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Abbassare il colesterolo senza farmaci: Metodi naturali per curare l'ipercolesterolemia
Abbassare il colesterolo senza farmaci: Metodi naturali per curare l'ipercolesterolemia
Abbassare il colesterolo senza farmaci: Metodi naturali per curare l'ipercolesterolemia
E-book135 pagine1 ora

Abbassare il colesterolo senza farmaci: Metodi naturali per curare l'ipercolesterolemia

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Info su questo ebook

L'ipercolesterolemia non è solo una condizione diffusa su scala mondiale; è anche la principale causa di malattie cardiovascolari. La soluzione della scienza medica è stata quella di imbottirci di statine, farmaci attualmente oggetto di accese discussioni a causa dei loro pesanti e pericolosi effetti collaterali.Abbassare il colesterolo senza farmaci insegna a prendersi cura della propria salute cardiovascolare intervenendo in maniera naturale sul colesterolo cattivo (LDL), senza il ricorso a medicinali che rischiano di compromettere la qualità della vita. Una dieta ben bilanciata a base di alimenti genuini, cereali integrali e grassi buoni, accompagnata da integratori naturali di comprovata efficacia quali beta-glucani e isoflavoni della soia, uno stile di vita sano e una regolare attività fisica permettono di migliorare il profilo lipidico, rafforzare le arterie e salvaguardare la salute del cuore, per vivere più a lungo senza farmaci o interventi chirurgici.Il colesterolo, cos'è e come si misuraI rischi del colesterolo alto e dei farmaci anticolesteroloL'alimentazione, concetto chiave per un cuore sanoGrassi buoni, integratori mineraliStile di vita e attività fisicaEquilibrio ormonale
LinguaItaliano
Data di uscita25 feb 2015
ISBN9788868202279
Abbassare il colesterolo senza farmaci: Metodi naturali per curare l'ipercolesterolemia

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    Anteprima del libro

    Abbassare il colesterolo senza farmaci - Roger Mason

    statistiche.

    Capitolo 1

    Colesterolo ed esami del sangue

    Ogni giorno, molti di noi apprendono dai media i pericoli del colesterolo alto, sui quali insistono medici o aziende che pubblicizzano un prodotto studiato per abbassarlo. La pura e semplice realtà è che il colesterolo alto uccide, e quanto più ne sai al riguardo, a prescindere dal fatto che tu abbia o no questo problema, tanto più rapidamente puoi agire.

    Cos’è il colesterolo?

    Il colesterolo è una sostanza dalla consistenza morbida e cerosa presente nel flusso sanguigno, che viene trasportata attraverso l’organismo in particelle lipoproteiche. È prodotto dal corpo e assimilato dagli alimenti di origine animale. Il nostro sangue contiene grassi (lipidi) necessari alla vita. I vegani, che non consumano colesterolo, lo secernono nel fegato. Ne esistono due tipi: lipoproteine ad alta densità (HDL, High Density Lipoprotein) e a bassa densità (LDL, Low Density Lipoprotein). Le HDL sono il colesterolo buono, la cui funzione è raccogliere, scomporre ed eliminare le LDL che possono già trovarsi nell’organismo. Le LDL sono il colesterolo cattivo, così definito perché si può depositare sulle pareti delle arterie formando ostruzioni e aumentando il rischio di cardiopatie.

    Ci occuperemo del colesterolo totale (CT), del colesterolo ad alta densità (HDL), di quello a bassa densità (LDL), dei trigliceridi (TG), dell’omocisteina (Hcy) – un amminoacido prodotto dal corpo – dell’acido urico (AU) e della proteina C reattiva (PCR), una proteina prodotta dal fegato e presente nel sangue. Il più importante da misurare è il colesterolo totale. Le HDL trasportano il colesterolo dal flusso sanguigno al fegato, mentre le LDL lo riportano nel flusso sanguigno. Pertanto, in generale dobbiamo avere livelli alti di HDL e bassi di LDL. I trigliceridi rappresentano la forma sotto la quale la maggior parte dei lipidi viene accumulata nell’organismo; sono esteri (forme stabili) di acidi grassi e glicerolo. Obesità e diabete sono fortemente correlati ad alti valori di TG.

