Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sulla slitta di Babbo Natale: Harmony Destiny
Sulla slitta di Babbo Natale: Harmony Destiny
Sulla slitta di Babbo Natale: Harmony Destiny
E-book156 pagine2 ore

Sulla slitta di Babbo Natale: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Quando Russ entra al Prescott's Roundup Saloon rimane folgorato da quegli occhi verdi, da quello sguardo intrigante, da quella bocca carnosa... In effetti Jo Cassidy, che fa la cameriera per pagarsi gli studi universitari, non è il tipo che passa inosservato. Uno sguardo, un sorriso, un gesto d'intesa... Jo e Russ finiscono presto a letto insieme, ma al mattino lui svanisce nel nulla. La reazione di Jo è durissima. Poi qualcuno, vestito da Babbo Natale e a bordo di una slitta, suona alla sua porta: sarà Russ?
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2016
ISBN9788858958308
Sulla slitta di Babbo Natale: Harmony Destiny
Autore

Vicki Lewis Thompson

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Leggi altro di Vicki Lewis Thompson

Autori correlati

Correlato a Sulla slitta di Babbo Natale

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Sulla slitta di Babbo Natale

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sulla slitta di Babbo Natale - Vicki Lewis Thompson

    successivo.

    1

    Essere stata mollata all'indomani del Giorno del Ringraziamento era stata una benedizione. Jo Cassidy se l'era ripetuto fino alla nausea, ma quella sera, a un anno esatto dal giorno in cui Tommy aveva afferrato il cappello e infilato la porta, cominciava a dubitarne. Si stampò un sorriso sulle labbra e si diresse ai tavoli. I clienti del Prescott's Roundup Saloon non gradivano i musi lunghi e lei aveva un disperato bisogno di mance.

    Il locale era semivuoto e il capo le aveva dato il permesso di staccare prima, ma la prospettiva di tornare all'appartamento vuoto l'atterriva. Se soltanto le fosse accaduto qualcosa di speciale, qualcosa che le facesse dimenticare il furgone sgangherato di Tommy che si allontanava e i fiumi di lacrime che lei aveva versato!

    «Hai trascorso un buon Giorno del Ringraziamento?» le domandò Andy mentre gli serviva un'altra birra.

    «Strepitoso.»

    «Chiami strepitoso starsene con il naso incollato sui libri?»

    No, ma c'era di peggio. Il denaro che Tommy aveva vinto al rodeo avrebbe dovuto pagarle gli studi. Invece, lui aveva un debole per il gioco d'azzardo e Jo si era ritrovata a pagarsi la retta da sola. Il minimo che aveva potuto fare era stato cercarsi un college che frapponesse il Gran Canyon tra lei e l'ex marito che continuava a giocarsi la vita ai tavoli verdi del Montana.

    «Gli esami sono alle porte» spiegò ad Andy.

    «Molto presto dovremo chiamarti professoressa» sghignazzò Snuffy.

    «Dottoressa. Ancora qualche anno e sarò veterinario.»

    «Ci faresti comodo con i cavalli, ma dubito che ci rivolgerai ancora la parola quando sarai iscritta all'Albo.»

    «Non accadrà mai» lo tranquillizzò Jo.

    Nessuno, neanche Andy, avrebbe potuto immaginare quanto fossero importanti quelle chiacchierate per lei. I suoi erano rimasti nel Montana e, tra le lezioni e i turni al locale, non le restava molto tempo per socializzare.

    Alla vista di Steve Gibson che varcava la soglia, il morale di Jo ebbe un'impennata. Da quando aveva scoperto che lui e sua moglie Claire trascorrevano la vigilia di Natale a distribuire regali alle persone sole e bisognose, Steve era salito in cima alla classifica dei suoi clienti preferiti. Lucile, la sua vicina, stava attraversando un periodo difficile e lei era ansiosa di esporgli il caso.

    Con lui c'era Ned Kershaw, ma fu lo sconosciuto che li seguiva a farle scivolare di mano il vassoio. Le era capitato d'imbattersi in cowboy di bell'aspetto. Ne aveva anche sposato uno, ma quell'hombre alto e moro con lo Stetson calcato sugli occhi li batteva tutti.

    «Andy, chi è quel tipo che è appena entrato con Steve e Ned?»

    Andy si voltò verso l'ingresso. «Russ, il fratello di Steve.»

    «Quello che l'estate scorsa si è fatto a cavallo la scalinata del tribunale?»

