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La casa ricamata
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E-book105 pagine1 ora

La casa ricamata

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Info su questo ebook

I racconti della memoria di Pina Magro sono graziosi quadretti, immagini di pregevole fattura che trascinano il lettore in un mondo bucolico che sa quasi di mitico. Un mondo lontano fatto di semplicità e di piccole cose: usanze e tradizioni, scorrazzate per i campi, balli e feste nell’aia, intensi profumi della natura e magiche lucciole che si librano nell’oscurità. Toccanti flashback della memoria ci restituiscono un’autrice che ritorna bambina e sgrana gli occhi stupiti davanti all’incanto che si materializza intorno a lei.

LinguaItaliano
EditorePina Magro
Data di uscita31 mar 2015
ISBN9781311585691
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    La casa ricamata - Pina Magro

    La casa ricamata

    racconti

    Pina Magro

    Smashwords Edition

    Copyright Pina Magro, 2015

    Tutti i diritti riservati

    I edizione digitale: marzo 2015

    ISBN: 9781311585691

    Illustrazioni di Corrado e Giampaolo Cataudella

    Impaginazione: Giuseppe Meligrana

    info@meligranaeditore.com

    Indice

    Frontespizio

    Colophon

    Licenza d’uso

    Pina Magro

    Copertina

    Presentazione

    Prefazione

    Dedica

    L’ultima bambola di pezza

    Un’insolita corrida

    L’uomo sul carro

    La casa ricamata

    La sconosciuta dell’ombrellone accanto

    Aquiloni in attesa

    Esodo

    Note

    Licenza d’uso

    Questo ebook è concesso in uso per l’intrattenimento personale e non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone.

    Se si desidera condividere questo ebook con un’altra persona, acquista una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo ebook e non lo avete acquistato per il vostro unico utilizzo, si prega di acquistare la propria copia.

    Grazie per il rispetto al duro lavoro di quest’autore.

    Pina Magro

    Pina Magro è nata a Noto, cittadina barocca nella provincia di Siracusa. Vive a Rosolini, comune limitrofo, dove ha svolto l’attività di insegnante di scuola elementare.

    Il desiderio di scrivere è sorto in lei quasi d’improvviso: un impulso a rievocare e raccontare, principalmente a se stessa, ricordi confinati, per proteggerli dall’oblio.

    Emozioni ed immagini, riemerse dal passato in seguito ad una vicenda dolorosa, hanno dato vita al suo primo racconto, seguito da altri sei, tutti riuniti nella presente raccolta.

    Contattala:

    pinamagro@gmail.com

    Presentazione

    Quando un componente di Cultura e Dintorni decide di dare alle stampe una sua opera, so che lo fa non tanto per un effimero inseguimento di notorietà, quanto perché ha qualcosa da dire ed è convinto della bontà della propria creatura.

    Pina Magro, come tanti che amano la scrittura, era fortemente restia a far trapelare questa sua vena creativa, rivelatasi in età matura. Il suo interesse per la lettura e l’ascolto e le sue domande pertinenti, in seno ai laboratori letterari, ci hanno rivelato quello che lei tentava di nascondere. Così per noi è stato facile convincerla ad aprirsi, sino a farla sciogliere del tutto e a condividere con orecchie amiche e attente alcuni frammenti dei suoi scritti.

    Ascoltandola e leggendola, non ho esitato a incoraggiarla a proseguire in questo cammino e ad uscire allo scoperto senza paventare il giudizio altrui.

    Devo confessare che, da subito, sono rimasto piacevolmente colpito dall’asciuttezza della sua scrittura, dal registro piano e chiaro, che l’affetto della rievocazione rendeva vellutato e ricco di emozioni palpabili, che uscivano con semplicità e senza sforzo alcuno dalla sua penna per trovare cittadinanza nei suoi fogli.

    In mezzo a tanta pubblicazione che ci insegue e ci alletta con mirabolanti storie o con intrichi artificiosi e di facile maniera, la scrittura di Pina Magro si presenta come una plaga serena e quotidiana che ti avvolge con la carezza dei ricordi, conducendoti per mano nei meandri della memoria e del cuore.