    Come si misura il colesterolo?

    Quando i medici prelevano il sangue per verificare i livelli di colesterolo, il laboratorio che esegue l’analisi ne determina la percentuale contenuta in uno specifico campione. Negli Stati Uniti, i valori vengono misurati in milligrammi (mg) per decilitro (dl) di sangue. In Canada, Europa e Australia, si usano millimoli (mmol) per litro (l).

    Dovresti farti controllare i lipidi ematici come parte del tuo checkup annuale. Il normale tetto di 200 mg/dl (5.3 mmol/l) per il colesterolo totale è troppo elevato: l’ideale realistico è 150 mg/dl o 3,95 mmol/l (per ottenere la misura americana, moltiplica quella europea per 38). Normalmente, la maggior parte degli asiatici che vivono in aree rurali e i vegetariani hanno livelli di appena 150 mg/dl. Si tratta di un obiettivo molto concreto e raggiungibile. Dividi il tuo valore di colesterolo per quello di HDL, per trovare il rapporto tra i due. Per esempio, se il tuo colesterolo totale è 200 mg/dl e quello HDL 40 mg/dl (200 diviso 40), hai un rapporto di 5,0. Negli uomini dovrebbe essere 4,0 o più basso, nelle donne 4,5 o meno. I trigliceridi dovrebbero essere sotto i 100 mg/dl o 1,13 mmol/l (moltiplica la misura europea per 88,3). Puoi anche usare i kit per il test domestico in vendita nelle farmacie, che però forniscono solo i valori del colesterolo totale.

    Ogni anno, circa 1,6 milioni di americani sono colpiti da infarto, e quasi un terzo di essi muore. Più alti sono i livelli di colesterolo, maggiori sono le probabilità non solo di avere un infarto, ma anche di soffrire di apoplessia, aterosclerosi (ostruzione delle arterie), ipertensione, morbo di Alzheimer, cancro, diabete e perfino di morire prematuramente. Alti valori di colesterolo e trigliceridi significano cattiva salute e morte prematura. Questo non può essere messo in discussione.

    I pericoli del colesterolo alto

    Il National Cholesterol Education Program ha molto da dire al pubblico riguardo ai pericoli del colesterolo alto. Osserva il grafico che segue (Archives of Internal Medicine, 1998, vol. 148) su colesterolo e indici di mortalità. Un gruppo di 361.662 uomini di età compresa fra trentacinque e cinquantasette anni venne studiato per sei anni. Tra i soggetti con colesterolo basso vi furono annualmente solo tre morti su mille, mentre tra quelli con colesterolo alto i decessi furono sedici, vale a dire oltre il 500 per cento in più. Si tratta di una differenza enorme, che dimostra chiaramente il valore diagnostico dei livelli di colesterolo totale. Questa regola aurea si applica alla mortalità per cause generali, ovvero dovuta a un insieme di motivi.

    Lo studio MRFIT (Multiple Risk Factor Intervention Trial, vedi figura 1.1), basato su un campione molto numeroso, fu uno dei più importanti mai condotti sulla salute cardiaca e arteriosa, e venne pubblicato in molte riviste mediche per la straordinaria quantità di informazioni che fornì. Come puoi vedere nel grafico, ricavato dall’esame di oltre un terzo di milione di individui, più basso è il tuo colesterolo (fino a un livello di circa 150 mg/dl), più a lungo vivrai. Al contrario, più è alto, meno rimarrai su questa Terra e peggiore sarà la qualità della tua vita.