    «Precisamente.»

    Jo aveva udito ogni sorta di racconti su di lui, ma nessuno le aveva detto che era uno schianto. Un'imperdonabile omissione.

    Correva voce che fosse un solitario. In estate dava una mano a Steve al ranch e in inverno lavorava a Tucson per conto di un allevatore. Non amava parlare di sé e gli abitanti di Prescott erano convinti che nascondesse oscuri segreti. Favoleggiavano anche sul fatto che non avesse la patente. Dicevano che gli era stata tolta a seguito di una grave violazione del codice della strada.

    «Accetta il consiglio di un amico. Non dannarti il cuore per Russ Gibson» mormorò Andy, scuotendo il capo.

    Non sarebbe accaduto. Non aveva tempo per le romanticherie e nessun fascinoso cowboy l'avrebbe distratta dai suoi progetti, questa volta.

    «Il mio cuore appartiene già a te» ironizzò.

    «Lieto di sentirtelo dire. Russ è la pecora nera della famiglia. Non l'ho mai visto con la stessa ragazza per due sere di fila.»

    «Terrò a mente l'avvertimento.» Jo trasse un respiro profondo e si diresse al tavolo.

    La divisa del Roundup era in perfetto stile cheerleader da rodeo con stivali, pantaloni attillati e un minuscolo top che lasciava poco spazio all'immaginazione. Era una tenuta maschilista, ma fruttava un bel po' di mance e Jo aveva finito per farci l'abitudine. Mentre si avvicinava a Russ Gibson, però, provò un impellente bisogno di coprirsi.

    Nei mesi trascorsi al Roundup aveva imparato a schivare le avances dei clienti, ma nessuno le aveva mai fatto un effetto simile. Doveva andarci piano. Perdersi dietro a un rubacuori per cancellare il ricordo di Tommy era una mossa tutt'altro che furba.

    Russ l'aveva notata non appena aveva messo piede nel locale. Avrebbe dovuto insistere per provare un altro bar, ma Steve e Ned erano affezionati a quel posto e non si sarebbero lasciati trascinare per altri due isolati per motivi che lui stesso non riusciva a spiegare.

    Le cameriere del Roundup erano sempre graziose e ben corazzate. Eddie Johnson, il proprietario, le sceglieva personalmente. Aveva sempre avuto un debole per le bionde, ma questa volta aveva fatto un'eccezione.

    Quella chioma bruna e serica gli ricordava un morello che aveva posseduto anni addietro. Anche l'andatura era da purosangue. Non era sicuramente il genere di donna che contava di servire birre a vaccari per il resto della vita.

    Finse di non notarla mentre lei si avvicinava per prendere le ordinazioni.

    «Cosa vi porto?»

    Al suono della sua voce alzò la testa e incrociò i suoi occhi color smeraldo. Non avrebbe dovuto farlo. Dietro la determinazione e l'intelligenza che lo avevano colpito al primo sguardo, avvertì una profonda tristezza.

    «Jo, ti presento Russ, mio fratello» esclamò Steve. «Russ, lei è Jo Cassidy.»

    Russ spinse indietro la sedia e scattò in piedi. «Lieto di conoscerti» sorrise. Aveva labbra color ciliegia che parevano fatte apposta per essere baciate, ma era inutile anche solo farci un pensierino. Donne del suo calibro non si perdevano dietro tipi come lui. Di questo, era sicuro.

    «Lieta di conoscere te, Russ» rispose lei e un velo di rossore le imporporò le guance.

    Russ deglutì. Stava reagendo allo stesso modo in cui lui aveva reagito a lei, ma la confusione che le leggeva negli occhi era la prova che stava facendo uno sforzo per dominare l'attrazione.

    «Russ ha deciso di onorarci della sua presenza il Giorno del Ringraziamento» spiegò Steve.

    «Carino da parte sua» commentò Jo senza staccargli gli occhi di dosso.

    «Jo sta studiando per diventare veterinario» intervenne Ned.

    «Una donna in gamba» si complimentò lui.

    «Spero abbastanza da superare gli esami.» Jo parve trovare finalmente la forza di dirottare lo sguardo sugli altri due. «Per voi il solito?»

    Steve e Ned annuirono.

    «Per te, Russ?»

    «Una bionda alla spina, grazie.»

    «Torno subito» promise lei e si allontanò.

