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Il Visitatore: Racconto d'Inverno
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Il Visitatore: Racconto d'Inverno
E-book69 pagine52 minuti

Il Visitatore: Racconto d'Inverno

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Info su questo ebook

Una storia di fantascienza ambientata nel nord della Columbia Britannica, in Canada.Nel descrivere "Valle Paradiso", l'autore ha fatto uso dei suoi ricordi: la vasta regione dello Spatsizi Plateau e dello Skeena, e l'area dello Shedin Peak, la vetta più alta dell'Atna Range. Ma, nel descrivere la foresta, il suo riferimento è stato Gwaii Haanas (le "isole della bellezza", in lingua Haida; conosciute anche come le Queen Charlotte Islands, al largo della costa della Columbia Britannica), ed in particolare le meravigliose foreste dell'isola di Moresby: un mondo a parte.Questa è una storia per chi ama il mistero e la natura: una storia sulla coesistenza di diverse forme di vita intelligente nell'Universo. Ed è anche un augurio per gli esseri umani, che hanno così tanta difficoltà a rispettare se stessi.

LinguaItaliano
Data di uscita4 ott 2020
ISBN9781005136345
Il Visitatore: Racconto d'Inverno
Autore

Fabrizio Frosini

Born in Tuscany, Italy. Currently living close to Florence and Vinci, Leonardo's hometown. Doctor in Medicine, specialized in Neurosurgery, with an ancient passion for Poetry, he is the Author of over 2,000 poems published in 20 personal books. Frosini writes in Italian, his native language, and English. He is the founder of the International Association "Poets Unite Worldwide," with which he has published more than 50 Anthologies. Among his own books: «The Chinese Gardens - English Poems», «Prelude to the Night», «Anita Quiclotzl & Her Souls - Anita Quiclotzl e le Sue Anime» (Bilingual Ed.) - [for the others, see below].~*~In Frosini's Poetry:1. The Truth is Affirmed ; 2. Beauty is Conveyed ; 3. The Personal becomes the Universal.One of the key terms in contemporary poetry is 'POETRY OF WITNESS'. "Florence, A Walk With A View" is an excellent example of this type of poem. It exchanges the anger we experienced in the preceding poem with melancholy, but this is a haunted and desperate melancholy, not at all like the word's root meaning of sweet sorrow. Yet, in Fabrizio Frosini's poem, the city charms the visitor with its natural beauty - "the silky lights of the / Sunset" - and artistic ambiance - "the intimate warmth of nostalgia that makes / Your heart melt at the sight around".In the finest poetry, beauty is conveyed in all of it sensuous and spiritual glory. The title "Water Music" refers to one of Handel's most popular works, a masterpiece of baroque melody, rhythm and harmony. The poem, however, is not about this music.. here is a shining element of the beauty this poem conveys - "I was in my room, staring at the clear sky through the window. The moon, so pale and magical, drawing my imagination to her. In my ears Handel's music was playing softly." - There is the beauty of VITA NOVA, in this Frosini's poem: Dante's idealization of Beatrice with its artistic and moral benefits experienced by a contemporary couple. And finally the beauty of sublimation, when an otherwise sensuous experience must be transferred to the plane of the Imagination. Other Frosini's poem, like "Nocturnal Snowing", are Poems of Memory, that reveal the persistence of an experience of