    Capite, allora, il perché della mia soddisfazione per questa pubblicazione e, dopo aver letto i racconti della Casa ricamata, ringrazierete con me l’autrice per il coraggio che ella ha saputo trovare nel volerci donare la sua opera. Apprezzerete, voi lettori, destinatari di questa silloge di racconti, la levità della memoria che rende vive e trasforma in filigrana un’infanzia e un’adolescenza normali nel loro svolgimento e così quotidiane da farci sentire in famiglia, toccati dall’affetto di sorelle amorevoli e protettive e da un mondo fatto di valori autentici e sentimenti genuini. Dalla lettura verrà fuori una sorta di patrimonio antropologico con i ritratti vivi dei componenti della sua famiglia e sullo sfondo il mondo contadino, perduto di recente eppure così lontano dall’era digitale, col suo lavoro e la sua saggezza. E come per magia avvertirete levarsi nell’aria che si respira il fascino segreto dei giochi d’una volta e i profumi dei paesaggi rievocati.

    Il libro ci restituisce l’autrice che ritorna bambina e sgrana ancora gli occhi ingenui davanti all’incanto che si materializza attorno a lei, ma anche la donna matura con le emozioni e i dolori vissuti nel recente passato.

    Corrado Calvo

    Prefazione

    Sono racconti di memoria i testi narrativi, sette per l’esattezza, di cui si compone questo volume, prima fatica letteraria di Pina Magro. Voglio così definirli, perché sorgente della narrazione è sempre la memoria, che consente all’autrice di recuperare aspetti significativi del proprio vissuto.

    In effetti, un vivo bisogno di abbandonarsi ai dolci ricordi, soprattutto a quelli che si riferiscono agli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, il desiderio di raccontare e il piacere che ne consegue costituiscono le vere motivazioni dell’approdo della Nostra alla sperimentazione della scrittura letteraria: dono che la vita le ha sorprendentemente riservato e che si aggiunge ora a quello, certamente non inatteso, della saggezza maturata nel corso di tanti anni.

    Ma ricordare il passato per narrarlo e narrare sollecitando il flusso dei ricordi sono attività che, se possono essere fonte di piacere, nei racconti di questo libro sembrano sottendere anche una nascosta volontà della scrittrice di fare chiarezza nel proprio vissuto: capire quali siano stati i momenti, le circostanze, le occasioni, le coincidenze che hanno maggiormente inciso nella sua vita; rendersi conto di quali persone le siano state particolarmente vicine, aiutandola a crescere e a maturare e permettendole di essere quella che è oggi, essendo soddisfatta del presente.

    Rivisti attraverso la memoria, fatti e vicende del vissuto di Pina Magro sembrano avere la levità del sogno; eppure come tutto, in questo libro, è vero! È vero persino quell’ampio racconto, intitolato Esodo, che si riferisce alle vicissitudini della sua famiglia al tempo dello sbarco delle truppe alleate in Sicilia nel luglio del 1943, quando lei non era ancora nata, e tuttavia poi apprese dalla viva voce della sorella maggiore. È così vero, quel racconto, da costituire un autentico documento di «microstoria», di quella piccola storia (che è pur sempre storia) che si pone come registrazione delle vicende della gente comune sullo sfondo della grande storia, quella determinata dalle decisioni e dalla volontà dei governanti.

    E veri sono, a maggior ragione, gli altri sei racconti nei quali l’autrice narra vicende da lei vissute personalmente insieme con la propria famiglia – i genitori, le sorelle, il fratello – e con i parenti più intimi, gli amici più stretti e le compagne di scuola: personaggi, tutti questi, che sono gli attori di una sorta di piccolo mondo antico, che è essenzialmente contadino per l’appartenenza della scrittrice ad una onesta e laboriosa famiglia la quale viveva del lavoro dei campi, che tuttavia doveva essere, sia pure a costo di sacrifici, fonte di benessere, come è vero che i genitori poterono assicurare gli studi ai sette figli, per realizzare il loro ambizioso progetto di vita: condurli tutti sempre più su … nell’altalena della vita (L’uomo sul carro).

    In effetti, tra i diversi personaggi che popolano i racconti di questo libro, le figure dei due genitori emergono, con

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