Un capo straordinario - 3 brevi racconti erotici

Di Chrystelle LeRoy

"Nella mia vita, raramente sono stata attratta dal punto di vista sessuale da una donna, ma Kani è diversa. Sembra essere fatta totalmente di carisma e seduzione."Nel suo campo, non c'è nessuno con più talento di lei. La terribile Elsa è un'esperta di analisi finanziaria e preferisce destabilizzare i clienti con l'aspetto sexy e freddo da donna indipendente, piuttosto che mescolare la sua vita privata e professionale.Ma questo nuovo contratto con la più importante azienda nel settore delle nuove tecnologie metterà alla prova le sue convinzioni.Mentre fa amicizia con la bella e carismatica Kani, un genio della programmazione e del codice, che la lascia davvero sorpresa, Elsa ha finalmente l'onore di incontrare il suo capo, un segreto e misterioso capo il cui volto nessuno sembra conoscere. Un capo davvero straordinario!Questo libro contiene i seguenti racconti brevi: Un viaggio nell'antico Egitto, Un caldo inverno a Montreal, Un capo straordinario.-

• Lingua: Italiano
• Editore: LUST
• Data di uscita: 1 feb 2021
• ISBN: 9788726784121

Anteprima del libro

Un capo straordinario - 3 brevi racconti erotici

Translated by LUST

Cover image: Shutterstock

Copyright © 2021 Chrystelle LeRoy and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

All rights reserved

ISBN: 9788726784121

E-book edition, 2021

Format: EPUB 3.0

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Un caldo inverno a Montreal

Gli inverni lunghi sono soprattutto questo, lunghi, soprattutto in una città settentrionale come Montreal. Potrei aggiungere bui e tristi, ma ci siamo capiti. Ci sono giorni, e oggi è uno di quelli, in cui sogno di essere sdraiata al sole sulla sabbia, cullata dal suono delle onde. Ho davvero bisogno di luce... e isole paradisiache! Ma il mio budget mi consente solo di fare una lampada, è un po’ ristretto... Quindi fino ad aprile sarà freddo, lavoro, freddo, sonno e via di nuovo! Per tirarmi su ho la possibilità di compilare moduli tutto il giorno... le mie pillole di ottimismo derivano dalla mia capacità di lasciarmi andare e improvvisare!

Negli ultimi giorni le ragazze della mia sezione sono state particolarmente allegre. Non può essere per un programma televisivo (in questo momento sullo schermo stanno morendo tutti), o per la squadra di hockey locale, non ci sono tifosi in ufficio. Perciò ho tra le mani una specie di mistero... Certamente è un mistero molto piccolo, ma per un mese di febbraio che sembra durare otto settimane dovrà bastare!

La pausa caffè è il momento perfetto per beccare Marianne, una bionda slanciata, single come me, e solitamente vivace, anche quando nevica, il che è un grande successo. Marianne, che è responsabile della comunicazione, prova empatia per i suoi simili, e io ho intenzione di approfittarne senza troppa vergogna.

Essendo una donna di grande eleganza e sottigliezza, affronto l’argomento direttamente, non senza aver prima passato qualche minuto a chiacchierare dei programmi televisivi che sono una distrazione per una quarantenne come me. Quando le chiedo perché le ragazze dell’ufficio sono così di buon umore, Marianne mi guarda e poi mi confida:

Clara, hai presente tutti quei bar trendy in spazi insoliti che stanno aprendo a Montreal in questi giorni?

Li conoscevo... La città ha una lunga tradizione di bar più o meno legali nei posti più eccentrici, spesso vecchie fabbriche o anche fabbriche ancora attive, dove trovi un bar tra due negozi di vestiti. Sì, certo, li conoscevo!

Beh, senti qua riprende Marianne, che mi capisce a metà frase e a volta anche senza che dica una parola, "abbiamo trovato IL bar più in, il migliore, il bar più fico della città".

IL bar? È un’affermazione audace. Il bar normale, tradizionale, è praticamente scomparso dal panorama, a favore di una sempre più diffusa eccentricità. Marianne mi incuriosisce. Legge sul mio viso che ha attirato il mio interesse e aggiunge:

Vieni con me domani dopo il lavoro. Fa una breve pausa e misura l’effetto della proposta: Ma devi assolutamente portare il costume da bagno.

Il costume? Cosa significa, il costume? Per raggiungere la mia auto devo indossare più strati di un astronauta in una passeggiata spaziale. Marianne assume un’aria misteriosa e aggiunge:

Vedrai, non rimarrai delusa.

Passo il resto della giornata cercando di torchiarla ma si rifiuta di dire di più.

Il giorno successivo, lascio l’ufficio con il costume e l’asciugamano da spiaggia nella borsa, cosa davvero strana per le strade ghiacciate di Montreal. Seguo Marianne in auto. Guidiamo attraverso una zona industriale non lontana dal fiume, appena fuori dalla Cité du Multimédia. Marianne entra in un parcheggio. Faccio lo stesso, un po’ confusa. A parte file di container ammassati, non ci sono edifici nelle vicinanze, nemmeno uno.