mutual attraction in the poet's life over many decades. There, a young woman, who is forever young and lovely in the poet's mind, becomes a touchstone of emotional value. But not all good experiences are given a future by the hand of fate. And so Frosini's poetry also explores the emotional consequences of the loss of such a promising moment... The prevailing reaction in reader after reader is that Frosini's verses relate to their emotional lives. In other words, Fabrizio Frosini's personal experience reflects their personal experience, and thus the Personal becomes the Universal...~*~Books published as sole Author:(*BE*: Bilingual Editions, English–Italian ; All books have PAPERBACK and EBOOK Editions)– «The Chinese Gardens – English Poems» – English Ed. – (published also in Italian Ed.:– «I Giardini Cinesi» – Edizione Italiana);– «KARUMI – Haiku & Tanka» – Italian Ed.;– «Allo Specchio di Me Stesso» ('In the Mirror of Myself') – Italian Ed.;– «Il Vento e il Fiume» ('The Wind and the River') – Italian Ed.;– «A Chisciotte» ('To Quixote') – Italian Ed.;– «Il Puro, l'Impuro – Kosher/Treyf» ('The pure, the Impure – Kosher / Treyf') – Italian Ed.;– «Frammenti di Memoria – Carmina et Fragmenta» ('Fragments of Memories') – Italian Ed.;– «La Città dei Vivi e dei Morti» ('The City of the Living and the Dead') – Italian Ed.;– «Nella luce confusa del crepuscolo» ('In the fuzzy light of the Twilight') – Italian Ed.;– «Limes —O La Chiave Dei Sogni» ('The Key to Dreams') – Italian Ed.;– «Echi e Rompicapi» ('Puzzles & Echoes') – Italian Ed.;– «Ballate e Altre Cadenze» ('Ballads and Other Cadences') – Italian Ed.;– «Selected Poems – Επιλεγμένα Ποιήματα – Poesie Scelte» – Greek–English–Italian (Αγγλικά, Ελληνικά, Ιταλικά – Greek translation by Dimitrios Galanis);– «Prelude to the Night – English Poems» – English Ed. (published also in Italian Ed.:– «Preludio alla Notte» – Edizione Italiana);– «A Season for Everyone – Tanka Poetry» – English Ed.;– «Evanescence of the Floating World – Haiku» – English Ed.;– «From the Book of Limbo – Dal Libro del Limbo» – *BE*;– «Anita Quiclotzl & Her Souls – Anita Quiclotzl e le Sue Anime» – *BE*.~*~Forthcoming publications:– «Mirror Games — A Tale» – English Edition (also in Italian Ed.:– «Giochi di Specchi — Un Racconto»);– «Il Sentiero della Luna» ('The Moon's Path') – Italian Edition.~*~For the Anthologies published by Fabrizio Frosini with "Poets Unite Worldwide", see Frosini's profile as a PUBLISHER, or POETS UNITE WORLDWIDE's profile.~*~Some of Frosini's poems are also published in the Anthology "Riflessi 62" (Italian Edition), edited by Pagine Srl.~*~Facebook:https://www.facebook.com/poetsuniteworldwide/Website address:https://poetsuniteworldwide.org/Blog:https://poetsuniteworldwide.wordpress.com/Twitter username:@fabriziofrosini

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    Anteprima del libro

    Il Visitatore - Fabrizio Frosini

    CAPITOLO PRIMO

    Il Guardiano del Paradiso

    Racconto d'inverno

    "And snow crunches in the eyes, innocent, like clean bread"

    (Osip Mandelstam) ¹.

    Nell'inverno di quegli occhi

    Immutabili

    Eterni

    In un cristallo di tempo

    Imprigionato

    Rimango in bilico

    Fra il qui e l'aldilà

    Aspettando me stesso

    Thomas, dalla sommità del colle, osservò quel paesaggio fatato, a lui tanto familiare. Nell'assoluto candore della neve, solo le sue impronte tradivano la perfezione.

