Fendente al cuore

Di Eva B.

Romance - romanzo breve (60 pagine) - Atena è una donna considerata molto bella. Un giorno nella palestra che frequenta arriva un personal trainer magro, e tra i due è odio a prima vista. Eppure dove si palesa così forte l'odio spesso si cela una passione travolgente.

In un mondo in cui la norma è avere un corpo formoso, Atena è una donna indipendente e orgogliosa, dalle curve morbide e sinuose. Fa la copywriter, studia i tarocchi e frequenta una palestra con la migliore amica, con cui ha avuto dei trascorsi sensuali. Mattia è un personal trainer magro in un mondo di persone muscolose e toniche, bullizzato fin da piccolo per il suo aspetto fisico. Tra i due è incomprensione al primo sguardo, almeno fino a che non si intromette una feroce attrazione reciproca.

Eva B. ha pubblicato racconti per Morellini Editore, Pendragon, Loggione Editore e un romanzo giallo scritto a quattro mani per Damster Edizioni. Ha fatto editing di antologie (Pendragon, Playboy) e romanzi. Autrice di puntate per le Muse Inquietanti su SkyArte (Pier Paolo Pasolini, Agatha Christie, Edgar Allan Poe, Griffo), ha fatto consulenze narrative, copywriting e scritto testi teatrali.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 25 ott 2022
• ISBN: 9788825422061

Anteprima del libro

Senza sfumature

A cura di Linda Lercari

Delos Digital

Eva B.

Fendente al cuore

ROMANZO BREVE

ISBN 9788825422061

© 2022 Eva B.

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Linda Lercari

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Indice

Copertina

Il libro

L'autrice

Fendente al cuore

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

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Il libro

Atena è una donna considerata molto bella. Un giorno nella palestra che frequenta arriva un personal trainer magro, e tra i due è odio a prima vista. Eppure dove si palesa così forte l'odio spesso si cela una passione travolgente.

In un mondo in cui la norma è avere un corpo formoso, Atena è una donna indipendente e orgogliosa, dalle curve morbide e sinuose. Fa la copywriter, studia i tarocchi e frequenta una palestra con la migliore amica, con cui ha avuto dei trascorsi sensuali. Mattia è un personal trainer magro in un mondo di persone muscolose e toniche, bullizzato fin da piccolo per il suo aspetto fisico. Tra i due è incomprensione al primo sguardo, almeno fino a che non si intromette una feroce attrazione reciproca.

L'autrice

Eva B. ha pubblicato racconti per Morellini Editore, Pendragon, Loggione Editore e un romanzo giallo scritto a quattro mani per Damster Edizioni. Ha fatto editing di antologie (Pendragon, Playboy) e romanzi. Autrice di puntate per le Muse Inquietanti su SkyArte (Pier Paolo Pasolini, Agatha Christie, Edgar Allan Poe, Griffo), ha fatto consulenze narrative, copywriting e scritto testi teatrali.

1

Atena va in palestra perché si ricorda di tanto in tanto che vorrebbe una muscolatura più definita su braccia e schiena, ma ogni volta è una tortura.

– Io non capisco, giuro non capisco – le dice Marika che le arranca alle spalle – non è che qualcuno ti ha costretto, quindi perché accidenti vuoi andare se poi in realtà non ci vuoi andare, non ha senso.

Atena non le risponde.

– E poi non hai paura di perdere peso?

Si ferma di botto, occhi al cielo.

– Oddio basta con ’sta storia, mi sembri mia madre. Adesso non si può andare in palestra sennò si dimagrisce e guai! Oddio la parolaccia. Tu non devi mica venire con me comunque, sai?

Cerca di focalizzarsi sul fatto che fra un’ora e mezza sentirà i muscoli farle male e quello, quello! è esattamente ciò che le piace, perciò denti stretti e andare.

Quando entrano cerca di salutare con tutta la grazia possibile la ragazza della reception. Passa il tornello con Marika al seguito, con la coda dell’occhio vede una figura nuova, un personal trainer. Ha un momento, se ne vergognerà in seguito, in cui lo guarda sbalordita e pensa: "Come fa a fare il personal trainer così magro?"