    «Puoi sederti. Se n'è andata» scherzò Ned.

    «Toglitela dalla testa, fratello. È una brava ragazza e lavora sodo per mantenersi agli studi. Non può permettersi di farsi spezzare il cuore.»

    «Cosa ti fa credere che con me sarebbe in pericolo?»

    «Ellen l'estate scorsa, Beth in autunno, Suzanne a Tucson, Amy a Phoenix. Hai mietuto più vittime della guerra di secessione e nessuna di loro significa niente per te.»

    «Erano tutte molto carine, ma... non sono pronto per mettere su famiglia.»

    «In tal caso, voglio sperare che girerai al largo da Jo. Merita qualcuno che sia disposto a trascorrere i prossimi cinquant'anni con lei e non soltanto i prossimi cinquanta minuti.»

    Steve aveva ragione, ma quelle ramanzine in pubblico non gli piacevano. Contava di fermarsi a Prescott un'altra settimana, ma forse avrebbe fatto meglio a togliere le tende prima.

    «Tranquillo. Me ne torno a Tucson domenica.»

    «Domenica?» ripeté Ned. «Ma se sei appena arrivato.»

    «Claire sperava che trascorressi il Natale con noi.»

    «A distribuire doni in giro? No, grazie.»

    «Perché odi tanto il Natale?» domandò Ned.

    Russ scrollò le spalle. «Non mi piace e basta.»

    «A proposito, Ned, questo addio al celibato si festeggia o no? Eddie ha detto che ci dà il locale. Non ci resta che fissare la data...»

    Russ fu grato a Steve per il repentino cambio di argomento. Il fratello poteva non approvare il suo stile di vita, ma non avrebbe permesso a nessuno, neanche al suo più caro amico, di ficcanasare nell'inferno privato di Russ Gibson. Soltanto lui e Claire sapevano cos'era accaduto nel Nuovo Messico tre Natali prima e avevano giurato di non farne parola con nessuno.

    «Claire sta organizzando una festa per Sharon. Potremmo farlo la stessa sera» rispose Ned.

    «Il vecchio Ned sta per finire all'altare» rise Russ dandogli una pacca sulla spalla. «Chi l'avrebbe mai detto!»

    «Ci finiamo tutti prima o poi.»

    «Parla per te.»

    Jo era tornata al tavolo e, mentre si chinava a servirgli la birra, lui le diede un'occhiata al décolleté e subito sentì salire la temperatura.

    «Volete prenotare una partita?» domandò lei tenendo il vassoio contro l'anca.

    «Se Andy e Snuffy non ne hanno ancora per molto, sì» rispose Steve. «Claire e Sharon sono andate a Phoenix e non torneranno prima di domani. Siamo in libera uscita.»

    «Fate come se foste a casa vostra» li invitò Jo senza guardare Russ.

    Era un bene che lei avesse deciso di evitare il suo sguardo, pensò lui. La sua presenza bastava a evocare pensieri peccaminosi.

    «A proposito, Steve, c'è posto per un'altra persona nel tuo elenco natalizio?»

    «Certo. Cosa vuoi che ti porti?»

    «Non è per me. È per Lucile Varnum, la vedova che abita di fronte a casa mia. Ha un gran bisogno di qualcosa che la tiri su.»

    «Qualche idea?»

    «Il suo gatto è morto una settimana fa e lei è così sola. Se riuscissi a trovarle un micino...»

    «Ce n'è quanti ne vuoi al fienile.»

    «Sul serio?»

    «Hanno quattro settimane. Contavo di regalarli per Natale, ma Claire ha detto che nessuno li avrebbe voluti. Che ne diresti di una coppia? Si farebbero compagnia.»

    «Attenta» la mise in guardia Russ, «rischi di vederti recapitare gli altri tre.»

    «Con la scuola e il lavoro non avrei molto tempo per dedicarmi a loro, altrimenti me li sarei presi tutti. Mi mancano gli animali. Nel Montana i miei avevano una fattoria.»

    Una ragazza del Montana! Si era sempre domandato come fossero. Se erano tutte come lei, valeva la pena trasferirsi.

    «E come mai sei finita quaggiù?»

    Un velo di tristezza tornò a oscurarle lo sguardo. «Il college era buono e volevo vedere l'Arizona.»

    C'era di sicuro dell'altro. Una donna non mollava casa e famiglia per il gusto di farlo. Forse era corsa via da un dolore come quello che lui si era

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1