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L’affilacoltelli: (Un poema)
L’affilacoltelli: (Un poema)
L’affilacoltelli: (Un poema)
E-book125 pagine1 ora

L’affilacoltelli: (Un poema)

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Info su questo ebook

L’affilacoltelli è la terza raccolta di poesie pubblicata da Rafael Argullol. Il poeta vi ripercorre i momenti aurei della propria esistenza che tuttavia diventano metafora della condizione umana: un itinerario intimo nella memoria dell’autore che a tratti somiglia a un viaggio dantesco in cui la dimensione individuale si fonde e si perde in quella collettiva. Attraverso la prospettiva autobiografica, l’io lirico ci esorta a riflettere sulle nostre esistenze, ma anche sull’esistenza umana in generale, perché il tempo intimo si trasforma in tempo storico. Il titolo dell’opera allude, infatti, a un oggetto il cui suono rievoca tempi ormai lontani e diviene la porta di accesso al ricordo personale; al tempo stesso l’ingranaggio dell’affilacoltelli, con il suo movimento rotatorio, rimanda all’immutabilità e alla precarietà della vita umana. La sfida che Argullol lancia al lettore consiste nell’intraprendere il proprio viaggio a ritroso nel tempo in cerca dell’unità e dell’unicità personale, al di là della frammentazione dell’esperienza. Testo spagnolo a fronte.
LinguaItaliano
Data di uscita4 ago 2021
ISBN9788892954182
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    L’affilacoltelli - Rafael Argullol

    logo: tab edizioni

    La collana ospita e promuove studi monografici e collettanei, traduzioni, testi creativi e saggistici su vari aspetti delle culture spagnola e ispanoamericana contemporanee, riservando anche un’attenzione particolare a quei Paesi che si presentano come interlocutori privilegiati del mondo ispanico, come ad esempio l’Italia e il Portogallo. Il filo conduttore è costituito da un approfondimento sui fenomeni letterari, linguistici e storici, anche con approccio comparatistico e interdisciplinare, delle aree geografiche individuate, dalla modernità fino alla contemporaneità, con un interesse specifico verso autori, processi e discorsi che si distinguono per originalità e capacità di offrire visioni divergenti da quelle ereditate.

    RAFAEL ARGULLOL

    L’affilacoltelli

    (Un poema)

    introduzione e traduzione a cura di Germana Volpe

    PUNTO.ES

    Volume pubblicato con il contributo del fondo di ricerca di ateneo erogato dal Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale

    tab edizioni

    © 2021 Gruppo editoriale Tab s.r.l.

    viale Manzoni 24/c

    00185 Roma

    www.tabedizioni.it

    © Rafael Argullol, El afilador de cuchillos (Un poema), El Acantilado, Barcellona 1999

    Prima edizione agosto 2021

    ISBN 978-88-9295-246-1

    eISBN (PDF) 978-88-9295-247-8

    eISBN (ePub) 978-88-9295-418-2

    È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, senza l’autorizzazione dell’editore. Tutti i diritti sono riservati.

    Indice

    Prefazione all’edizione italiana di Rafael Argullol

    Introduzione di Germana Volpe

    El afilador de cuchillos. (Un poema)

    L’affilacoltelli. (Un poema)

