subito a cercare sul sito web altre informazioni.

    In una baita isolata sulle Catskill Mountains si trovava un letto con poteri davvero speciali. Un letto che da secoli regalava il dono dell'amore vero alle coppie che avevano la fortuna di dormirci.

    Un letto magico?

    Le vennero subito in mente vecchie storie popolari e racconti dell'infanzia. Possibile avessero avuto un fondo di verità?

    In fretta si spostò sulle testimonianze di clienti soddisfatti dell'esperienza, e i grandi occhi verdi si spalancarono di stupore. Sembrava proprio un letto in grado di fornire amore eterno e... sesso fantastico.

    E avrebbe risolto ogni suo problema.

    Di colpo si scostò dalla scrivania, scuotendo la testa. Non poteva essere vera una notizia così strampalata. Era assurdo solo pensare che un letto stregato potesse farla innamorare di Phillip e viceversa.

    Abbassò lo sguardo sull'anello di fidanzamento e rimase a fissarlo con espressione vuota sino a che le parve che diventasse sempre più grosso e pesante.

    Allora si alzò di scatto, girando intorno al banco, e cominciò a camminare su e giù nello spazio ristretto della sua libreria. Perché non poteva essere felice di ciò che Phillip le offriva? Un matrimonio, rispetto e amicizia? Non scoccavano scintille tra loro, era vero. E allora? Lui le era stato così vicino durante la malattia della zia Angela!

    Si fermò dinanzi alla vetrina, guardando sulla strada. Anche adesso non le faceva piacere ripensare ai brutti mesi che avevano preceduto la morte della zia. Angela era stata una seconda mamma per lei.

    Daisy aveva appena due anni quando i suoi genitori erano morti in un naufragio nel Mar dei Caraibi, e la zia Angela e lo zio Daniel l'avevano adottata. Sin da allora quella famiglia era stata l'unica cosa che contasse, ma quando Phillip era stato assunto nelle Hanover Securities, nemmeno un anno prima, quella stessa famiglia aveva già incominciato a disintegrarsi.

    Man mano che le condizioni del cuore della zia andavano peggiorando, lo zio Daniel si era seppellito nel lavoro. Sempre più spesso aveva passato la notte nell'ufficio di Manhattan e sua cugina Stevie aveva avuto la sensazione di stare per perdere sia la mamma sia il papà.

    Poi era arrivato Phillip. E a poco a poco le cose erano migliorate. Era riuscito a far tornare a casa Daniel la sera e aveva trovato un ottimo infermiere, dando a Daisy la possibilità di non dover assistere da sola la zia malata.

    Lei si sentiva grata a Phillip Baldwin. Lo rispettava e lo ammirava. Ma non lo amava. Era stata anche onesta con lui e gli aveva esposto i suoi dubbi sulla loro unione. Lui l'aveva rassicurata, dicendole che un matrimonio basato sulla lealtà e l'amicizia aveva molte più possibilità di durare di uno fondato su un sentimento così transitorio come l'amore.

    Una fitta di malinconia e di paura le strinse il cuore al ricordo di quella scena.

    «Renditi conto, mia cara» le aveva detto. «Io guadagnerei una moglie che comprende le mie esigenze di carriera e mi aiuterà a soddisfarle. Tu procurerai a tua cugina Stevie una casa e una vita stabili durante gli anni difficili dell'adolescenza.»

    Le era sembrata una proposta così logica! Allettante per una persona pratica e razionale qual era lei!

    Le sfuggì un sospiro carico di frustrazione. L'altra metà del suo cuore, però, avrebbe preferito un genere totalmente diverso di proposta di matrimonio. Una che la facesse palpitare di emozione.

    Le palpitazioni alla lunga danneggiano il cuore, le ricordò la vocina razionale della sua mente.

    Sospirò di nuovo. La zia Angela era stata così felice della notizia. «Vedrai, Phillip sarà un ottimo marito» le aveva sussurrato qualche giorno prima di morire.

    Perché diavolo non poteva essere felice e soddisfatta?

    Perché assomigli tutta a tuo padre, le bisbigliò la solita vocina indisponente.

    No! Non voleva essere uguale al padre. Lui aveva venduto la propria parte di azioni delle Hanover Securities, aveva lasciato il fratello a dirigere da solo la compagnia e se n'era andato con i soldi per sposare la donna che amava. Una donna che la famiglia non approvava perché non apparteneva alla sua stessa classe sociale.

    Lei aveva passato tutta la vita a cercare di rimediare alla delusione che il padre aveva dato allo zio Daniel e alla zia Angela.

    Si girò verso l'interno, fissando la pila di libri e di articoli sulla scrivania. Prima di aprire la libreria era stata una ricercatrice, quindi sapeva come raccogliere informazioni. Era stato scritto un'infinità sul modo di far innamorare un uomo. Si rimise gli occhiali e marciò verso il tavolo. Doveva solo radunare i dati e metterli in pratica.

    Poi sarebbe passata alla fase due: innamorarsi di Phillip. Aveva due settimane di tempo.

    Ma se esisteva un letto magico e se funzionava sul serio... Be', allora avrebbe colto due piccioni con una fava.

    Si sedette di nuovo davanti al computer e usò il mouse per entrare nella Storia del Letto. Sem brava che l'iscrizione sopra le due fedi dorate, intrecciate sulla testata, fosse di origine celtica e che il letto avesse tratto i suoi poteri straordinari addirittura dal mago Merlino. Alcuni credevano che fosse stato portato in America da monaci irlandesi.

