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In difesa dell'oliva nel martini
In difesa dell'oliva nel martini
In difesa dell'oliva nel martini
E-book65 pagine32 minuti

In difesa dell'oliva nel martini

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Info su questo ebook

Questo libro non è un manuale per bartender. Se cercate la ricetta del martini perfetto qui non la troverete. "In difesa dell'oliva nel martini" è un piccolo libro che parla di olive e di martini, evidentemente, ma anche di quadri, di donne, di letteratura americana, di viaggi, di vecchie locande, di geometria solida e piana, di botanica, di chimica, di antichi mestieri e di sogni. In ogni caso, noi desideriamo dire subito da quale parte ci schieriamo: siamo assolutamente e incondizionatamente a favore di coloro che considerano l'oliva il vero, unico e indispensabile elemento necessario a trasformare in martini una miscela di gin e vermut. Da leggere. È lungo solo 80 pagine. Chiunque può farcela.
LinguaItaliano
Data di uscita22 feb 2016
ISBN9788892557147
In difesa dell'oliva nel martini

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    In difesa dell'oliva nel martini - Vito G. Cassano

    Vito G. Cassano

    IN DIFESA DELL’OLIVA NEL MARTINI

    In difesa dell’oliva nel martini

    Copyright ©2003-2017 Vito G. Cassano

    All rights reserved

    hsl.edizioni@gmail.com

    Prima edizione digitale: febbraio 2016

    Seconda edizione digitale: dicembre 2017

    ebook ISBN 9788892557147

    L’editore è a disposizione di quanti avessero a vantare diritti sulle illustrazioni presenti nel volume

    In copertina: elaborazione digitale da Juan Gris, Uomo al caffè (particolare), Filadelfia, Museum of Art, Arensberg Collection

    Progetto grafico di Lucia Diana


    Distribuito da StreetLib srl - Milano

    INDICE

    Introduzione

    Scuole e correnti di pensiero

    Capitolo I

    Origini dell’oliva come guarnizione del martini

    Capitolo II

    Varietà e trattamenti di conservazione dell’oliva da martini

    Capitolo III

    Stuzzicadenti: una pratica da evitare

    Capitolo IV

    Quante olive nel martini?

    Capitolo V

    Con nocciolo o snocciolata?

    Capitolo VI

    L’oliva si mangia?

    Capitolo VII

    Sull’importanza (per le giovani donne) che il martini d’iniziazione sia con oliva

    Capitolo VIII

    Considerazioni geometriche sull’uso dell’oliva nel martini

    Capitolo IX

    Fenomenologia dell’oliva da martini

    APPENDICI

    Appendice A

    Botin: come arrivarci

    Appendice B

    Botin: dettagli filologici. Cosa, Jake Barnes e Brett Ashley mangiarono, quel giorno, upstairs at Botin’s

    Appendice C

    Uno studio sulle proprietà antiossidanti del martini

    Appendice D

    Interpretazione numerologica dei sogni aventi a oggetto l’oliva

    Note

    Riferimenti Bibliografici

    Quarta di copertina

    IN DIFESA DELL’OLIVA NEL MARTINI

    We touched the two glasses as they stood side by side on the bar. They were coldly beaded. Outside the curtained window was the summer heat of Madrid.

    «I like an olive in a Martini,» I said to the barman.

    «Right you are, sir. There you are.»

    «Thanks.»

    «I should have asked, you know.»

    Ernest Hemingway

    The Sun Also Rises

    Scribner’s Sons, New York, 1926

    INTRODUZIONE

    Scuole e correnti di pensiero

    Il problema di come guarnire il martini ha diviso generazioni di cultori. Noi desideriamo subito far chiarezza e dire da quale parte ci schieriamo: siamo assolutamente e incondizionatamente dalla parte di coloro che considerano l’oliva il vero, unico e indispensabile elemento necessario a trasformare in martini una miscela di gin e vermut.

    Ormai completamente, e fortunatamente, scomparso quel gruppuscolo di creativi maldestri che inseguiva il sogno del martini perfetto utilizzando ogni sorta di materiale solido, ancorché, lo ammettiamo, commestibile (si narra di menta, aglio, scampi, acciughe, noci e nocciole varie, carciofini, caviale rosso, uva, piccole melanzane, pomodorini, funghetti, viole candite [1]), due scuole avverse resistono ancora e fanno pericolosamente proseliti tra i palati più fragili.

    La prima e più storicamente consolidata, quella dei gibsoniani, notoriamente sostituisce all’oliva una cipollina dolce all’aceto. La seconda, dei citronisti, guarnisce il martini con una scorza di limone dopo averne schizzato l’umore oleoso sulla superficie del liquido.

    Ancora citiamo una corrente

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