    I. El goteo

    I. Il gocciolìo

    II. A vista de pájaro

    II. Veduta aerea

    III. Deslumbramiento

    III. Bagliore

    IV. El bufón

    IV. Il buffone

    V. El gran zoco

    V. Il grande suk

    VI. Carnaval

    VI. Carnevale

    VII. El padre oscuro

    VII. Il padre oscuro

    VIII. Génesis

    VIII. Genesi

    IX. La deuda

    IX. Il debito

    X. El lugar secreto

    X. Il luogo segreto

    XI. El terremoto

    XI. Il terremoto

    XII. El cántico de los Desnudos

    XII. Il cantico dei Nudi

    XIII. Los hijos del temblor

    XIII. I figli del tremore

    XIV. Camino doble

    XIV. Doppio sentiero

    XV. Los Invisibles

    XV. Gli Invisibili

    XVI. El limbo

    XVI. Il limbo

    XVII. La Ciudad Encantada

    XVII. La Città Incantata

    XVIII. El Ángel Espurio

    XVIII. L’Angelo Spurio

    XIX. La lección

    XIX. La lezione

    XX. El árbol

    XX. L’albero

    XXI. La segunda oportunidad

    XXI. La seconda opportunità

    XXII. Los nombres

    XXII. I nomi

    XXIII. El Rey Efímero

    XXIII. Il Re Effimero

    XXIV. La vida de las cosas

    XXIV. La vita delle cose

    XXV. La posada

    XXV. La locanda

    XXVI. El subsuelo

    XXVI. Il sottosuolo

    XXVII. El caos y la danza

    XXVII. Il caos e la danza

    XXVIII. El centro

    XXVIII. Il centro

    XXIX. El Pasajero

    XXIX. Il Passeggero

    XXX. Juego de juegos

    XXX. Gioco dei giochi

    XXXI. El viejo pescador

    XXXI. Il vecchio pescatore

    XXXII. Los ojos del padre

    XXXII. Gli occhi del padre

    XXXIII. El cuchillo

    XXXIII. Il coltello

    Note

    Prefazione all’edizione italiana

    El afilador de cuchillos, che ora si presenta nella sua versione italiana, è un libro poetico scritto nel 1997 e pubblicato a Barcellona l’anno successivo. Ricordando ora, ventitré anni dopo, le circostanze della sua scrittura la prima cosa che mi viene in mente è la parola convalescenza.

    In effetti scrissi il testo durante un lungo periodo di convalescenza dopo un grave problema alla schiena e un’operazione chirurgica importante. Successivamente dovetti affrontare una prolungata e fastidiosa riabilitazione per recuperare la mobilità del braccio destro, temporaneamente perduta. Fu nel corso di questa riabilitazione che il testo crebbe in un quaderno, con la particolarità che, essendo destrimano, dovevo scrivere a fatica con la mano sinistra.

    Un giorno, mentre mi trovavo nel centro di riabilitazione, sentii attraverso la finestra il suono caratteristico di un affilacoltelli. Erano anni che non sentivo un suono simile e immediatamente la memoria mi trasportò all’infanzia, quando era abituale ascoltare gli arrotini di strada. Pertanto il poema – composto da trentatré poesie – è orientato verso l’infanzia in varie occasioni.

    In altre, tuttavia, vive completamente nel presente, in quel presente, segnato dal dolore e dalla lotta che implicava il recupero della salute. Leggendolo ora, posso ancora percepire le tracce della sofferenza e gli entusiastici segni della guarigione. A partire da un determinato momento di quel 1997 smisi di scrivere con la mano sinistra per farlo, di nuovo, con la destra, segno della forza recuperata.

    Ho riletto El afilador de cuchillos nella bella traduzione di Germana Volpe (l’italiano spesso mi sembra la mia lingua materna). E dalla lettura ho dedotto le vive contraddizioni di quel periodo. Non c’è dubbio sulle pennellate cupe che dominano parte del poema ma, al tempo stesso, non faccio fatica a intravedere l’allegria del corpo nel ritrovarsi. E non c’è piacere più grande che quello dei sensi che si ritrovano dopo essersi smarriti.

    Rafael Argullol

    Barcellona, novembre 2020

    Introduzione

    Rafael Argullol, poeta dell’origine

    El afilador de cuchillos (El Acantilado, Barcellona 1999) è la terza raccolta di poesie di Rafael Argullol, che con questo testo ritorna alla scrittura poetica dopo poco più di un decennio dedicato principalmente alla narrativa e alla saggistica. Il libro – che nelle intenzioni del poeta presenta un’unità discorsiva, come si evince dal sottotitolo (Un poema) – è redatto dapprima in lingua castigliana, poi il carattere intimo che lo contraddistingue ne suggerisce una seconda versione in lingua catalana, pubblicata con il titolo di L’esmolador de ganivets (Quaderns Crema, Barcellona 1998)¹. Si tratta del primo testo poetico che Argullol pubblica nella sua lingua materna, l’idioma appreso in famiglia durante la lunga dittatura franchista (1939-1975) che impose l’uso del castigliano a tutto il territorio nazionale, relegando le altre lingue ispaniche alla sfera domestica e all’ambito degli affetti più intimi. L’auto-traduzione si realizza quasi simultaneamente alla prima stesura del testo, a partire dalla lingua della socialità verso quella degli affetti o, come si suole

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