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MuSel - Quaderno n. 1
MuSel - Quaderno n. 1
MuSel - Quaderno n. 1
E-book149 pagine1 ora

MuSel - Quaderno n. 1

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Info su questo ebook

Quaderni di storia del territorio del "MUSEL - Museo archeologico e della città" di Sestri Levante


Direzione scientifica: Fabrizio Benente


Comitato di redazione: Sandro Antonini, Edoardo Baraldi, Fabrizio Benente, Natalino Dazzi, Vincenzo Gueglio, Luisa Lucchesi
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2015
ISBN9788896647646
MuSel - Quaderno n. 1

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    Anteprima del libro

    MuSel - Quaderno n. 1 - AA. VV.

    Colophon

    Tutti i diritti riservati

    Copyright ©2015 Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante

    progetto grafico e impaginazione:

    OLTRE S.r.l.

    marchio editoriale Gammarò edizioni

    ISBN 9788896647646

    Collana: MuSel. Quaderni di Storia del Territorio

    Direzione scientifica: Fabrizio Benente

    Comitato di redazione:

    Sandro Antonini, Edoardo Baraldi, Fabrizio Benente, Natalino Dazzi, Vincenzo Gueglio, Luisa Lucchesi

    pubblicato in agosto 2015

    La pubblicazione di questo volume è stata cofinanziata da:

    Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia e Geografia, Università degli Studi di Genova.

    in copertina: disegno di Maaike Braat

    MuSel

    Museo Archeologico e della Città

    Palazzo Fascie, Corso Colombo, 50 – Sestri Levante

    Orari, Informazioni e Prenotazioni

    Tel: (0039) 0185 / 478530

    email: info@musel.it

    www.musel.it

    Musel. Quaderni di Storia del Territorio n. 1

    a cura di Fabrizio Benente

    Referenze iconografiche

    Archivio documentazione MuSel

    Archivio Storico Comune Sestri Levante

    Archivio Fotografico Comune Sestri Levante

    Soprintendenza Archeologica della Liguria

    Archivio Istituto Internazionale di Studi Liguri – sezione Tigullia

    Fondazione Italo Zetti

    CISEI

    Gammarò edizioni

    Fabrizio Benente, Nadia Campana, Sandro Antonini, Mario Dentone,

    Francesco Prete, Natalino Dazzi

    Il presente lavoro è stato elaborato come strumento didattico e divulgativo.

    Esso non configura fini di lucro. Si rimane a disposizione per eventuali diritti

    sulle immagini.

    Gammarò edizioni

    Viale Dante, 23 – Sestri Levante

    Tel: (0039) 392 3414237

    email: info@gammaro.eu

    http://www.gammaro.eu

    Sommario

    Quaderni di storia del territorio

    Nota editoriale di Fabrizio Benente

    Tra Età romana e Medioevo

    di Fabrizio Benente

    Un eroe dimenticato: il comandante Gerolamo Stagnaro

    di Sandro Antonini

    Storie migranti sulla via delle Americhe

    di Carlo Stiaccini

    Descalzo, Raffo, Obertello: ricordi

    di Mario Dentone

    La storia del cinema è passata anche per il Tigullio

    di Francesco Prete

    Ho trovato questo mondo sulla spiaggia, tra i sassi e sui sassi

    di Daniela Mangini

    I pescatori di Sestri Levante

    di Maaike Braat

    Nuovo Aiuto di Dio

    Recensione di Eleonora Fornelli

    Viaggiando con Giovanni Descalzo, da Sestri Levante alle Cinque Terre

    Recensione di Fabrizio Benente

    Quaderni di storia del territorio

    nota editoriale di Fabrizio Benente

    Perché iniziare la pubblicazione di una collana di Quaderni di storia del territorio?

    Il quesito non è di importanza marginale, e l’operazione editoriale promossa dal MuSel e da Gammarò deve avere motivazioni e finalità bene esplicite. Esistono, infatti, esperienze liguri che hanno costituito, e sono ancora oggi, punti di riferimento imprescindibili per la scrittura della storia locale. Tali esperienze non hanno certamente perduto la loro funzione e il loro ruolo di laboratorio metodologico. Soprattutto, non è pensabile porre la nuova collana sul medesimo piano editoriale. Gli obbiettivi sono assai diversi, e la dimensione di riferimento è molto più localistica, con un valore che può essere semplicemente strumentale e si può riassumere in due punti: mettere a disposizione uno spazio di visibilità per studi di carattere prevalentemente locale; creare un agile contenitore per l’edizione delle ricerche che si sviluppano nel quadro dell’attività del MuSel.

    Il soggetto promotore dei Quaderni è un Museo della Città, inaugurato nel 2013, dopo un lungo lavoro di progettazione che ha coinvolto studiosi, Università, Enti di ricerca e di tutela del patrimonio culturale ligure. Costruire un museo civico e, poi, farlo vivere nel territorio non può essere operazione disgiunta da un progetto inclusivo, inteso anche come servizio culturale offerto ai cittadini. Tale servizio non può coincidere con la semplice e mera apertura ordinaria delle sale espositive. Nei compiti istituzionali del museo devono essere ampiamente ricompresi la conservazione e la valorizzazione dell’identità e della memoria storica locale, anche con una peculiare opera di ricerca e divulgazione.

    Occorre precisare che i Quaderni a cui fa riferimento il titolo della collana sono stati intesi e condivisi con gli autori come semplici spazi per la registrazione di note e di proposte per ricerche future. Non si tratterà di saggi articolati e complessi, ma di interventi brevi e puntuali - ovviamente supportati da un apparato critico - che potranno generare future e più ampie ricerche, destinate a sedi di pubblicazione più prestigiose. Esiste poi, e deve essere valorizzato, un ricco archivio storico comunale, per non parlare degli archivi religiosi, pubblici e privati che il territorio conserva. Luoghi per la ricerca e per l’elaborazione del sapere che possono trovare nei Quaderni la sede ideale per l’edizione preliminare dei dati.

