L'insegnante di pianoforte - Breve racconto erotico

Di Vanessa Salt

"Nel suo sogno, Christian inizia ad accarezzare il cazzo duro di Dionysos, e viceversa. Ora sitrovano fianco a fianco, tenendo la propria mano attorno al cazzo dell'altro ragazzo. Siguardano e iniziano a baciarsi. Natasha può vedere come le loro lingue suonino e ballinoinsieme ricordando piccoli serpenti".Nel suo lussuoso appartamento, Natasha trascorre una notte insonne a fantasticare suChristian e Dionysos, i suoi studenti di pianoforte che hanno 20 anni meno di lei. Natasha nonè mai stata così eccitata da una fantasia sessuale prima d'ora. Non è solo la loro insegnante,ma è anche una donna sposata. Sono il frutto proibito.Il giorno dopo, quando scopre che ha prenotato una lezione con entrambi i ragazzi allo stessoorario, Natasha decide di suggerirgli di suonare un pezzo a quattro mani... La sua fantasiadiventerà realtà?-

• Lingua: Italiano
• Editore: LUST
• Data di uscita: 28 ott 2020
• ISBN: 9788726520026

Anteprima del libro

Vanessa Salt

L’insegnante di pianoforte – Racconto erotico

Translated By: Martin Reib Petersen

Lust

L’insegnante di pianoforte – Racconto erotico

Original title

Pianolärarinnan - erotisk novell

Translated by

Martin Reib Petersen

Copyright © 2020 Vanessa Salt and LUST

All rights reserved

ISBN: 9788726520026

1. e-book edition, 2019

Format: EPUB 3.0

All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

Natasha Romanova…

Devi presentarti? Esclama Gustaf dall’altro capo del telefono. Sono io.

Natasha fissa lo schermo del telefono. Il volto marcato di Gustaf le brilla davanti agli occhi. La bocca che non sorride e le labbra sottili. Perché ha scelto proprio quella foto?

Io ... beh, è notte fonda…

Non c’è problema tesor… Nat. È andato bene. Il concerto, intendo. Nel caso te lo stessi chiedendo.

Perché dovrei…

La stampa mi ha definito ‘Il Virtuoso del Nord’. La prima persona dalla gelida Svezia a suonare alla Carnegie Hall.

Bene.

Ma ehi, devo andare. O meglio, devo dormire un po’. Domani Boston mi chiama, haha.

Symphony Hall?

Sì, è quello il nome. Ok, mi manchi! Dormi bene e bacioni.

Sono le cinque del mattino e Natasha Romanova lancia il suo iPhone Xs nel grande letto, il più lontano possibile. Non sa se sta sognando o se può sentire ancora la voce di Gustaf provenire dal telefono.

Non potrebbe fregargliene di meno.

È sempre stato così?

Probabilmente.

Ma sicuramente all’inizio doveva essere diverso, giusto?

Smettila di mentire a te stessa.

Natasha si gira e si rigira nel letto. Valuta di alzarsi, ma decide di non farlo. Fa freddo. Il sole di febbraio, anche quando si prende la briga di comparire, non riesce a scaldare l’appartamento gigantesco. Il gelo si fa strada attraverso le finestre belle ma poco isolate. Ci sono sempre state delle scuse per rimanere nel vecchio appartamento di lusso. Bello, ma poco pratico.

E noi preferiamo le cose belle, vero Nat? Come dice sempre Gustaf quando qualcuno commenta le dimensioni eccessive dell’appartamento o i pavimenti freddi.

Art Nouveau! È solito esclamare con voce drammatica. Fa un ampio gesto verso le finestre ad arco con i montanti in mezzo, oltre la stufa semicircolare in maiolica con il motivo floreale e lo stucco sopra le porte a specchio, e conclude indicando il pianoforte a coda Steinway nel mezzo di uno dei salotti. Gustaf di solito fa schioccare la lingua e dice teatralmente: Qui si può trovare l’atmosfera giusta, raggiungere la propria creatività e crescita. L’anima ha bisogno di bellezza. Quindi di solito mette il braccio attorno a Natasha e dice con la voce da basso: Vivremo in questo appartamento e moriremo in questo appartamento.

Mi sento già come se fossi morta. O comunque a metà strada.

Le cose