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Lipari la Guida
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E-book108 pagine1 ora

Lipari la Guida

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Info su questo ebook

Le sette isole sorelle, poco a nord della Sicilia, in provincia di Messina, sono considerate tra i luoghi più belli del pianeta e ogni anno attirano migliaia di visitatori che puntualmente se ne innamorano.
Sono diverse l’una dall’altra e praticamente riescono ad accontentare tutti. Lipari è la più grande ed offre anche un patrimonio archeologico ed artistico di tutto rispetto. Salina è l’isola verde ideale per una vacanza tra la campagna e il mare. Panarea è considerata elegante e festaiola. Stromboli è un vulcano attivo. Vulcano è un vero trionfo della natura. Alicudi e Filicudi sono le isole più estreme amate da chi predilige un contatto esclusivo con il mare.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2021
ISBN9791280512024
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    Anteprima del libro

    Lipari la Guida - EDARC

    LOCALITA’

    LIPARI

    la Guida

    La Guida

    EDARC Edizioni

    Lipari

    La Guida

    Guida Turistica

    Collana Le Guide EDARC

    In copertina foto di Roberto De Lorenzo

    ISBN: 9791280512024

    Prezzo: €. 1,99

    Avvertenze

    Questa Guida è, per gran parte, un estratto della guida EDARC, più ampia, dedicata alle ISOLE EOLIE. Consigliamo pertanto a chi fosse interessato alla visita dell’intero arcipelago di fare riferimento a quella.

    I testi di questa Guida sono stati scritti prima delle difficoltà dovute alla pandemia da Covid 19. Pertanto è possibile che alcune informazioni (in particolare quelle riferibili ad esercizi commerciali) abbiano subito modifiche. Confidiamo nella comprensione del lettore.

    L’elaborazione della presente guida è stata effettuata con tutta la cura possibile, controllando e ricontrollando tutte le notizie sia sul territorio sia sulle fonti da cui sono state riprese e/o controllate. L’impegno è stato massimo e confidiamo nell’approvazione del lettore. Altresì, confidiamo anche nella sua benevolenza qualora riscontrasse inesattezze, mancanze o qualche errore sempre possibile nelle opere di questo tipo (specialmente per quanto riguarda orari, prezzi, numeri telefonici e così via…). Anzi, saremmo contenti se il lettore che nota qualche inconveniente ce lo segnalasse. Gliene saremo grati e provvederemo agli aggiustamenti nelle prossime edizioni della Guida.

    Prima edizione: aprile 2021

    Proprietà letteraria riservata

    EDARC EDIZIONI

    50012 Bagno a Ripoli (FIRENZE)

    edarc@edarc.it - www.edarc.it

    Lipari

    Per fortuna i disagi dovuti alla pandemia da Covid 19 a Lipari e alle Isole Eolie sono stati abbastanza contenuti. Tuttavia, come è giusto e logico, sono state intensificate le misure per la prevenzione e il contenimento dei contagi e ,come dappertutto, è obbligatorio l’uso della mascherina, meglio se anche all’aperto. Attualmente non ci sono limitazioni all’entrata sia a Lipari che nelle altre Isole Eolie, anche se può capitare la misurazione della temperatura e test rapidi e a campione. Sono fortemente vietati gli assembramenti.

    Visto il numero limitato di posti sia nelle strutture ricettive che sui mezzi di trasporto (aliscafi soprattutto) è fortemente consigliata la preventiva prenotazione.

    Ci auguriamo, e lo auguriamo a tutti, che le prossime vacanze a Lipari e alle Isole Eolie possano svolgersi in completa serenità.

