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Un caso per tre
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E-book95 pagine1 ora

Un caso per tre

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Info su questo ebook

La tranquillità di una vacanza a Roccapietrosa, piccolo paese arroccato sull’Appennino abruzzese, viene interrotta da alcuni eventi delittuosi apparentemente non collegati fra loro. Nell’hotel ‘All’orso bruno’ la receptionist viene ritrovata morta nel vano delle scale di servizio. Debora Nardi, ospite della struttura, rinviene il cadavere della ragazza e, da subito, nutre qualche dubbio che si tratti di un incidente. Troverà un alleato in Walter Bruno, anch’egli in vacanza nello stesso hotel e curioso quanto lei. Contemporaneamente si viene a sapere della scomparsa di un bambino del paese. Walter e Debora svolgeranno insieme un’indagine parallela a quella ufficiale dei carabinieri, con l’aiuto risolutivo del cane di Walter, meticcio con le qualità di un vero segugio.

English version
The tranquility of a holiday in Roccapietrosa, a small town perched on the Abruzzo Apennines, is interrupted by some apparently unrelated criminal events. In the hotel 'All'orso bruno' the receptionist is found dead in the service stairwell. Debora Nardi, a guest of the structure, finds the girl's body and immediately has some doubts that it was an accident. She will find an ally in Walter Bruno, who is also on holiday in the same hotel and as curious as her. At the same time she learns of the disappearance of a child from the village. Walter and Debora will carry out a parallel investigation to the official one of the carabinieri, with the decisive help of Walter's dog, a mestizo with the qualities of a real bloodhound.

LinguaItaliano
Data di uscita27 gen 2023
ISBN9798215084496
Un caso per tre
Autore

Elena Andreotti

Sociologa con perfezionamento inbioetica.Ha lavorato per circa venti anni nella P.A.dove si è occupata a lungo di informatica,partecipando a progetti riguardanti il sistemainformativo aziendale e curando laformazione dei colleghi.Attiva nel volontariato, attualmente curala formazione dei volontari.Ha collaborato per una decina d’anni conun periodico locale, occupandosi dellarubrica di bioetica.Appassionata di pittura, fotografia emacrofotografia che praticadilettantisticamente, ma con buoni risultati.Lettrice onnivora, predilige la letteratura'gialla' e fantascientifica.

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    Anteprima del libro

    Un caso per tre - Elena Andreotti

    Capitolo 1

    Walter, Sofia e Puzzone erano partiti pieni di entusiasmo da Treviso con la macchina nuova per raggiungere Roccapietrosa, un paesino tra Rivisondoli e Roccaraso. Una meta insolita, lontana seicento chilometri, quando vicine c'erano le Dolomiti.

    «Dobbiamo festeggiare i nostri dieci anni» aveva detto ai primi di giugno a Sofia. «Niente mete esotiche ma un paesino dell'Abruzzo».

    Sofia aveva sgranato gli occhi tra la sorpresa e la paura del terremoto. Aveva aperto la bocca per richiuderla senza dire nulla. Si era seduta appoggiandosi al tavolo della cucina con lo sguardo smarrito.

    «Rocca… Cosa?» Aveva mormorato quasi incredula per un nome del tutto sconosciuto.

    «Roccapietrosa» aveva precisato Walter ridendo mentre osservava il senso di smarrimento dipinto sul suo viso. «Vedrai. Una vera sorpresa».

    Sofia deglutì più volte. La sorpresa l'aveva colta a tradimento in modo inatteso. Si sarebbe aspettato tutto ma non un paesino, un puntino invisibile sulle carte geografiche più dettagliate come aveva constatato successivamente.

    Poi era arrivata la seconda rivelazione non meno scioccante della prima.

    «Domani vado a ritirare la nostra Audi Q2».

    Sofia aveva gonfiato le guance pronta a esplodere, perché, se la notizia le faceva piacere, avrebbe voluto discuterne con Walter per valutare i pro e i contro di un acquisto importante come questo. La vecchia Punto era da rottamare. Troppi acciacchi per essere riparata. Tuttavia, l'impegno economico di una nuova vettura non era da sottovalutare. Aveva pensato che fosse l'auto sognata, quando si fermava davanti all'autosalone Quattromiglia ma era costosa e non potevano permettersela.

    «Sarai impazzito» aveva strepitato Sofia diventando paonazza. «Potevi anche chiedere il mio parere».

    Walter l'aveva baciata per chiuderle la bocca.

    «Un'occasione. Una km zero con lo sconto».

    Informatasi sul prezzo, l'ira era svanita abbracciandolo. Questa è una bella sorpresa aveva riflettuto. Rimaneva il nodo di Puzzone e Mirta che non era pensabile portare in vacanza.

