I cinque punti cardinali

Di Ana Danca

Cosa ne sarebbe dell’uomo senza i giusti riferimenti da seguire per orientare le proprie scelte e la propria vita al meglio?

Com’è possibile pensare a un futuro prosperoso per l’umanità, se travolti dalla tempesta del cambiamento e irretiti dal suadente canto delle sirene, rappresentate dalla facile e comoda superficialità del vivere, perdessimo la capacità di leggere la posizione delle stelle e dei pianeti che guidano la conoscenza e la morale della nostra civiltà?

Certezze, questi astri, che Ana Danca ha rintracciato in cinque punti cardinali: scrittura, lettura, vita, morte e libertà.

Cinque capisaldi che la sua esistenza le ha indicato come le vie maestre da seguire per raggiungere quella porzione di serenità e felicità cui l’uomo tende, ma che spesso cerca attraverso modalità errate.

Questo piccolo libricino rappresenta un percorso individuale, un condensato di vita, che l’autrice vuole condividere con tutti quei lettori desiderosi di riconoscere all’uomo la sua natura eccezionale.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gilgamesh Edizioni
• Data di uscita: 14 nov 2022
• ISBN: 9791222020297

Anteprima del libro

Ana Danca

I cinque punti cardinali

© 2022 – Gilgamesh Edizioni

Via Giosuè Carducci, 37 – 46041 Asola (MN)

[e-mail] – www.gilgameshedizioni.com

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In copertina: progetto grafico di Dario Bellini

© Tutti i diritti riservati

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Indice dei contenuti

Prefazione

Introduzione

1. Scrittura

2. Lettura

3. Vita

4. Morte

5. Libertà

EPILOGO

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ANUNNAKI

Narrativa

202

… ai miei nipoti!

Prefazione

Scrivere una prefazione per questo saggio filosofico è un onore immenso, ma anche una grande responsabilità: stimo tantissimo Ana Danca, donna di coraggio e altruismo, la cui scrittura va rispettata nei minimi dettagli, senza tanti giri di parole. Perciò, prima di proseguire, vorrei raccontare una breve storia che apparentemente non c’entra con I cinque punti cardinali, poi capirete (spero) perché, invece, è così importante.

Mia nonna narrò che quando era bambina fu testimone di qualcosa di terrificante: era in atto un forte temporale con tuoni e lampi e vide correre il contadino verso il capanno attraverso il campo per cercare riparo, quando fu colpito da un fulmine. Dell’uomo rimase poco più di un mucchio di ceneri, e mia nonna, una bambina di soli otto anni, si portò per tutta la vita la cicatrice di quella terribile visone. In quel momento comprese come la vita si potesse estinguere in pochi attimi, di come era preziosa, ma anche vulnerabile.

Ecco, quello che succede quando si legge il libro di Ana è proprio questo: una maggior riflessione di come prendere la vita che ci si presenta davanti, nel bene e nel male. La scrittura di Ana Danca è un supporto notevole che andrebbe preso con consapevolezza e filosofia, in cui ogni parola ha il suo peso e il suo valore.

In questo saggio l’autrice ci prende per mano, mostrandoci la sua sensibilità, condividendo il suo amore inestimabile per la lingua italiana, trasmettendo emozioni in un linguaggio soltanto: quello del cuore, vero e unico.

Un’opera in cui non solo incontreremo famosi autori, aforismi e detti, ma dove sarà proprio Ana la protagonista con la sua passione per la scrittura e per la letteratura, in una breve autobiografia che diventerà anche nostra perché intima e riconoscibile tra amici lettori. Un viaggio dalla A alla Z in cui nulla si lascia al caso, una meraviglia dell’arte narrativa, tale da potersi leggere comodamente in una domenica, facendoci magari intraprendere, a lettura finita, un percorso, un cammino che ci porta a combattere la solitudine delle cicatrici nel migliore dei modi, imparando ad apprezzarle e farne tesoro.

Maggie van der Toorn

Introduzione

In tutto il mondo l’8 settembre è il giorno dedicato alla sensibilizzazione di individui, comunità e società nei confronti della scolarizzazione. Nel mondo 773 milioni di giovani e adulti non hanno un’alfabetizzazione di base. Questo è solo uno dei dati che mette in luce quanto sia lontana una scolarizzazione equa a ogni latitudine. Quindi questi milioni di adulti non sanno leggere