West Star

Di Massimiliano Vertuani

Verona. Un gruppo di liceali in vena di far festa, a conclusione degli esami di maturità, non è nulla di inusuale. Anzi. Ma quando quel gruppo sparisce nel nulla, le cose si complicano.
Nicolò, studente universitario, viene buttato giù dal letto da Samuele, l’amico di sempre, che gli comunica che la sorella non ha fatto ritorno a casa dopo aver partecipato, la sera precedente, al party di fine anno. I due, dopo aver scoperto che i neodiplomati avevano deciso di divertirsi violando una vecchia base abbandonata - nome in codice West Star - scavata in una collina nelle vicinanze del lago di Garda, non hanno altra soluzione che introdursi nei meandri bui e silenziosi dell’installazione militare, dove scopriranno quale è stato il destino dei ragazzi scomparsi. Un destino sul quale nessuno avrebbe dovuto far luce...

• Lingua: Italiano
• Editore: Massimiliano Vertuani
• Data di uscita: 23 nov 2015
• ISBN: 9788892521209

Anteprima del libro

racconto

Introduzione

Verona

Una città, fiorita ai tempi di Giulio Cesare, che col passare dei secoli è divenuta crocevia obbligato per genti provenienti da tutta Europa, sia per i commerci, in virtù della sua posizione logistica, che, in tempi più recenti, per il turismo.

Il capoluogo scaligero è ricco di tradizioni, monumenti e leggende. Non è solo il luogo dell’amore tragico di Giulietta e Romeo: tra le tante storie che si raccontano, si vocifera persino che il suo anfiteatro, l’Arena, sia stato eretto dal diavolo.

In una località così misteriosa e affascinante, che ha ospitato in passato la sede del comando delle forze militari alleate, non potevano che fiorire racconti nei quali l’immaginazione e la realtà si fondono in modo così riuscito da lasciare il lettore incerto su cosa sia plausibile e cosa no, su quanto corrisponda a realtà e quanto a finzione.

Capitolo 1

Where's the party?

14 luglio, Verona

Il suono lontano della sveglia cercava di strapparlo al sonno contro la sua volontà. Una parte di sé, quella più vigile, registrò che lo smartphone, quel giorno, aveva deciso di dichiaragli guerra. Non gli sembrava possibile che stesse per iniziare un'altra intensa giornata di studio. Quel terzo anno di università lo stava uccidendo...

Con uno sforzo sovrumano allungò le dita per spegnere la suoneria, che però non ne volle sapere di assecondare i suoi ordini. Aprì gli occhi; la vista appannata non lo aiutò a capire la causa della ribellione del telefono. Cinque secondi dopo, il mistero trovò la sua soluzione: lo squillo non era quello della sveglia, ma il ripetitivo trillo che annunciava una chiamata in arrivo.

Pronto biascicò. La voce profonda e impastata sembrava non essere neanche la sua.

Nico, Anna è scomparsa!

Il giovane ci mise un lungo attimo a comprendere il senso della frase pronunciata dall'amico all'altro capo del telefono. Nel momento in cui lo afferrò, però, scoprì di essere del tutto vigile.

Cosa vuol dire scomparsa? obiettò.

Samuele era agitatissimo. Farfugliava a una velocità sorprendente, mangiandosi le parole.

Samu, datti una calmata, non capisco niente!

Si rese conto di aver risposto in malo modo, ma cominciava a innervosirsi perché percepiva che poteva essere accaduto qualcosa di grave.

L'altro trasse un profondo respiro e poi, con fare quasi polemico, scandì ogni termine in modo scolastico Mia sorella non è ancora tornata dalla festa di ieri sera e il suo telefono non prende. - poi riprese a parlare normalmente - Hai capito adesso?

Samu, ma sei scemo? - ora era proprio arrabbiato - Mi svegli alle sette e mi fai venire un infarto per dirmi una cazzata del genere? Quando noi siamo andati alla festa di diploma siamo rientrati alle nove di mattina ancora mezzi sbronzi!

Ma lo sai che Anna non è così! Neanche ci voleva andare a quella festa; non è mai rincasata dopo l'una. Le è successo qualcosa.

Le obiezioni dell'amico non erano prive di senso Scusa, ma... i tuoi?

Sono al mare da amici questa settimana. Non voglio allarmarli. E poi avevo promesso di prendermi cura di lei.

Perché non provi a chiamare i genitori degli altri ragazzi?

Io non conosco gli amici di Anna, figurati se so chi sono i genitori! Ti prego Nico, sei la mia unica speranza.

Gratificato dalla fiducia dell'amico, cedette E va bene. Passo a prenderti fra dieci minuti. Andiamo a vedere se c'è ancora qualcuno a 'sta maledetta festa.

Saltando a piè pari la colazione, si infilò in bagno a darsi una lavata. Guardandosi allo specchio, cercò di non soffermarsi sulle occhiaie che spiccavano sul viso affilato. Fu pronto in un attimo; non smetteva mai di apprezzare la comodità dei