    Infine, la nascita di un museo locale a Sestri Levante e le numerose iniziative organizzate nei primi tre anni di attività hanno generato un vivace movimento di interessi collettivi, veramente diversificati: cinematografia, archeologia, storia locale, presenze d’arte, musica. I Quaderni del MuSel hanno il compito programmatico, forse ambizioso, di offrire un luogo di incontro e di coagulo per questi interessi e per queste culture, con lo scopo di lasciare una traccia temporanea, ma presente della vivacità della città e dei suoi protagonisti, presenti e passati.

    Occorre anche precisare perché si è optato per storia del territorio e non si è utilizzata, ad esempio, l’espressione storia locale. Oggi tutti rivendicano il diritto di scrivere storia locale e teoricamente tutti hanno piena ragione di poterlo fare, purché si convenga di fare parte di una comunità scientifica e di dover adottare gli strumenti analitici e critici adeguati. L’attività dei cultori e la produzione di storie locali è un campo vasto e di difficile gestione, in cui si alternano lotti di terreno assai ben coltivati, aree del tutto incolte e appezzamenti dove vengono messi a dimora organismi geneticamente modificati.

    Oggi tutti possono pubblicare pagine web e libri di storia locale. Le diffuse esperienze di editoria a pagamento e gli spazi di democrazia digitale non sempre adottano gli strumenti di verifica critica che costituirebbero un eccellente elemento di garanzia per il comune lettore. Non si può sempre parlare di affermazione dal basso del sapere o della tradizione storica locale. Talora si assiste alla semplice proliferazione di tradizioni storiografiche localmente radicate (penso ad esempio agli studi sulla presenza longobarda nel Tigullio), qualche volta si può parlare di produzione di forme del tutto inconsapevoli di disinformazione.

    Non è questo il tipo di contributo culturalmente utile che si è inteso proporre con l’edizione della nuova collana. Il titolo adottato specifica gli scopi dei Quaderni: note e appunti per la scrittura di una storia del territorio, che sia anche reazione ad un mainstream ancora localmente presente, nel tentativo di fornire un piccolo contributo al lavoro di progressiva costruzione e valorizzazione del nostro sapere storico locale.

    Passando brevemente ai contenuti del primo quaderno, è indubbio che i contributi offerti dagli Autori nascono dall’esperienza di collaborazione con l’attività del MuSel, che ha visto Sandro Antonini, Mario Dentone, e Daniela Mangini farsi protagonisti attivi nell’offerta di occasioni di incontro, dibattito, presentazione di mostre, libri, ricerche.

    A Edoardo Baraldi si deve l’originale spunto grafico per il logo, che rimanda in maniera immediata alla storia del cinema, qui riproposta in chiave locale dall’intervento di Francesco Prete. Natalino Dazzi ha proposto lo scritto dell’olandese Maike Braat, arricchito da una nota di Dina Aristodemo, che ha anche curato la traduzione dal testo originale.. Carlo Stiaccini ci introduce alle ricerche sulla migrazione, condotte partendo proprio dalla documentazione conservata nell'Archivio storico del Comune di Sestri Levante. Eleonora Fornelli inaugura la rubrica Recensioni proponendo una lettura del recente libro di Marta Lulleri, dedicato al leudo Nuovo Aiuto di Dio. Vincenzo Gueglio e Luisa Lucchesi hanno offerto il loro contributo di idee, collaborando al lavoro di redazione.

    Tra Età romana e Medioevo

    Appunti per una storia del territorio

    di Fabrizio Benente

    Il contributo qui presentato non ha certamente l’ambizione di ri-scrivere la storia di Sestri Levante nel Medioevo. Vi sono già stati diversi tentativi e mi sembra che pochi abbiano colto il segno in maniera soddisfacente. Il compito è indubbiamente arduo e complesso, e anche il lavoro di progettazione culturale del Museo della Città - che ha coinvolto una nutrita équipe di ricercatori - ha soltanto iniziato a inquadrare la complessità della storia di questo territorio. Il sottotitolo del contributo specifica il contenuto e gli scopi di questo breve saggio. Si tratta della semplice proposta di indirizzi di approfondimento e spunti per ricerche future, ma supportati da un apparato critico, che sia di utile riferimento per il lettore, offrendogli la possibilità di verifica diretta delle fonti.

    Il lavoro è organizzato in brevi paragrafi, dalla Segesta Tigulliorum delle fonti romane, alle vicende dell’Insula Sigestri, fino alla nascita della podesteria, agli inizi del XIII secolo. Il lettore più interessato, potrà trovare nell’opera di Françoise Robin¹, ancorché un poco datata, tutti gli spunti per proseguire la ricostruzione storica fino all’Età moderna. I dati potranno essere agevolmente supportati dalla più recente edizione del catasto descrittivo quattrocentesco di Sestri Levante². Altri hanno ben esplorato le vicende della società di ancient régime e hanno analizzato il Novecento fino al secondo conflitto mondiale e alla guerra di resistenza³. Le vicende più recenti sono un campo aperto su cui lavorano pochi bravi studiosi di storia locale, non necessariamente professionisti.

    Segesta Tigulliorum: dal dibattito erudito all’analisi delle fonti

    A partire dalla Decriptio di Jacopo Bracelli, da Leandro Alberti e dagli accurati indici del gesuita Agostino Oldoini si sono susseguiti numerosi tentativi⁴ di

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