    Daisy scosse la testa, incredula. Impossibile che dei santi uomini, votati a Cristo, si trascinassero nel Nuovo Mondo un letto che poteva regalare sesso, erotismo e piacere a profusione.

    L'altra credenza indicava alcune streghe irlandesi come le autrici del trasferimento. Un trasporto magico insomma, come magici erano...

    «Ti sta proprio dando di volta il cervello, ragazza» sbuffò, esasperata con se stessa. Aveva sempre avuto una fervida fantasia, ma arrivare a credere all'esistenza di un letto che agisse come un filtro magico era davvero troppo!

    Perché no?

    Perché a quest'ora, le rispose la vocina razionale, il tuo letto fatato sarebbe già stato rubato, immatricolato e sbattuto in un programma di vendita televisivo con possibilità di pagamento rateale a tasso zero.

    Giusto. Daisy si appoggiò alla sedia. Non poteva esistere una cosa del genere.

    Lasciò vagare lo sguardo sui volumi esposti sugli scaffali. Erano pieni di avventure. Avventure che la intrigavano ma che non avrebbe mai potuto vivere in prima persona. Lei si sarebbe sposata con Phillip e avrebbe vissuto una vita ordinata, logica e senza scosse.

    La colse un'ondata di panico e di rimpianto insieme.

    Era come suo padre, allora?

    A volte sentiva che era proprio così. A volte aveva persino l'impressione che la voce del padre le sussurrasse che l'amore vero esisteva e che la vita era tutta un'avventura e che valeva la pena di godersela fino in fondo.

    Guardò lo schermo luminescente combattuta.

    «Che dici se mi faccio il piercing al naso?» le chiese una voce alle sue spalle.

    Mancò poco che non cadesse dalla sedia per lo spavento.

    «Stevie! Non ti ho sentito entrare» disse voltandosi verso la cugina diciassettenne.

    «Eri totalmente persa nella ricerca. Allora, che ne pensi della mia idea?»

    Daisy si sforzò di non storcere la bocca disgustata. Nei due mesi trascorsi dalla morte della madre, Stephanie Ann Hanover aveva tagliato i bei capelli da Alice Nel Paese Delle Meraviglie, li aveva tinti di rosso acceso, aveva abbandonato lo stile ragazza di buona famiglia per quello che il padre definiva barbona special.

    «In realtà non t'interessa affatto quel che penso io. Se ti farai un buco al naso, sarà solo perché vuoi scioccare tuo padre.»

    Con un sospiro Stevie si lasciò cadere su una sedia. «Per attirare l'attenzione di papà dovrei almeno tagliarmi le vene.»

    «Voto per il piercing

    «Credi stia scherzando?»

    «Penso solo che sei una ragazza troppo intelligente per fare qualcosa di tanto pericoloso.»

    «Papà non condivide la tua fiducia in me. Lui insiste che devo affidargli tutti i soldi dell'eredità in modo che possa investirli saggiamente. Non ritiene sia capace di farlo da sola. Se fossi un maschio la penserebbe diversamente. Vorrebbe che seguissi le sue orme. Ma io gli dimostrerò che si sbaglia.»

    Purtroppo il nuovo testamento lasciato dalla zia Angela aveva approfondito ancora di più il divario tra Stevie e il padre. E Daisy non sapeva come correre ai ripari. Grazie alla generosità di Angela Hanover, lei e Stevie avevano ereditato due milioni di dollari ciascuna. E Daniel Hanover era furioso.

    Sosteneva che così erano diventate terreno di conquista per i cacciatori di dote, ma lei sospettava che fosse arrabbiato per essere stato tenuto all'oscuro del cambiamento. La zia aveva persino assunto di nascosto un avvocato, un certo signor Maplethorpe, che si era presentato a casa Hanover qualche giorno dopo il funerale con il testamento in mano. Un documento perfettamente legale che annullava il precedente, secondo il quale Daisy e Stevie dovevano aspettare il compimento del trentesimo anno di età per avere il controllo dell'eredità.

    A volte lei desiderava che la zia non avesse cambiato le sue volontà.

    «Comunque io non lascerò che il mio fidanzato agisca per mio conto né che lo faccia mio padre» aggiunse la cugina con cipiglio. «Non ti stufi mai, cuginetta, di essere sempre così pratica e razionale, accidenti? Non sei tentata di fare una pazzia romantica ed eccitante come ha fatto tuo padre?»

    «Papà si è solo scrollato di dosso i propri obblighi verso la famiglia.»

    «Okay, okay. Ma non ti ha mai abbandonato. Ti ha reso parte della sua vita.»

    «Stevie, tuo padre...»

    «Non cercare di difenderlo, per favore. Non aveva tempo nemmeno per la mamma. E lei sta va morendo.» Allungò una mano verso un libro. «Comunque non preoccuparti. Non mi taglierò le vene. Ho in mente qualche altra cosa. Una cosa che farà meravigliare tutti. Persino te... Caspita! Ma che diavolo di ricerca stai facendo? Cinquanta Modi Per Sedurre Un Uomo? Fantasie erotiche maschili?» La guardò sconcertata. «Ora ci sono! Hai paura che Phillip diventi uno stacanovista del lavoro come papà.»

    «Senti, non credo...»

    «Faresti prima a navigare in Internet e cercare consigli.» Stevie fissò

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