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Delos Science Fiction 236
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E-book103 pagine1 ora

Delos Science Fiction 236

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Fantascienza - rivista (65 pagine) - Il numero 236 di Delos Science Fiction ha come fulcro uno speciale sulla Climate Fiction, la narrativa che si occupa di cambiamento climatico, ma che ha un intenso rapporto con la fantascienza.

Cli-Fi = Sci-Fi? Si e no. La sigla Cli-Fi sta per Climate Fiction, ovvero quella narrativa che si occupa di raccontare il cambiamento climatico, un filone della letteratura dell’immaginario che ha cominciato ad affermarsi intorno al 2008. L’idea e la definizione si devono al giornalista e attivista Dan Bloom che usò il termine per presentare il romanzo Polar City Red di Jim Laughter, ambientato in un futuro non troppo lontano dal nostro presente e in una Alaska immaginaria dove cominciano ad arrivare   numerosi immigrati dal su degli Stati Uniti, spinti dalle condizioni avverse del clima scatenate dell’innalzamento del livello del mare e dal riscaldamento globale. A questo interessante filone letterario della speculative fiction abbiamo dedicato lo speciale del numero 236 di Delos Science Fiction, la nostra rivista di approfondimento, curato da Luca Ortino e da Carmine Treanni. Il dossier è formato da un articolo che spiega la storia e che cosa s’intende per climate fiction, un altro articolo sul rapporto tra fantascienza e il tema del cambiamento climatico e una rassegna sul cinema cli-fi.
Nella sezione servizi, Vincenzo Graziano intervista Marco Castiello e Vincenzo Acunzo, rispettivamente disegnatore e inchiostratore di alcuni albi americani dedicati alla saga a fumetti di Star Wars e che a breve appariranno anche in Italia, mentre la scrittrice Silvia Treves ha recensito per noi il breve romanzo Colpo di una notte di mezza estate del Commando Jugendstil, uscito in digitale per Delos Digital nella collana Atlantis.
Nella sezione rubriche troverete un approfondimento di Giuseppe Vatinno sul film Zardoz (1974) diretto da John Boorman, un vero e proprio classico del cinema di fantascienza e poi segnaliamo l’ultimo romanzo del compianto scrittore americano Ben Bova, uscito sul mercato anglosassone. Infine, abbiamo compilato una classifica sulle migliori serie TV Marvel da (ri)vedere.
L’anteprima di questo numero è sull’ebook La pillola verde di Ilaria Pasqua (Delos Digital), mentre il racconto è di William Bavone.
Buona lettura!

Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.
LinguaItaliano
Data di uscita28 giu 2022
ISBN9788825420890
Delos Science Fiction 236

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    Anteprima del libro

    Delos Science Fiction 236 - Carmine Treanni

    Thread

    Fandom: sì al confronto, no al fondamentalismo

    Articolo di Arturo Fabra

    Come dire, ci sono momenti inaspettati in cui le parole giuste al momento giusto snebbiano la mente. È successo con il commento postato da Mikronimo, uno degli utenti tra i più attivi del Forum di Fantascienza.com, che dice:

    …nulla giustifica una bocciatura (di una serie ndr) a prescindere… le ho viste tutte, una straordinaria, alcune buone, altre no… di nessuna era neanche lontanamente chiaro come fossero nella realtà dal trailer… alla fine, con un occhio chiuso, quei 40-50 minuti di passatempo lo forniscono tutte… lo dico sempre, voi criticoni vi fate troppe pippe mentali, troppi drammi, toni esagerati per quello che è un passatempo, che a volte ha anche qualcosa di profondo, toccante, ma anche se non c'è, si molla e si passa ad altro, serenamente… Per dire, lato DC: Superman e Lois, ottima, Arrow ottima/buona, Flash, buona, come Supergirl, Legends, carina e folle, divertente, Batwoman, mediocre, Naomi, pessima, Stargirl, sorprendentemente buona, Titans, buona ma altalenante, Peacemaker, folle e divertente… in sintesi, tutte trattano le stesse cose, bene contro male, amicizia, sacrificio, errori e riscatto, ma mostrate in tante maniere diverse… se avessi dovuto dire a prescindere, alcune non le avrei guardate e avrei sbagliato, altre ho sbagliato a guardarle… 

    Ogni serie, ogni film ha comunque un suo valore intrinseco perché quantomeno ha dato lavoro a tutto un cast e un gruppo di lavoro e meriterebbe di essere almeno assaggiata per capire se corrisponde ai nostri gusti personali o meno.

