La rinascita dell’anima: L’ossessione della Tigre

Di P. Torres

Prologo

Emily

Non immaginavo che la destinazione potesse sorprendermi ancora e ancora in così poco tempo. Tuttavia, non pensavo nemmeno che potesse riportare alla mia vita, tutti i ricordi belli e amari del mio passato.

Il mio passato che, in parte, ho provato e cerco di dimenticare, ma è così ostinato e insiste ad invadere i miei pensieri quando rischio di pensare a cose belle, belle e indimenticabili.

Il destino l'ha fatto di nuovo; ha portato nella mia vita allo stesso modo la persona da cui ho cercato di allontanarmi, per un lungo periodo della mia esistenza.

Ho sempre cercato di essere Emily, che esisteva prima della maledetta riscossione di un debito da mio zio.

Quindi mi chiedo di nuovo.

Il destino governa la mia vita? O sono io che non riesco a dribblare con un'armatura per impedire tutto o persone cattive cercano di attraversare la mia strada per la seconda o terza volta?

Cosa ne pensi di questo?

• Lingua: Italiano
• Editore: Pet TorreS
• Data di uscita: 28 gen 2021
• ISBN: 9781071585207

Anteprima del libro

La rinascita dell’anima

Libro 5

Nella serie ‘L’ossessione della Tigre’

di

Pet TorreS

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Libri di questa serie

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L’ossessione della Tigre, Libro #1

Verginità rubata, Libro #2

Affetto ardente, Libro #3

Penitenza forzata, Libro #4

La rinascita dell’anima, Libro #5

Apice infinito, Libro #6

––––––––

Questo libro è un’opera narrativa. Nomi, personaggi, luoghi e vicende sono il prodotto della fantasia dell’autrice e non sono da considerarsi reali. Ogni riferimento a persone vive o morte, eventi realmente accaduti, luoghi oppure organizzazioni è puramente casuale.

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata o replicata in alcun modo se non senza l’autorizzazione scritta dell’autrice.

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Prologo

Emily

Non immaginavo che la destinazione potesse sorprendermi ancora e ancora in così poco tempo. Tuttavia, non pensavo nemmeno che potesse riportare alla mia vita, tutti i ricordi belli e amari del mio passato.

Il mio passato che, in parte, ho provato e cerco di dimenticare, ma è così ostinato e insiste ad invadere i miei pensieri quando rischio di pensare a cose belle, belle e indimenticabili.

Il destino l'ha fatto di nuovo; ha portato nella mia vita allo stesso modo la persona da cui ho cercato di allontanarmi, per un lungo periodo della mia esistenza.

Ho sempre cercato di essere Emily, che esisteva prima della maledetta riscossione di un debito da mio zio.

Quindi mi chiedo di nuovo.

Il destino governa la mia vita? O sono io che non riesco a dribblare con un'armatura per impedire tutto o persone cattive cercano di attraversare la mia strada per la seconda o terza volta?

Cosa ne pensi di questo?

.Capitolo 1

––––––––

Venerdì all'alba

Il traffico è calmo. Sono poche le auto che circolano per le strade silenziose parzialmente illuminate da migliaia di lampioni nei loro pali. Tuttavia, nessuna luce è in grado di superare l'oscurità della notte. L'immenso cielo scuro su ogni cosa in una città o in un paese riesce a sembrare fedelmente infinito agli occhi di chi si lascia trasportare da un luogo bellissimo, pieno di stelle e nuvole che vagano da una parte all'altra.

Lungo la strada, in mezzo alla strada, c'è un'auto nera, nello specifico una Opala di ultima generazione, che si muove ad alta velocità. L'autista del veicolo sembra emozionato, l'adrenalina viaggia in tutto il suo corpo, mentre tiene in mano una bottiglia di whisky importato, chiamato 'The Dalmore'.

Questo stesso uomo, sulla trentina, indossa jeans scuri. Un soprabito nero, aperto sul davanti. Non ha maglietta sotto. Il suo torace definito è esposto.

Possiede una catena d’oro al collo ed un ciondolo di una tigre.

I suoi occhi completamente verdi e luminosi trovano alcuni fari di alcune macchine che arrivano nella direzione opposta a lui, su una pista alla sua sinistra.

Sorride alle luci. La sua ubriachezza lo rende malleabile e allegro a qualsiasi movimento. La pelle del viso e del torace è umida!

Wow! suda davvero!

Sembra che bruci in una fornace con migliaia di tizzoni ardenti.

Più avanti, il semaforo, da giallo si trasforma in rosso.

Colui che guida l’ opala nera sta ancora premendo il piede sull'acceleratore. Non si preoccupa delle regole del traffico. La sua mente ubriaca non gli permette di farlo.

Tuttavia, le sue labbra si chiudono, il suo sorriso allegro svanisce dalle sue labbra nel momento in cui guarda il parabrezza e vede una donna con i capelli neri e sciolti che le cadono sotto le spalle. È adorna di un bellissimo vestito con la tigre sopra Riconosce quella fisionomia ed esclama caldamente nella sua direzione.

-Emily! ... Dove ... sei ... adesso? ...

La sua voce tagliente parla con difficoltà e prende un'altra dose del suo whisky contenuto nella sua bottiglia trasparente con un liquido rosso scuro.

-Tu ... puttana!

Insiste.

Dopo il suo nome, i suoi occhi si arrotondano di più. Fa cadere la bottiglia di whisky e questa cade sul tappeto della sua macchina. È quasi vuoto. Il suo proprietario aveva consumato da solo, il 90% di tutto l'alcol.

Il suo corpo è in fiamme, sente una scarica di adrenalina, un disagio, un'eccitazione sbalorditiva.

Capitolo 2

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Tre giorni dopo...

Alle sette del mattino, arrivo all'ospedale pubblico per il mio servizio di 24 ore. In quel momento cammino veloce lungo il corridoio. Mi aggiusto i capelli in una crocchia fatta frettolosamente, nella parte superiore della testa. Sono in ordine in un vestito bianco e chiaro. Sulla spalla destra porto un'enorme borsa con diversi effetti personali portati da casa, come un telo da bagno, un pigiama e degli snack per il resto del servizio.

Buongiorno Emily!

Alcuni colleghi professionisti esclamano mentre mi sorpassano lungo il corridoio dell'ospedale.

-Buongiorno!

Rispondo ogni volta.

Mi sposto e mi fermo nell'anticamera dell'area ortopedia maschile. Ci sono alcune infermiere che lasciano il loro dovere e altre che iniziano.

Apro la borsa, tiro fuori il camice bianco e lo indosso, poi mi metto un berretto usa e getta in testa e guanti usa e getta nelle mani.

Finalmente entro nella sala principale di ortopedia maschile. Anche tre infermiere stanno iniziando il loro lavoro. La caposala arriva subito dopo e si rivolge prima a me.

Buongiorno Emily!

Buongiorno, signora Abigail!

È una