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Nascere, Vivere e Morire: Secondo la medicina tibetana e l'insegnamento Dzogchen
Nascere, Vivere e Morire: Secondo la medicina tibetana e l'insegnamento Dzogchen
Nascere, Vivere e Morire: Secondo la medicina tibetana e l'insegnamento Dzogchen
E-book232 pagine2 ore

Nascere, Vivere e Morire: Secondo la medicina tibetana e l'insegnamento Dzogchen

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Info su questo ebook

"Nascere, Vivere e Morire" viene incontro a due esigenze spesso considerate separate o incompatibili: da una parte la naturale tendenza dell’essere umano a ricercare la salute e il benessere nella vita di tutti i giorni, dall’altra la necessità, sempre più sentita, di una conoscenza spirituale autentica e libera da condizionamenti, che ci permetta di affrontare in modo reale i problemi della nascita, della vita e della morte.
Nella prima parte, Introduzione ai principi della medicina tibetana, l’autore espone i principi fondamentali della medicina tradizionale tibetana, in modo da consentire al lettore di comprendere alcuni punti trattati in seguito.
Nella sezione Nascere vengono toccati numerosi argomenti a partire dalle cause della concezione della vita nel grembo materno fino al comportamento consigliato per la gestante.
Nella sezione Vivere Chögyal Namkhai Norbu spiega come vivere in buona salute, descrivendo le cause di squilibrio degli umori che conducono all’insorgere delle malattie.
L’autore chiarisce che mantenere un flusso costante di presenza e di consapevolezza durante ogni momento della vita, oltre a costituire una qualità indispensabile per i praticanti di ogni via spirituale, consente di sciogliere le tensioni e di vivere felici e in buona salute.
Infine, la sezione Morire affronta la natura della morte e il nostro atteggiamento verso di essa, alla luce della profonda conoscenza contenuta nel Bardo Thödrol, il Libro tibetano dei morti, i cui punti fondamentali vengono introdotti e spiegati con grande chiarezza.
"La cosa più importante è possedere una costante presenza e consapevolezza, in ogni momento della vita."
LinguaItaliano
Data di uscita13 gen 2021
ISBN9788892721005
Nascere, Vivere e Morire: Secondo la medicina tibetana e l'insegnamento Dzogchen

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    Anteprima del libro

    Nascere, Vivere e Morire - Chögyal Namkhai Norbu

    MORIRE

    INTRODUZIONE AI PRINCIPI

    DELLA MEDICINA TIBETANA

    LA NATURA DEGLI UMORI

    E DELLE COSTITUENTI ORGANICHE DEL CORPO

    Il corpo umano costituisce la radice o la base della scienza medica. Esso può essere considerato come un composto di umori e costituenti organiche, che in tibetano sono detti rispettivamente duwa e kham. Per conoscere in modo esauriente la natura di base del corpo è indispensabile esaminare a fondo la natura degli umori e delle costituenti organiche, le loro tipologie, caratteristiche principali, funzioni, la loro condizione e le reciproche relazioni nonché il modo in cui, grazie ad essi, il corpo umano ha origine, si forma e, una volta giunto al suo pieno sviluppo, continua a vivere; quali siano le condizioni avverse alla vita, quali le loro cause primarie e secondarie e quali i metodi che servono a superarle.

    Questa ‘natura di base’ non è un’astrazione ma costituisce il fondamento della condizione concreta e reale del nostro corpo e, in quanto tale, merita l’attenzione attiva di ogni essere umano vivente. Imparando a conoscere la natura degli umori e delle costituenti organiche nelle loro tre fasi – iniziale, intermedia e finale – saremo in grado di capire com’è la condizione del nostro corpo e come insorgono i vari fattori negativi. Grazie a queste conoscenze saremo in grado di scoprire i metodi per liberarci dai fattori negativi in modo naturale, ritrovando l’armonia del corpo e della vita.

    Il termine tibetano duwa (’du ba), che qui traduciamo con ‘umori’, in generale significa un ‘insieme’. Nel contesto della medicina, tuttavia, indica una potenzialità di base capace di creare, mantenere e distruggere la vita, distinta in tre differenti nature e funzioni. La compresenza o l’insieme di queste tre nature nell’individuo è detta appunto duwa, o ‘umori’.