    «Per Puzzone e Mirta come facciamo?»

    Walter aveva sorriso. Aveva pensato a tutto.

    «Ho parlato con Piero. Mi ha detto che ospita Mirta per la durata delle vacanze. Lui l'adora e lei lo ricambia con uguale affetto. Quindi nessun problema».

    Sofia si era grattata in testa, mentre Puzzone si strofinava sulle sue gambe.

    «Ma Puzzone?»

    «Tutto sistemato. All'Orso Bruno, dove passeremo due settimane da favola, accetta gli animali. Quindi viene con noi» aveva precisato Walter con gli occhi che brillavano per la contentezza.

    Così il nove luglio, un lunedì, alle otto del mattino, caricarono valigie e Puzzone sull'Audi, partendo per l'Abruzzo, una regione che andavano a scoprire.

    Percorsa la Romea e presa l'autostrada A14 a Cesena si diressero verso sud. Fatta una tappa intermedia per un panino e il soddisfacimento dei bisogni corporali, arrivarono a metà pomeriggio a Roccapietrosa. Il paese era minuscolo arroccato intorno all'unico hotel, All'Orso Bruno, con tante seconde case.

    L'albergo apparve un complesso che non stonava nel paesaggio. Era alto due piani che non si notavano perché erano nascosti tra i pini, La piscina circondata da un prato all'inglese, il campo da tennis in terra rossa e un piccolo maneggio completavano le attrezzature. Quello che si avvertiva erano i grandi spazi verdi curati in ogni dettaglio.

    Walter si chiese come un simile hotel fosse stato costruito in uno sputo di paese che nessuno conosceva. Roccaraso, Rivisondoli sono nomi noti pensò mentre scendeva dall'auto, ma Roccapietrosa è sconosciuto. Parcheggiata la macchina davanti all'ingresso, si guardò attorno. C'era solo la sua e si domandò dove fossero finite quelle degli altri ospiti, perché aveva sbirciato su Booking la situazione. Tutto esaurito. Quindi da qualche parte dovevano averle sistemate.

    Presa per mano Sofia e agganciato il guinzaglio alla pettorina di Puzzone, fecero il loro ingresso nell'hotel, che apparve ospitale. Sulla sinistra comode poltrone erano in parte occupate da altri ospiti che si volsero a osservare i nuovi arrivati. Alla destra attraverso un'ampia porta si intravvedeva la sala da pranzo pronta per la sera. Dinnanzi a loro scale e ascensori con a fianco la reception, un bancone in mogano chiaro dove ad accoglierli c'era una ragazza bionda dal sorriso seducente.

    «Benvenuti, signori Bruno» salutò con tono cordiale come se avessero stampato sulla fronte il loro nome. «La vostra stanza è la 111. Una doppia con un piccolo locale per ospitare il vostro cane».

    «Per l'auto?» chiese Walter, mentre porgeva i documenti d'identità alla ragazza.

    «Se mi lascia la chiave, provvediamo a sistemarla nel parcheggio multipiano interrato».

    Puzzone osservò il nuovo ambiente, dove avrebbe trascorso due settimane, mentre col naso inspirava tutti gli odori completamente sconosciuti. Gli sembrò che ogni cosa fosse di suo gradimento. Immaginò quindici giorni di corse sfrenate per i prati circostanti. Il capobranco e la sua compagna sapevano il fatto loro nella scelta del posto. Diede una scrollata vigorosa, sbadigliando annoiato. Il viaggio era stato lungo e avrebbe gradito fare un pisolino prima della cena serale.

    Saliti al primo piano la loro stanza in angolo. La vista era piacevole. Da una finestra si vedeva Roccaraso, dall'altra le montagne. Alla destra dell'ingresso adiacente al bagno c'era uno stanzino con una branda per cani. Tra le due finestre stava la poltrona con un tavolino basso. Sospeso al soffitto pendeva la televisione che col telecomando era possibile orientare verso il letto o la poltrona.

    Puzzone entrando annusò tutto, esplorando la stanza. Sofia si distese sul letto, mentre Walter li osservava compiaciuto.

    Capitolo 2

    «Elisa! Stai preparando la tua valigia?» Debora sollecitò per l'ennesima volta sua figlia, mentre rifletteva che, alla vigilia delle vacanze estive, si ritrovava in modo sistematico priva di pazienza e di energie.

    Da parte sua cercava di prevedere tutto, ma questo la portava ad affrontare le ferie completamente sfinita. La figlia, come molti giovani, si riduceva agli ultimi giorni, se non l'ultimo, a preparare il necessario per la vacanza. Solo quando doveva mettere il tutto

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