    Collegamento a Google Maps:

    https://www.google.com/maps/place/Lipari/

    Collegamento al sito del Comune di Lipari:

    http://www.comunelipari.gov.it/

    LIPARI

    Lipari è la più grande e la più importante delle Isole Eolie e ne è considerata, a ragione e indiscutibilmente, da sempre la piccola capitale. Ha una superficie di 3.760 ettari e con i suoi circa 10.000 abitanti è anche la più popolosa; la maggior parte risiede a Lipari centro (circa 5.000 abitanti), Canneto ha circa 2.300 abitanti, Pianoconte 1.200, Quattropani 850, Acquacalda 300, e il rimanente sparso nelle borgate di Lami, Pirrera e Serra.

    Storia

    Con buona probabilità Lipari iniziò a popolarsi all’inizio del Mesolitico con genti provenienti dalla Sicilia attratti dall’ossidiana, la roccia lavica, abbondantemente presente nell’isola.

    Durante il Neolitico si affermano modelli di agricoltura e di allevamento e si diffondono i commerci e i viaggi per mare.

    La vera fondazione della cittadina, secondo quanto scrive lo storico Diodoro Siculo, sarebbe da ricondurre all’arrivo dei Cnidi nel 580 – 576 avanti Cristo, epoca della cinquantesima olimpiade.

    Il suo primo nome fu Meligunis poi diventato Lipàra.

    I primi grandi scontri i Liparesi li ebbero con gli Etruschi che cercavano di imporre il loro predominio sul Basso Tirreno; la flotta liparese si dimostro vincitrice in diversi scontri navali come ricordato da Diodoro e da Pausania. Nel V secolo a. C. fu però conquistata dagli Etruschi che se ne andarono solo a seguito della definitiva sconfitta che a loro inflisse Ierone di Siracusa nella battaglia di Cuma.

    La zona del castello diventa l’acropoli con i maggiori edifici di culto e di governo, si sviluppa anche la collina della Civita (l’odierna piazza Mazzini) e si stabiliscono i confini cittadini con l’erezione di una cinta muraria.

    Lipàra è coinvolta, come base cartaginese, nella prima guerra punica che vede nelle acque eoliane la grande vittoria della flotta romana al comando di Caio Duilio. Dopo un lungo assedio la cittadina viene conquistata dal console Cneo Aurelio Cotta.

    Nel 69 a. C. Lipàra, diventata civitas decumana, (obbligata a versare la decima) patisce la tirannia di Verre, propretore di Sicilia.

    La guerra civile fra Ottaviano e Sesto Pompeo la vede accanto a quest’ultimo che impianta basi navali nell’arcipelago. Il vincitore Ottaviano farà poi pagare quest’alleanza deportando molti liparesi in Campania.

    Con la riorganizzazione amministrativa voluta da Augusto, Lipàra diventa oppidum civium romanorum ovvero i liparesi sono cittadini romani e hanno autonomia amministrativa. Nei fatti è considerata principalmente come luogo di detenzione ed esilio

    Poche le notizie sul periodo bizantino. Nel 543 i Goti stabiliscono una base navale alle Eolie per una decina di anni. Già dall’età imperiale Lipari è sede vescovile e il primo vescovo fu Augusto. Verso la fine del VI secolo si consolida il culto per San Bartolomeo apostolo le cui reliquie sarebbero giunte a Lipari dall’Armenia su una portentosa cassa galleggiante. Fra la metà del XII e la metà del IX secolo si sarebbe verificata una lunga e dannosa eruzione che avrebbe coperto di pomice buona parte dell’isola e del centro urbano.

    Nell’838 fu devastata dall’invasione araba e solo per fortuna si riuscì a salvare le spoglie di San Bartolomeo trasferendole a Benevento.

    Gli Arabi desertificarono l’arcipelago e solo con la venuta dei Normanni che li cacciarono riprese il ripopolamento con una comunità di monaci benedettini guidati dall’abate Ambrogio che fondò un monastero e la cattedrale sulla rocca del Castello

    Per i due secoli successivi le Eolie furono contese tra gli Aragonesi del Regno di Sicilia e gli Angioini del Regno di Napoli.

    Ferdinando I d’Aragona re di Napoli, nel 1363. concedette numerosi privilegi e

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