    Tre sono gli umori che sostengono la formazione, il mantenimento e la distruzione del corpo umano e dunque costituiscono la base del corpo di ogni individuo, maschio o femmina che sia. Essi sono l’umore Aria, che possiede la qualità della mobilità dell’elemento Aria; l’umore Bile, che possiede la qualità calda e ardente dell’elemento Fuoco, e l’umore Flemma, che possiede la qualità solida e stabile dell’elemento Terra e la qualità umida e bagnata dell’elemento Acqua.

    I tre elementi - Aria, Fuoco e Acqua - costituiscono la base o il sup-porto delle funzioni dei tre umori. In generale, parlando dell’elemento corrispondente a ciascun umore, si spiega che l’umore Aria corrisponde all’elemento Aria, l’Umore Bile all’elemento Fuoco e l’Umore Flemma all’elemento Acqua. Secondo la tradizione del Mantra Segreto,⁵ sulla base del potere dei tre elementi Fuoco, Aria e Acqua, - vale a dire Ram, Yam e Kham,⁶ - e attraverso la loro funzione, le contaminazioni delle impurità possono essere eliminate e purificate, - rispettivamente bruciate dal Fuoco, disperse dall’Aria e lavate dall’Acqua. Attraverso tale contesto specifico possiamo comprendere chiaramente la natura del potere di questi tre elementi.

    La maggior parte dei testi medici tibetani parla di ‘umori che disturbano’ e di ‘costituenti organiche disturbate’, indicandoli rispettivamente come ‘ciò che disturba’ e ‘ciò che è disturbato’. Fin da quando il corpo ha origine, si forma e raggiunge il pieno sviluppo, e in seguito per tutta la vita, gli umori nelle loro tre diverse potenzialità sono presenti come possibili fattori che, con il concorso di varie circostanze avverse accidentali, possono disturbare l’organismo.

    Gli umori possiedono inoltre la precisa capacità di agire come cause secondarie della distruzione completa del corpo; di conseguenza questo particolare aspetto della loro capacità è definito ‘ciò che disturba’. Dobbiamo però capire che tale definizione non implica che gli umori, nella loro natura inalterata, disturbino sempre il corpo.

    TIPI DI UMORI

    Rispetto alla natura e alla potenzialità esistono tre diversi umori: Aria, Bile e Flemma. Ognuno di essi ha varie suddivisioni, caratteristiche principali e sedi.

    Cinque tipi di Aria

    L’umore Aria ha cinque aspetti o tipi diversi che sono:

    1. L’Aria che sostiene la vita

    2. L’Aria ascendente

    3. L’Aria pervadente

    4. L’Aria che accompagna il fuoco

    5. L’Aria che espelle verso il basso

    Cinque tipi di Bile

    L’umore Bile ha cinque aspetti o tipi diversi che sono:

    1. La Bile digestiva

    2. La Bile che cambia i colori

    3. La Bile dell’intraprendenza

    4. La Bile che agisce sulla vista

    5. La Bile che rende luminoso l’aspetto

    Cinque tipi di Flemma

    L’umore Flemma ha cinque aspetti o tipi diversi che sono:

    1. La Flemma che sostiene

    2. La Flemma che amalgama

    3. La Flemma che assapora i gusti

    4. La Flemma che soddisfa

    5. La Flemma che collega

    Le sei caratteristiche principali dell’umore Aria

    Le caratteristiche principali dell’umore Aria consistono in sei qualità:

    1. Grezza

    2. Leggera

    3. Mobile

    4. Sottile

    5. Fredda

    6. Dura

    Grezza significa che la sua natura è ruvida. Per esempio si riferisce alla lingua o alla pelle ruvide, o a una sensazione di fastidio sulla pelle anche a contatto con un tessuto morbido.

    Leggera significa che la sua natura ha il carattere della leggerezza e allude anche alla leggerezza nel contesto terapeutico. Per esempio si riferisce alla leggerezza fisica o mentale o a una malattia che migliora grazie a semplici massaggi o a fumigazioni.

    Mobile indica la propensione a cambiare invece di rimanere in un posto fisso. Si riferisce, per esempio, all’agitazione mentale, all’ansia di muoversi, a importanti cambiamenti nella malattia, a dolori e gonfiori mobili, a radicali mutamenti continui dei sintomi e al carattere insta-bile del polso.