    Appunto, gusti personali. Questo vuol dire che quanto è gradito a qualcuno non lo è per altri ma non dovrebbe rappresentare un dramma né tanto meno motivo di conflitto verbale o meno. Quindi confronto aperto e rispettoso sì, ma conflitto fondamentalistico mai.

    Stiamo parlando di serie e film di fantascienza, ovvero quel genere di intrattenimento che i più anziani di noi hanno iniziato a frequentare fin da quando veniva additato come qualcosa di astruso talvolta confuso con ufologia e archeologia misteriosa, quando i Nerd e i Geek nemmeno si sapeva chi fossero e di sicuro non godevano dell’attuale status di simpatici protagonisti di comedy quasi circonfusi di un alone epico.

    Vedere una serie, vedere o rivedere un film, può anche portare a cambiare il giudizio in corso d’opera, e magari a metterla in quel cassetto che possiamo chiamare: Si… ma… dove vengono ripescati talvolta prodotti non piaciuti al primo assaggio o sistemati altri che parevano molto meglio, eppure.

    In questo 2022 il mio cassetto ha ricevuto qualche nuovo arrivo: ad esempio Justice League Snyder’s Cut che, rivisto un capitolo alla volta su Netflix, alla fine mi è sembrato più accettabile rispetto alla versione di Whedon; The Book of Boba Feet, che nonostante le premesse di un Narcos Star Wars Style ha purtroppo perso di coesione mano a mano che procedeva; Star Trek: Picard seconda stagione, con un telefonatissimo colpo di scena sulla sorte della madre intuibile dal primo episodio, e perfino tutta la produzione cinematografica Marvel Fase 4 che, tranne l’idea del multiverso, la sta prendendo molto lunga nel mostrare quale sia la nuova grande minaccia come fu per Thanos.

    Confrontandomi con altri appassionati, però, mi sono reso conto che la loro fruizione di questi prodotti è stata del tutto diversa, che i punti di debolezza che avevano per me invece per loro nemmeno esistevano, ma anzi rappresentavano anche ottimi plot twist della storia.

    Infinite Diversità in Infinite Combinazioni, è così che ho sempre pensato a quello che una volta si chiamava Fandom, e iniziai a pensarlo tanti anni fa alla convention di Fanano dove due esponenti della fantascienza italiana, seduti attorno ad un tavolo a bere birra, cazzeggiando e ridendo si resero conto di essersi picchiati durante una manifestazione studentesca sfociata in uno scontro tra estrema sinistra ed estrema destra, schieramenti dove i due militavano su fronti opposti, e conclusero brindando alla bellezza delle copertine di Karel Thole presente al tavolo.

    Una società dove a tutti piacciono le stesse cose sarebbe noiosissima, ecco perché il dibattito è vitale in ogni ambito. Un dibattito è tale quando parte non dai pregiudizi ma dalla critica motivata ad un’opera e prosegue nei limiti del rispetto reciproco. Abbiamo sempre a disposizione la possibilità di non guardare serie o film che non ci piacciono (anche senza assaggio per qualsivoglia idiosincrasia personale), ma in quel caso non possiamo arrogarci il diritto di parlarne.

    Alla fine tutto ciò è solo un passatempo (come detto nella citazione) e dovrebbe servire a renderci meno rabbiosi e stressati. E ne abbiamo parecchio bisogno di questi tempi.

    19 giugno 2022 https://www.fantascienza.com/27977/fandom-si-al-confronto-no-al-fondamentalismo

    Anteprime dal Futuro

    Power Challenges, l’ultimo romanzo di Ben Bova

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

    Il pluripremiato scrittore americano Ben Bova ci ha prematuramente lasciati nel novembre del 2020 a causa del covid, ma la sua eredità letteraria resta, come l’ultima serie di romanzi a cui si stava lavorando, ovvero la serie di Jake Ross. La saga comprende i romanzi Power Play (2012), Power Surge (2015), Power Failure (2018) e Power Challenges (2021), che ora esce in edizione tascabile sul mercato anglosassone.

    Chi è Jake Ross?

    Il dottor Jake Ross è un astronomo universitario che non vuole altro che tenere alcune lezioni ogni semestre e continuare la sua ricerca

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