    Nonostante non fosse più giovane, anche in quella fredda mattina si era alzato all’alba e, sfidando la temperatura gelida, a passo deciso aveva percorso gli usuali cinque chilometri, nel silenzio incantato del bosco d’abeti. Seguendo il sentiero che lui stesso, negli anni, aveva tracciato, aveva prima aggirato la collina, fino al ruscello —ora ghiacciato in superficie— poi, risalendola, si era riavvicinato al lussuoso e imponente chalet in cui risiedeva: la baita, come lui chiamava il maestoso edificio, era là, in basso, fra gli alberi, a poche centinaia di metri in linea d'aria. Oltre la baita, un poco più a sud, il lago. Quello era lo spicchio d’universo che Thomas chiamava casa: gli ultimi venti anni li aveva trascorsi a Valle Paradiso, sia d’estate che d’inverno. Aveva infatti lasciato la valle poche volte, e sempre per pochi giorni. Gli inverni, in particolare, trascorrevano in quasi perfetto isolamento: una sorta di quarantena lunga cinque mesi, per lui e i pochi altri residenti permanenti della tenuta —una dozzina di guardie forestali e lavoranti, più le famiglie di alcuni di loro. A parte il suo principale aiutante e la governante, la maggior parte dei giorni, in verità, Thomas vedeva ben pochi esseri umani. Ma quando qualcuno, di solito un estraneo, cercava di rendere tale situazione di esclusione dal mondo oggetto di conversazione, lui si sfilava con un sorriso, dicendo semplicemente di avere un talento speciale per la solitudine —solitudine solo brevemente interrotta, una volta alla settimana, quando Samuel, il nipote del droghiere, dal villaggio distante quasi dieci chilometri, gli portava le provviste, oltre ai libri che ogni tanto ordinava. Per quasi quindici anni era stato Noah, il fratello del droghiere, ad occuparsi della consegna settimanale; poi, dopo che un brutto incidente lo aveva reso claudicante, quasi sei anni prima, Samuel si era assunto il compito delle consegne a domicilio. In tal modo il vecchio eremita, come scherzando lo chiamava Samuel, si approvvigionava di tutto ciò di cui aveva bisogno —ma in verità, per le sue necessità personali non aveva bisogno di molto.

    Aveva ereditato baita e terreno da un anziano zio della madre —il solo parente rimasto: un parente che né lui né la madre avevano mai conosciuto. Ricordava bene la sua sorpresa, oltre trenta anni prima, nel ricevere la notizia, attraverso la lettera dell’esecutore testamentario. In verità era stato invitato alla lettura del testamento, ma a quel tempo si trovava all’estero, pertanto aveva preso possesso della proprietà solo l’anno successivo. Per quasi dieci anni, solo poche volte aveva potuto recarsi in quel paradiso. Poi, un tardo pomeriggio di venti anni prima, dopo l’ennesima profonda delusione, si era reso conto che non ne poteva più dei suoi simili: in quell’esatto momento prese la decisione irrevocabile di ritirarsi in quel piccolo universo incantato. Decisione di cui non si era mai pentito.

    Ma in realtà non era poi così piccolo, quel mondo: la proprietà si estendeva su oltre quarantamila ettari di foresta incontaminata, e comprendeva un lago e vari corsi d’acqua. Come definire piccola un'estensione di quattrocento chilometri quadrati.. un’area che poteva contenere oltre sei volte l’intera isola di Manhattan? E la proprietà era solo una parte dell’eredità: quel suo sconosciuto parente gli aveva infatti lasciato una cospicua rendita annuale, tale da coprire tutte le spese di gestione della vasta tenuta, oltre alle sue necessità. Ma c’era una condizione: l’erede aveva l’obbligo di preservare il territorio e mantenerlo allo stato naturale, senza alterazioni di alcun genere —niente edifici, niente strade, nessun altro manufatto umano, a meno che non fosse strettamente e assolutamente necessario per difendere e preservare l'ambiente naturale. Inoltre, era tassativamente vietato qualsiasi utilizzo della proprietà per finalità commerciali o di sfruttamento economico. Alla morte di Thomas, l’intera proprietà, insieme alla rendita annuale, sarebbe quindi passata allo Stato, con l’impegno di preservarla. Una condizione che Thomas, scapolo e senza figli né parenti stretti, aveva accettato di buon grado. Non aveva infatti mai considerato la tenuta come una sua proprietà personale, bensì

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