    Sottile si riferisce, per esempio, all’erezione dei peli cutanei dovuta all’ingresso dell’Aria attraverso i pori della pelle, a un senso d’irritazione sotto le unghie delle dita e fra i denti, a insensibilità e formicolio in qualsivoglia parte del corpo.

    Fredda indica non solo freschezza, ma anche mancanza di calore per natura. Si riferisce, per esempio, ai brividi di freddo e al desiderio di luoghi, cibi e bevande calde.

    Dura indica non solo durezza ma anche difficoltà a maturare. Per esempio si riferisce a gonfiori che, essendo duri, si trasformano in pus con difficoltà, a febbri che non si sfogano facilmente e a stitichezza dovuta a durezza dell’addome.

    Le sette caratteristiche principali dell’umore Bile

    Le caratteristiche principali dell’umore Bile consistono in sette qualità che sono:

    1. Calda

    2. Acuta

    3. Leggera

    4. Maleodorante

    5. Purgante

    6. Umida

    7. Oleosa o grassa

    Calda significa che la sua natura è simile a quella dell’acqua bollente ed è dunque capace di ‘bruciare’ l’organismo. Si riferisce, per esempio, al fastidio fisico provocato dal calore e al desiderio di cibi freddi e di una ‘condotta fredda’.

    Acuta indica la rapidità delle sue funzioni. Si riferisce, per esempio, a una febbre che si sfoga facilmente, a un gonfiore che facilmente si tramuta in pus, al decorso rapido di una malattia che repentinamente può minacciare la vita.

    Leggera non si riferisce tanto al peso quanto alla leggerezza nel contesto terapeutico. Si riferisce per esempio a una forte febbre, non associata ad altri disturbi degli umori, che può essere facilmente sedata attraverso l’applicazione delle quattro cure fredde.

    Maleodorante indica cattivo odore. Si riferisce, per esempio, all’odore del sudore, dell’alito cattivo, dell’urina, delle feci o di una malattia.

    Purgante si riferisce a cose come lo svuotamento intestinale dovuto a scioltezza addominale. Segno di questa condizione è una diarrea causata da una condotta o una dieta anche solo parzialmente inappropriate.

    Umida significa non secca, quindi di natura bagnata. Si riferisce, per esempio, a feci e muco molto liquidi.

    Oleosa non significa tanto che la sua natura è oleosa quanto che il suo aspetto esterno è oleoso. Si riferisce, per esempio, all’untuosità del viso o dei pori della pelle.

    Le sette caratteristiche principali dell’umore Flemma

    Le caratteristiche principali dell’umore Flemma consistono nelle seguenti sette qualità:

    1. Fredda

    2. Pesante

    3. Inerte

    4. Oleosa

    5. Delicata

    6. Stabile

    7. Viscosa

    Fredda indica non solo assenza di calore, ma anche intensa freddezza. Si riferisce, per esempio, alla mancanza di calore corporeo e al desiderio sempre più intenso di una condotta e di una dieta riscaldanti.

    Pesante significa ‘pesantezza’ anche nel contesto terapeutico ed è dovuta alla natura greve delle sostanze della Flemma. Si riferisce, per esempio, alla lentezza nel reagire a una terapia durante la malattia. Indica anche, per esempio, la pesantezza mentale e fisica e la difficoltà a superare una malattia che si è già sviluppata.

    Inerte indica l’incapacità di penetrare in cavità minute. Si riferisce, per esempio, all’incapacità di penetrare nei pori della pelle, allo sviluppo lento di una malattia e alla sua lentezza nel diventare letale.

    Oleosa indica che le sostanze della Flemma sono di natura oleosa. Si riferisce, per esempio, all’aspetto oleoso delle feci diarroiche, del vomito e di altre secrezioni.

    Delicata si riferisce alla natura tenera della Flemma. Si riferisce, per esempio, alla lingua morbida, alla pelle liscia o a una malattia leggera con pochi dolori.

    Stabile significa che non è soggetto a cambiamenti. Si riferisce a qualunque cosa possa essere stabile, per esempio a un dolore fisso, a un gonfiore, a un tumore o a una malattia stabili.

    Viscosa significa che la natura delle sue sostanze è glutinosa e collosa. Si riferisce, per esempio, alla materia viscosa che appare nella diarrea, nel vomito, nella saliva e nel muco.

    CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEGLI UMORI E DELLE COSTITUENTI ORGANICHE

    Al fine di mantenere sempre gli umori e le costituenti organiche nelle condizioni migliori, all’insorgere di un disturbo dobbiamo cercare di armonizzare la potenzialità e i sapori dei cibi, o la potenzialità del comportamento, delle medicine e delle terapie esterne, con le caratteristiche principali dei tre umori. È dunque molto importante averne un’idea chiara. In ogni circostanza della vita quotidiana, una comprensione approfondita dei sapori nonché delle potenzialità e proprietà dei cibi che consumiamo ci consentirà di distinguere chiaramente, sulla base della nostra stessa esperienza, ciò che ci è di beneficio e ciò che ci nuoce, permettendoci di migliorare costantemente la qualità della nostra vita.

    Sedi generali dell’umore Aria

    L’umore Aria ha la sua sede principalmente nei nervi cerebrali, nel cuore e nelle ossa.

    Sedi specifiche dell’umore Aria

    L’Aria che sostiene la vita si trova soprattutto nella testa o nel cervello.

    L’Aria ascendente si trova soprattutto nel torace.

    L’Aria pervadente si trova soprattutto nel cuore.

    L’Aria che accompagna il fuoco si trova soprattutto nel tratto digerente.

    L’Aria che espelle verso il basso si trova soprattutto nella zona dell’ano.

    Sedi generali dell’umore Bile

    L’umore Bile ha sede soprattutto nel tratto digerente, nel fegato, nella cistifellea e nel sangue.

    Sedi specifiche dell’umore Bile

    La Bile digerente si trova soprattutto nell’area compresa fra lo stomaco, dove il cibo non è ancora stato assimilato, e l’intestino crasso, dove il cibo è già stato assimilato.

    La Bile che cambia i colori si trova soprattutto nel fegato.

    La Bile dell’intraprendenza si trova soprattutto nel cuore.

    La Bile che agisce sulla vista si trova soprattutto negli occhi.

    La Bile che rende luminoso l’aspetto si trova soprattutto nella pelle.

    Sedi generali dell’umore Flemma

    L’umore Flemma ha sede soprattutto nelle ghiandole salivari, nella milza, nel pancreas, nello stomaco, nei reni e nella vescica.

    Sedi specifiche dell’umore Flemma

    La Flemma che sostiene si trova soprattutto nel torace.

    La Flemma che amalgama si trova soprattutto nello stomaco.

    La Flemma che assapora i gusti si trova soprattutto nella lingua.

    La Flemma che soddisfa si trova soprattutto nella testa.

    La Flemma che collega si trova soprattutto nelle articolazioni.

    Funzioni generali dell’umore Aria

    Le principali funzioni dell’umore Aria consistono nel presiedere alle percezioni dei cinque sensi come la vista, al sorgere della presenza e della consapevolezza, ai movimenti del corpo e degli arti, all’espirazione e all’inspirazione, alla deglutizione dei cibi e delle bevande, al trasporto dei nutrienti nel corpo attraverso la circolazione sanguigna, a produrre la forza destinata ad aprire e chiudere gli orifizi per ritenere o espellere le feci e l’urina eccetera.

    Funzioni specifiche dell’umore Aria

    L’Aria che sostiene la vita circola attraverso la gola, il torace e i nervi e presiede alla deglutizione, all’espirazione e all’inspirazione, allo star-nutire e al ruttare; mantiene chiare le percezioni degli occhi e degli altri organi sensoriali e sostiene le funzioni cerebrali.

    L’Aria ascendente circola nei nervi del naso, della lingua e della glottide; presiede alla parola, rafforza il vigore corporeo, l’aspetto fisico e l’energia e manifesta la presenza e la consapevolezza.

    L’Aria pervadente distribuisce le essenze vitali attraverso la circolazione sanguigna. Inoltre pervade l’intero sistema nervoso del corpo, presiede all’estensione e alla flessione delle braccia e delle gambe e a gran parte degli altri movimenti fisici come la chiusura e l’apertura degli orifizi.

    L’Aria che accompagna il fuoco circola nei nervi dell’intestino, consente la digestione di cibi e bevande, separa il chilo dalle scorie e porta a maturazione le costituenti organiche del corpo.

    L’Aria che espelle verso il basso circola attraverso i nervi dell’intestino crasso, l’ansa sigmoidea, la vescica, le ovaie e le vescicole seminali, e presiede alla ritenzione o alla secrezione del seme, dei flussi mestruali, delle feci e delle

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