Momento che viene immediatamente notato dall’amica:

– Guarda un po’, tanta body positivity e poi ti metti a fissare.

– Sta’ zitta! – le dice dandole uno spintone di malagrazia, almeno non ha urlato come suo solito.

Nella testa si sta già bastonando: "Non si dice ‘magro’, non si dice! Ma come ti viene in mente, e poi guardarlo così, santo cielo Atena!"

Inizia a riscaldarsi sulla cyclette, Marika accanto:

– Quando mi rifai le carte?

Atena ride:

– Te le ho fatte martedì, cosa vuoi che cambi in tre giorni.

– E che ne sai? E poi devi ancora farmi quelle con il metodo nuovo.

– Perché devo ancora studiarlo, abbi pazienza. Piuttosto quando andiamo a quel Festival dei Tarocchi, sabato o domenica?

– Ti ci porto tutto il giorno se prometti di prendere un tavolo e cominciare a farle anche tu.

Atena si scurisce un attimo, non abbastanza perché Marika lo noti, ma in un lampo le passa in memoria la litigata fresca con i genitori.

Non è ora che la smetti con queste fantasie? Sei grande ormai!, questa era stata l’apertura della madre. Hai un lavoro al computer, non devi nemmeno andare in ufficio tutti i giorni, devi anche andare a inventarti altre fesserie?, questo invece era stato il padre. Gli aveva detto un milione di volte ormai che faceva la copywriter. Aveva anche rinunciato al termine esatto, gli aveva detto che scriveva contenuti per un'agenzia di comunicazione. Quando anche il termine contenuti era sembrato troppo complicato gli aveva detto che scriveva pubblicità, e non era propriamente vero, allora che scriveva lettere (non sapeva come altro tradurre newsletter). Ma niente. Per lui lavorava al computer, perciò aveva smesso di spiegare.

– Daresti l’opportunità a tutte le persone di Bentivoglio di aver a che fare con una vera divinatrice, tanto per cambiare – insiste Marika.

Atena fa per ribattere quando l’amica la zittisce con un gesto.

– Ed eccoci qua, anche l'ultimo arrivato non resiste al richiamo – dice bisbigliando.

Atena non fa in tempo ad alzare lo sguardo che il nuovo trainer, "secco come uno spillo" le viene in mente e di nuovo si maledice, è sulla loro traiettoria, non sembra puntare direttamente a lei, ma nel dubbio Atena si mette le cuffie ben dentro le orecchie e chiude gli occhi per aumentare l’effetto drammatico, non ha intenzione di ricevere attenzioni anche in palestra, si vede che nessuno lo ha avvertito. Eppure ha fatto presente a più persone possibili, con le buone e con le cattive, che non avrebbe più tollerato nessuno fischiarle dietro, nessun approccio per la strada, nessuno sguardo di troppo senza consenso in nessuna circostanza, e la voce si era sparsa in fretta.

Perciò quando il trainer viene loro incontro, chiude gli occhi per ignorarlo, prima lo guarda un attimo, però, mentre lo vede arrivare, il tempo necessario per osservarne l’altezza, l’eleganza dei movimenti.

"Come fa a sembrare così fluido, così sinuoso, nonostante sia così magro", pensa e ricorda a se stessa che deve fare parecchia strada per smetterla di ragionare in questi termini. Fa passare gli occhi dalle scarpe da ginnastica gialle, alle caviglie sottili, le ginocchia ossute, i pantaloncini neri, le cosce coperte da una lieve peluria scura, i muscoli che si flettono a ogni passo, in modo così evidente che sembra di vedere un manichino senza carne addosso. Sopra ha una maglietta larga abbastanza da non riuscire a distinguere pettorali e addominali, non come il resto del personale che indossa soltanto abbigliamento così stretto da aderire a ogni piega di braccia, pancia e petto. Dalla manica nera sbuca un pezzo di tatuaggio, un insieme di forme che non riesce a distinguere. Quando arriva al viso, il mento in avanti appuntito, velo di barba nera,