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Scandalo a Natale: Harmony Destiny
Scandalo a Natale: Harmony Destiny
Scandalo a Natale: Harmony Destiny
E-book174 pagine3 ore

Scandalo a Natale: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Scandali a Dallas 3/3
Stefanie Ferguson ha bisogno di un marito, e anche in fretta! Deve mettere a tacere le voci di uno scandalo che potrebbe inficiare la rielezione a sindaco del fratello. Emmett Keaton è il migliore amico del sindaco e accetta di prestarsi al matrimonio fasullo, che dovrà durare solo fino al responso elettorale. Sei mesi, giorno più, giorno meno...
Il matrimonio viene celebrato a Natale, e una volta pronunciati i voti si scatena una passione a lungo negata. Stefanie scopre che vivere accanto a Emmett è molto più eccitante di quanto avesse immaginato, e tra i due inizia a nascere anche un vero sentimento. Gli accordi di Emmett con il fratello di Stefanie, però, prevedevano tutt'altro...
LinguaItaliano
Data di uscita20 dic 2019
ISBN9788830508507
Scandalo a Natale: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Scandalo a Natale - Jessica Lemmon

    successivo.

    1

    20 dicembre

    dallasduchess.com

    ESCLUSIVA ASSOLUTA:

    Stefanie Ferguson e Blake Eastwood di nuovo insieme.

    Buongiorno, Dallas, quale esperta conoscitrice di questa bella città, la vostra Dallas Duchess sente il dovere di scoprire e informarvi di tutto quel che riguarda l'aristocrazia locale. E chi più dei Ferguson la incarna?

    La Principessa Stefanie Ferguson, ereditiera e party girl, è stata vista di nuovo in compagnia dell'affascinante e scaltro Blake Eastwood, che al momento è il più accanito avversario del sindaco... Ahi ahi! E, mie care e sagge bamboline, siete tutte perfettamente consapevoli che il sindaco non è altri che il bellissimo fratello di Stefanie, purtroppo appena fidanzato. Eh sì, mi dispiace ma un altro degli scapoli d'oro di Dallas è caduto vittima di Cupido.

    Senza dubbio ricorderete il mio scoop sul nostro sindaco che in Montana, complice incolpevole una tempesta di neve, si è nuovamente legato alla sua vecchia fiamma.

    Comunque torniamo a Stefanie e al suo affascinante e cattivo ragazzo. Ormai avrete già visto la foto che circola sui social media di Blake e Stephanie che ballano guancia a guancia da Toys in occasione di una raccolta fondi. E se siete acuti osservatori come la sottoscritta, avrete anche avvertito le scintille che sprizzano dalla fotografia. Del resto posso anticiparvi ciò che il mio cuore sperava alla grande...

    Stefanie e Blake di nuovo insieme!

    Di recente, infatti, ho intervistato Blake e, pur non essendo riuscita a fargli ammettere un impegno serio, ho avuto qualche informazione succosa.

    Dallas Duchess: Per i miei amati lettori devo per forza farle questa domanda: lei e Stefanie Ferguson vi vedete di nuovo?

    Blake Eastwood: – una risatina – Uhm... Sì, in effetti, è così.

    Dallas Duchess: Può dirmi qualcosa di più?

    Blake Eastwood: Posso solo dire che è una cosa appena agli inizi ma seria.

    Dallas Duchess: Seria da anello al dito?

    Blake Eastwood: Su, su, Duchess, non posso scoprire tutte le carte.

    Dallas Duchess: Ma è quasi Natale! Sicuramente può farci un piccolo accenno.

    Blake Eastwood: Il Natale è il periodo dell'anno che Stefanie preferisce. Ieri mi ha sussurrato all'orecchio che è il momento perfetto per fare una visita da Tiffany & Co. Be', sono un uomo che capisce l'antifona.

    Signore e signori, se questa non è una conferma che Blake sta considerando di chiedere a Stefanie di sposarlo, non so che altro possa essere!

    Insomma, sembra proprio che a breve ci sarà un fidanzamento natalizio!

    Stefanie Ferguson camminava su e giù sul pavimento bianco e lucido dell'ufficio che la cognata aveva trasferito in casa. Il ticchettio dei tacchi alti dei suoi stivali Louboutin risuonava provocatorio nella stanza.

    Diversamente dall'ultimo pettegolezzo uscito sui media in merito a lei e a Blake, questo non poteva essere ignorato né mandato giù con una tazza di caffè e una scrollata di spalle.

    La sera prima si stava gustando una cioccolata calda con un goccio di sambuca quando aveva ricevuto un messaggio da Blake.

    Dallas Duchess domani mattina pubblicherà una notizia esclusiva. Io e te, fantastico!

