Le piscine di Salonicco

Di Rosario Adriano Orlando

Una estate qualunque, la leggerezza di un sogno che supera la realtà.
Alberto protagonista inconsapevole delle sue azioni, Vega e la Grecia, non distante dalla finestra di casa sua.
Una star del rock che esce dalla scena, ma che continua ad accompagnare con le sue note le avventure che si svolgono pagina dopo pagina e si susseguono sino alla fine.
Non rimane altro che rimettere a posto le cose, stropicciare gli occhi e trovare il tempo di ritornare alla normalità.

Secondo romanzo dello scrittore siciliano Rosario Adriano Orlando, nato a Palermo nel 1979 ma da anni trapiantato nel Sud Sardegna. Con questa storia l’autore con uno stile narrativo fluido e diretto sembra volerci parlare di se stesso, dei desideri delle nuove generazioni e della necessità di essere protagonisti della propria esistenza, di lottare per il raggiungimento dei propri propositi, in un continuo processo di crescita all’insegna del rinnovamento. Ha già pubblicato nel 2011 ‘Non Giovanni ma Giovani’ e nel 2018 ‘Avanrem’ partecipando anche a vari festival nazionali.

• Lingua: Italiano
• Editore: Elison Publishing
• Data di uscita: 15 nov 2021
• ISBN: 9788869632969

Anteprima del libro

Rosario Adriano Orlando

LE PISCINE

DI

SALONICCO

Elison Publishing

© 2021 Elison Publishing

Tutti i diritti sono riservati

www.elisonpublishing.com

ISBN 9788869632969

A Luisa

Credette di avere sentito in una discussione giornalistica, che Michael Jackson avesse suonato ad un concerto presentando degli inediti in occasione della sua ultima apparizione dopo la sua incredibile scomparsa qualche anno prima, richiamando migliaia di fan.

La stampa però non esaltò l‘importanza dell’evento poiché le redazioni erano convinte che si trattasse di una falsa notizia!

E in effetti, ne dissero tante su questo clamoroso avvenimento internazionale, tanto da fare apparire la cosa poco credibile.

In passato, anche altri personaggi della storia avevano subìto questo fenomeno da leggenda popolare e quindi la notizia passò come una delle solite tante, ma Alberto era sicurissimo che la voce di quel concerto fosse indubbiamente di Michael.

Su una rivista americana poi pubblicarono un articolo inverosimile sulla possibilità che la star americana una sera di punto in bianco decise di cambiare identità, uscendo dalle scene iniziando una nuova vita aiutato con la complicità di un amico di Santa Fe in un piccolo centro del Colorado, e poi nel clamoroso trasferimento sulla luna.

Alberto aveva compiuto ventuno anni ad Aprile, e in questa occasione aveva festeggiato con una grande torta Savoia che la sua mamma gli preparava ogni anno.

Vennero gli zii Piero e Anita, rispettivamente fratello della madre e moglie del fratello! E Paolo amico di Alberto e compagno dalle scuole medie.

Scattarono qualche fotografia e Alberto spense insieme a loro le ventuno candeline tutte in un soffio.

La sua mamma e gli amici più vicini lo chiamavano Berto, e questo diminutivo venne fuori appena nato tanto da chiedersi il perché la sua mamma non avesse deciso di chiamarlo Berto come primo nome, ma il caldo umido toglieva interesse ad una risposta all’enigma.

Stava disteso sul suo letto tra le sue lenzuola stropicciate in un pomeriggio estivo nel suo paese, Pavullo nel Frignano. A due passi da Modena, lì d’estate ci si organizza ogni anno per la raccolta delle ciliegie e la richiesta di lavoro stagionale è una consuetudine da quelle parti.

Rimini e Riccione continuavano a suscitare il richiamo dei vacanzieri della zona e non solo.

Alberto stava in torso nudo con un paio di slip bianchi a testa in su, il suo abat-jour a forma di casco da palombaro creava un po’ di luce e un po’ di ombra tra la porta della stanza e la parete vicino a un poster dei Green Day. La parte superiore destra si era stranamente staccata, probabilmente la spilletta era poca adatta, o il caldo umido aveva deciso così.

In lontananza si sentiva sua madre al piano di sotto parlare al telefono dicendo: …Poi, lo sai… sì, io credo sia cambiato, ormai è un uomo!

Alberto pensò che parlasse con lo zio Piero, ma poi aggiunse: …Sei sempre il solito insensibile, non cambierai mai! e capì che sicuramente stesse parlando con suo padre.

Suo padre lavorava come assistente di bordo sulle navi per una compagnia di navigazione che faceva tratte nel mediterraneo. Già da qualche tempo insisteva nel fare iniziare Berto a lavorare con lui, ma la conversazione telefonica continuò, ribattendo entrambi che ormai Alberto era un uomo e raccomandazioni simili, poi sua madre abbassò il tono della voce. Disse che doveva tornare in cucina, ma immediatamente