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L ex marito (eLit): eLit
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E-book110 pagine1 ora

L ex marito (eLit): eLit

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Info su questo ebook

BOYFRIEND - Vol. 2. È un semplice bigliettino con parole d'amore, ma per la donna che lo riceve le conseguenze sono a dir poco singolari.

Tia è lusingata dai continui omaggi floreali e dai messaggi appassionati che riceve. Chissà chi è il misterioso gentiluomo che la sta conquistando tanto dolcemente e che sembra conoscere così bene i suoi gusti...



I volumi della serie:



1) Pazzo d'amore

2) L'ex marito

3) L'uomo dei sogni
LinguaItaliano
Data di uscita29 apr 2016
ISBN9788858953358
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    Anteprima del libro

    L ex marito (eLit) - Paula detmer Riggs

    successivo.

    1

    Lunedì

    «Tenga la porta aperta, per favore! Arrivo!» gridò una voce femminile.

    Nell'abitacolo dell'ascensore, la guardia di sicurezza Barney Plotski tirò fuori una mano di scatto, fermando le porte scorrevoli poco prima che si chiudessero. Benché esaudire le richieste di chi lavorava nello stabile e dei visitatori facesse parte del suo lavoro, il mattino presto era il momento peggiore della giornata, quando tutti avevano fretta ed erano agitati e scorbutici fino alla maleducazione.

    Tuttavia appena intravide la bella bruna in cappottino nero affrettarsi verso l'ascensore, il suo umore s'impennò decisamente verso l'alto. Di solito non era attratto dalle donne in carriera, che trovava troppo indurite dalla competizione e poco femminili, ma Tia Hunter era diversa: lo salutava sempre con un sorriso sinceramente caloroso e scambiava qualche parola con lui ogni mattina.

    Di tutti quelli che lavoravano nel palazzo, era l'unica che s'interessava a lui e lo considerava un essere umano e non un robot in uniforme. Non le sfuggiva mai quando c'era qualcosa che lo preoccupava, come la primavera precedente, quando sua moglie aveva subito un delicato intervento chirurgico per problemi cardiaci. Quella sera, prima di andare a casa, la signora Hunter si era fermata nella guardiola e gli aveva donato una piantina per la moglie con i suoi migliori auguri di pronta guarigione. La signora Plotski era stata commossa da quel gesto gentile.

    Negli uffici girava voce che Tia Hunter fosse l'astro nascente dell'agenzia pubblicitaria Shay, Tremaine & Weller. Qualche mese prima uno spot televisivo da lei ideato aveva vinto un importante premio e i capi avevano organizzato in suo onore una festa.

    In quell'occasione era stato invitato anche il marito di Tia. Da quello che Barney aveva sentito durante le chiacchiere davanti al distributore del caffè, metà delle donne presenti avevano corteggiato il signor Hunter, quando Tia non guardava, perché era quello che la sua nipote tredicenne avrebbe definito un figo mondiale.

    Hunter gli ricordava l'attore che piaceva tanto a sua moglie, Kevin Costner; però era più alto, imponente e muscoloso, oltre che più giovane. A occhio e croce, doveva avere al massimo trentacinque anni.

    Era un vero peccato che si fosse gravemente infortunato a un ginocchio durante la sua quarta stagione con i Bears. Barney non avrebbe mai dimenticato il modo impietoso con cui la telecamera aveva zoomato direttamente sul viso distorto dal dolore del poveraccio. La sua carriera come giocatore era finita, ma era stato subito assunto come allenatore e si era rivelato un ottimo coordinatore. Aveva creato degli schemi di gioco che Barney trovava quasi commoventi per quanto erano perfetti.

    Pareva che qualche mese prima Tia avesse presentato al marito una richiesta di divorzio, benché nessuno sapesse esattamente perché.

    «Grazie, Barney!» esclamò lei, con il fiato corto per la corsa. «Stamattina sono in ritardo.»

    «Prego, signora Hunter.» Barney premette il pulsante e cercò di darsi un contegno, pur lanciandole delle occhiate furtive. Tia Hunter era una vera donna di classe, pensò. Aveva un profumo discreto ma seducente, lucenti capelli neri, grandi e vivaci occhi nocciola e zigomi alti, aristocratici. Era una vera bellezza e aveva una camminata ancheggiante che avrebbe risvegliato anche un morto.

    Lei colse gli sguardi di apprezzamento e sorrise fra sé e sé. Essendo la minore di sei figli, con quattro fratelli maschi, era cresciuta circondata dal testosterone ed era abituata alle reazioni maschili. Dopo essere stata occhieggiata con concupiscenza da frotte di amici dei fratelli, ormai non badava più a certi particolari.