    Lei aveva risposto Vai al diavolo. Seguito da Lasciami in pace. Poi aveva cancellato tutto decidendo che era meglio ignorarlo.

    Solo il Signore sapeva cosa lui avrebbe fatto con quelle istantanee se fosse caduta nella trappola. Le ci era voluta tutta la forza di volontà per non rispondergli per le rime. Blake significava sempre guai con la G maiuscola.

    L'anno passato aveva rivelato a Dallas Duchess che Miriam Andrix era tornata nella vita di Chase, suo fratello nonché sindaco di Dallas, riuscendo a estorcere la notizia a un membro dello staff. L'articolo era in difesa di Chase, quasi con lo scopo di accusare Miriam di mettere in crisi il sindaco della città. Niente di più falso. Chiunque li avesse visti insieme avrebbe capito che Chase e Miriam erano totalmente presi l'uno dall'altra.

    Il vero motivo della nefasta campagna denigratoria di Eastwood era la costruzione di un nuovo centro civico che lui voleva sorgesse molto vicino alla Ferguson Oil. Chase aveva continuato a opporsi per anni e Blake aveva giurato di rovinarlo.

    Per l'ennesima volta Stefanie ricordò a se stessa che non aveva avuto la più pallida idea degli sporchi maneggi di Blake quando alcuni anni prima l'aveva corteggiata e adulata a tal punto da farla salire nella sua camera d'albergo. Non avrebbe mai immaginato che quell'individuo spregevole avrebbe reso pubbliche le foto di loro due che lasciavano insieme l'hotel.

    Penelope Ferguson era riuscita magistralmente a tirare fuori Stefanie dai guai con una magica manovra da PR eccezionale qual era. E con la stessa abilità aveva appianato i pettegolezzi sul rapporto di Chase e Miriam.

    Quell'anno con l'avvicinarsi della imminente rielezione di Chase, lei era sicura che Penelope avrebbe di nuovo risolto il problema Blake nel migliore dei modi. Del resto si rifiutava di considerare la possibilità che suo fratello potesse perdere.

    «Avresti dovuto chiamarmi non appena avevi ricevuto il messaggio di Blake il Serpente» la rimproverò la cognata alzando lo sguardo dal computer, la bella bocca storta in una smorfia, gli occhi pieni di frustrazione.

    Stef smise di camminare stringendosi al petto le braccia. «Era tardi. Non volevo disturbarti.»

    Oltre a non desiderare che la cognata captasse il panico nella sua voce. Poteva anche essersi rifiutata di rispondere con lo scopo di far capire a Blake quanto poco potesse influenzarla, la verità, però, era l'esatto contrario. Come era successo con le foto di loro due davanti all'albergo, si era sentita usata e tradita.

    Lui era stato affascinante e le era parso quasi vulnerabile la sera in cui le aveva detto che la voleva. Lei era appena reduce da una rottura e altrettanto vulnerabile. Una notte con un uomo che l'apprezzava, anche se in perenne disaccordo con il fratello sindaco, le avrebbe ridato fiducia in se stessa.

    Avevano partecipato entrambi a una noiosissima raccolta fondi. Lo champagne era corso a fiumi, lui era stato gentile, servizievole e, adesso se ne rendeva conto, aveva continuato a mentire spudoratamente. Stava soltanto cercando di vendicarsi di Chase e non gli importava quale Ferguson fosse, voleva la sua libbra di carne.

    Lei si era lasciata convincere ad andare a letto con lui e provava ancora imbarazzo e collera per la propria ingenuità.

    Il giorno seguente le foto erano comparse sui social e l'avevano accusata di farsela con la nemesi del sindaco.

    E adesso punto e a capo.

    «Quando ha avuto luogo la raccolta fondi dove è stata scattata questa foto?» le domandò Penelope girando lo schermo del computer per mostrarle l'immagine di Blake e lei che ballavano guancia a guancia.

    «Lo scorso fine settimana.»

    «Sembrate molto intimi.»

    «Mi ha chiesto di ballare trascinandomi di peso sulla pista. Non ho voluto provocare una scenata dicendogli di andare al diavolo.»

    Aveva causato già abbastanza problemi al fratello e alla sua campagna. Chase non l'aveva ritenuta responsabile ma lei si sentiva comunque in colpa.

    «Nella fotografia non si vede ma lo stavo riempiendo di improperi. Sono arrivata a minacciarlo di castrarlo, se non lasciava in pace me e la mia famiglia.»

    Stefanie sorrise piena di orgoglio ma la cognata rimase seria. «Ciò che hai fatto è stato cadere nella sua trappola. Di nuovo.» Pen scosse la testa. «Il verme ha aspettato che si avvicinasse il momento della rielezione per sfruttare questa foto. Quello che non capisco è perché ha lasciato intendere che vi sposerete.»