    Figura 1.1. Lo studio MRFIT

    Livelli di omocisteina

    È molto importante che tu faccia misurare i livelli dell’amminoacido omocisteina (Hcy). Il valore normale è compreso tra 5 e 15 mmol, quindi devi essere nella fascia inferiore e non in quella intermedia. Un livello sotto 10 mmol è da ritenersi buono. Alcuni studi mostrano che i messicani delle zone rurali con un’alimentazione sana, per esempio, hanno livelli di 9, mentre quelli che vivono nelle città e mangiano all’occidentale hanno livelli di 12. Valori superiori a 15 sono considerati patologici (iperomocisteinemia) e addirittura raddoppiano l’incidenza di CPC o cardiopatie coronariche! Più alti sono i tuoi livelli di Hcy, più soffrirai di CPC di ogni tipo. Dieta e stile di vita corretti sono il modo giusto per abbassarli. I cereali integrali sono molto indicati a tale scopo. Teoricamente, i valori di omocisteina potrebbero essere abbassati con un triplice integratore di vitamina B6 (2 mg), B12 (1 mg di metilcobalamina) e acido folico (800 mcg), ma è stato dimostrato che in realtà la comparsa di CPC non viene ridotta. Presso la McMaster University, in Canada, questo integratore venne somministrato per cinque anni a 5522 persone: la loro omocisteina diminuì notevolmente, ma l’incidenza di cardiopatie coronariche rimase invariata. Un metodo migliore consiste nell’assumere quotidianamente 1000 mg (2x500 mg) di trimetilglicina (TMG). Più si invecchia, più i livelli di Hcy aumentano, e in genere negli uomini sono più alti che nelle donne. Fumo, caffè, colesterolo totale alto e ipertensione innalzano tutti i valori di omocisteina. Nei diabetici e nelle persone affette da insulinoresistenza sono più elevati. Alti livelli di Hcy sono associati anche a depressione e demenza. Mantienili sotto le 10 micromoli con alimentazione e stile di vita corretti.

    Livelli di proteina C reattiva

    È di grande importanza che tu faccia controllare i tuoi livelli di proteina C reattiva (PCR). Il test della PCR ad alta sensibilità è un efficace marker di infiammazione. Devi avere livelli pari a 1,0 mg/l o meno su una fascia media da 1,0 a 3,0. La PCR preannuncia con accuratezza condizioni CPC in generale, oltre a diabete e artrite. Valori elevati di acido urico, ipertensione, insulinoresistenza, fumo, omocisteina alta, contraccettivi orali, colesterolo totale alto, obesità, mancanza di esercizio e trigliceridi alti sono le cause principali. Come sempre, puoi abbassare la tua PCR con dieta e stile di vita corretti. I fattori fondamentali sono meno calorie (non meno cibo, ma scelte alimentari migliori), più esercizio quotidiano, meno grassi (specialmente quelli saturi), meno proteine di origine animale (carne, latticini, pollame, uova), meno alcol, perdita di peso, un buon integratore di sali minerali, niente pillole anticoncezionali, niente farmaci e meno zuccheri (di qualunque tipo). Di questi, i più importanti sono perdita di peso e ginnastica. Gli asiatici delle aree rurali hanno in genere livelli di PCR molto bassi, grazie all’alimentazione e al lavoro fisico. I più alti si riscontrano di solito negli afroamericani. Ripeto: esercizio e perdita di peso sono due modi efficaci per abbassare i valori di PCR.

    Livelli di acido urico

    Anche misurare i livelli di acido urico (AU) è molto importante. Dovrebbero essere inferiori a 5,0 mg/dl negli uomini e a 4,0 mg/dl nelle donne. È opinione diffusa che i cibi ricchi di purine aumentino l’acido urico. Un’analisi più approfondita rivela che questa non è affatto la vera causa. In realtà, sono i prodotti di origine animale a innalzarne i livelli. Carne rossa di ogni tipo, pollame, uova, latte e derivati contribuiscono tutti ad aumentarli. Non si tratta solo di purine, perché i prodotti caseari ne contengono una percentuale minima. La prova è che vegetariani, vegani e macrobiotici hanno nel sangue livelli di AU molto più bassi degli altri. Gli americani agiati che consumano soprattutto carne presentano quelli più alti in assoluto. I valori minimi si riscontrano nella maggior parte degli asiatici, soprattutto in Cina, Giappone, Thailandia e Vietnam (dove gli abitanti consumano pochissimi prodotti animali). Il pesce mangiato con moderazione non aumenta i valori di acido urico, al contrario

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