    Fino a quando non aveva compiuto sedici anni, suo padre non le aveva permesso di uscire con un ragazzo, da vero genitore possessivo, e la sua gelosia era peggiorata ancor più dalle origini greche, che l'avevano dotato di un temperamento sanguigno e tradizionalista.

    Tia aveva giurato a se stessa di tenersi accuratamente alla larga da qualsiasi maschio per evitare complicazioni. Invece le era bastato guardare Bryce Hunter per innamorarsi perdutamente di lui.

    «Sono sorpreso di trovarla in ufficio oggi» commentò Barney nel solito tono gentile. «Dopotutto è il giorno dopo Natale e gli uffici sono semivuoti. Sono andati in ferie quasi tutti.»

    «Stamattina ho un appuntamento con un probabile cliente di grande rilievo. Oggi era l'unico giorno possibile, altrimenti avrei dovuto rimandare fino all'anno nuovo» spiegò Tia.

    Era nervosissima ma il suo orgoglio non le permetteva di mostrarlo. Bryce l'avrebbe chiamata ansia da prestazione, pensò, inquietandosi ancora di più perché il suo ex le veniva in mente di continuo.

    «Si tratta di un grosso affare?» s'informò educatamente Barney.

    «Il più importante che mi sia mai capitato. Ho sudato sangue per sei settimane per mettere insieme la campagna perfetta per il suo prodotto.»

    Sentendo che le pulsazioni erano piuttosto accelerate, decise di ritagliarsi qualche minuto per fare un po' di meditazione prima della presentazione, prevista per le dieci.

    Quel cliente era il più prestigioso che avesse mai contattato in tutta la sua carriera. Aggiudicarselo l'avrebbe fatta salire di livello nella scala di merito della Shay, Tremaine & Weller e solo il cielo sapeva se in quel momento aveva bisogno di un impulso all'autostima.

    «Ce la farà senza problemi» la rassicurò Barney.

    «Apprezzo il suo sostegno, ma ho imparato a non cantare vittoria fino a quando il cliente non ha firmato il contratto e l'assegno non è entrato nel nostro conto in banca.»

    «Lei ha una freccia in più al suo arco rispetto ai colleghi, signora Hunter» fu la galante replica. «Le basta sorridere per avere tutti gli uomini ai suoi piedi, pronti a staccare la luna dal cielo per donargliela.»

    «Be', tutti no.» Tia fece una risata amara. «Ci sono sempre le eccezioni, per esempio il mio ex marito.»

    Dopo tante lacrime improvvise ogni volta che si parlava di Bryce, con grande imbarazzo dei suoi interlocutori, aveva scoperto che fare battute sul fallimento del suo matrimonio e ostentare disinvoltura era il modo migliore per cauterizzare la ferita ancora aperta. L'umorismo le forniva uno strato d'isolamento che la proteggeva dal calderone di emozioni che ancora le ribollivano dentro.

    Invece di ridere per la sua battuta, come facevano gli altri, però, Barney assunse un'espressione seria.

    «Se devo essere sincero, signora Hunter, questo mi sorprende» osservò, pensoso. «Quando facevo ancora il poliziotto, ho lavorato per un certo periodo allo stadio durante le partite e mi è capitato un paio di volte di scambiare due chiacchiere con suo marito. Mi ha dato l'impressione di essere un uomo molto sveglio e intelligente, che capisce il vero valore delle persone.»

    «Che sia intelligente non lo metto in dubbio. Pensi, ha una laurea con lode in economia.»

    «Vede? È proprio questo che non capisco. Come fa un uomo dotato di tanta prontezza mentale a non capire che è sposato con una donna eccezionale e che farebbe bene a tenersela stretta?»

    «Sono cose che capitano.» Tia sorrise nel tentativo d'ignorare la fitta di dolore che le aveva trapassato il cuore. «Ci siamo lasciati da amici.»

    L'ascensore arrivò al piano in quel momento e le porte si aprirono ma Barney, invece di farsi da parte per permetterle di uscire, bloccò lo sportello con la mano.

    «Scommetto che prima o poi troverà l'uomo giusto per lei, signora Hunter» dichiarò con fermezza. «Forse prima di quanto lei immagini.»

    Tia si sentì invadere dalla malinconia. «Non credo che sarò pronta tanto presto per una nuova relazione» osservò.

    «Le auguro comunque ogni bene e felicità.»

    «Grazie.»

    «E in bocca al lupo per il nuovo cliente» aggiunse, lasciandola passare. «Li stenda tutti.»

    Lei incrociò le dita con un sorriso e si allontanò.

    Camminando con passo deciso, si diresse verso la porta dell'agenzia, la varcò e trovò l'ambiente insolitamente tranquillo e silenzioso.

    Al posto della segretaria, sedeva una biondina dal visetto spiritoso, sobria ed elegante con un maglioncino aderente e pantaloni scampanati neri.

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