    Lei si sentì avvampare ricordando il resto della conversazione di quella sera.

    «Ecco... in parte è colpa mia.»

    La cognata rimase in attesa.

    «Stef, resterai single per una vita con una linguaccia simile. Devi fare la brava ragazza, se speri di accalappiare un marito.»

    Blake le aveva fatto fare un altro giro sulla pista mentre la sua ira raggiungeva livelli pericolosi.

    «Senti chi parla! Esiste una donna sul pianeta che di sua spontanea volontà voglia stare con uno come te o sei costretto a portartele tutte a letto ricorrendo a sporchi trucchetti?»

    «Non ti ho mai costretta e sei venuta diverse volte se la memoria non m'inganna.»

    «Mi teneva stretta e per quanto mi sforzassi di liberarmi senza dare nell'occhio, non mi mollava.» Si umettò le labbra, pentendosi delle parole che gli aveva gettato in faccia per rivalsa. «Forse ho esagerato dandogli del bastardo e minacciandolo di gridare ai quattro venti quanto fosse deludente a letto Blake il Serpente.»

    Penelope sollevò le sopracciglia, l'espressione indecifrabile, e solo quando Stefanie fu sicura di essere sul punto di ricevere una lavata di capo, scoppiò a ridere di gusto.

    «Non c'è che dire, tu sai come metterti nei guai» dichiarò tra un accesso di risa e un altro. Poi, vedendo l'avvilimento velarle il viso, si alzò di scatto per abbracciarla. «Scusa. Dimentica le mie parole.» Le prese le braccia, fissandola preoccupata. «Davvero, non intendevo in quel senso.»

    Lei si sentiva come una tazzina di porcellana cinese. Stritolata tra la campagna di Chase e il tentativo di non lasciarsi coinvolgere mentre Penelope e Zach crescevano la loro bimba. Per la miseria, persino il padre e la madre sembravano attraversare la fase di una seconda luna di miele. Così tentava di stare alla larga ma con risultati negativi.

    «Dammi una mano, ti prego.» Stefanie ingoiò le lacrime. «Da quando sei arrivata, hai risolto un sacco di problemi. Consigliami il modo più rapido, più facile per vanificare questa falsa notizia.»

    «Be' nei panni di una donna che ha avuto un finto fidanzamento...» Pen fece una smorfia. «Direi che ho una certa esperienza nel campo. Solo che lo sposo era tuo fratello ed era parte consenziente del piano.»

    Possibile che nei suoi trent'anni di vita, con tutte le scelte sbagliate che aveva fatto, era dovuta cadere anche vittima del fascino di un mascalzone come Blake?

    «Se non fossi mia cognata, ti consiglierei di sposarti» mormorò Pen.

    «Con Blake?» urlò Stefanie scioccata.

    «Ma no, che diavolo! Sto solo dicendo che per affossare la notizia che il verme sia fidanzato con te dovresti sposare qualcun altro. Conosci qualche scapolo che merita?»

    Stefanie rimase a fissarla in stato di shock. Non era certo il consiglio che si aspettava.

    «Ehi, sto scherzando.» Penelope le diede una piccola scossa prima di tornare a sedersi dietro la scrivania. Aprì il laptop e incominciò a battere sulla tastiera. «Architetterò un piano per sbrogliare la matassa in modo che non ci siano conseguenze né per te né per Chase.»

    «Grazie.»

    La cognata sorrise. «E prometto che non saranno previsti voti nuziali.»

    2

    Emmett Keaton era intimo amico di Chase Ferguson dai tempi del college. Quindi poteva affermare con una certa autorità che di rado Chase perdeva le staffe. Questa volta, però, era veramente fuori di sé.

    Dato che aveva il compito di salvaguardare la sicurezza dell'ufficio del sindaco, doveva anche sobbarcarsi l'onere di calmare le acque. Il problema era che lo scandalo riguardava Stefanie e di conseguenza trovava lui stesso notevole difficoltà a tenere a bada la propria collera.

    La più giovane dei Ferguson possedeva un talento speciale per mettersi nei guai.

    «Quando metto le mani su quella serpe» incominciò Chase sibilando le parole, «giuro su quanto ho di più sacro che...»

    «Chase.» Penelope, la moglie di Zach, fratello del sindaco, era in piedi davanti alla scrivania di quest'ultimo. Indossava un tailleur bianco, i lunghi capelli biondi raccolti in uno chignon morbido dietro la nuca. Le braccia conserte, non sembrava per nulla intimidita dal potere. Del resto aveva avuto a che fare con molti uomini potenti nel suo lavoro di PR ed era

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