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Toxic - Rifiuti tossici
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E-book63 pagine37 minuti

Toxic - Rifiuti tossici

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Info su questo ebook

L’uomo avvelena il proprio mondo come se ne avesse un altro a disposizione.
LinguaItaliano
Data di uscita19 nov 2016
ISBN9788822866530
Toxic - Rifiuti tossici

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    Toxic - Rifiuti tossici - Serena Baldoni

    Conclusione

    TOXIC

    RIFIUTI TOSSICI 

    Serena Baldoni

    TOXIC

    RIFIUTI TOSSICI

    L’uomo avvelena il proprio mondo come se ne avesse un altro a disposizione.

    Introduzione

    I rifiuti tossici sono materiali di scarto che possono causare la morte, lesioni o difetti di nascita in creature viventi.

    Il pericolo di questi materiali aumenta in base alla loro facilità di dispersione e contaminazione, costituendo a lungo termine un rischio per lo stesso ambiente causando fenomeni di inquinamento idrico o del suolo o atmosferico come piogge acide, nevi chimiche etc.

    In genere si tratta di prodotti di provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico (prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di giardinaggio), agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi), militari (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di lavaggio a secco). Possono presentarsi in forma liquida, solida o gassosa e contenere agenti chimici, metalli pesanti, radioisotopi e altre tossine. Si diffondono facilmente e possono contaminare laghi, fiumi, falde acquifere.

    Alcuni esempi di materiali di scarto industriale sono: amianto, cloro, diossina, policlorobifenili (PCB), sostanze radioattive o metalli pesanti come piombo, cadmio, arsenico, mercurio e altri.

    In Italia – Le ecomafie

    Diverse organizzazioni e gruppi ambientalisti hanno posto all'attenzione mediatica la gestione inadeguata o fraudolenta dei rifiuti tossici, rilevando le frequenti collusioni della mafia e della camorra con le grandi e piccole imprese industriali.

    Un esempio tipico è la cosiddetta Terra dei fuochi (Campania). Altro caso tristemente noto furono i fanghi tossici di Porto Marghera (Veneto) che furono riversati però a Castelvolturno.

    Le navi dei veleni invece sono navi che vengono usate illecitamente come mezzo per smaltire in mare rifiuti tossici e sostanze pericolose prodotte dall'uomo come diossine, mercurio, metalli pesanti, sostanze radioattive.

    Con questo sistema illegale da molti anni rifiuti altamente nocivi per l'ambiente e la salute umana vengono sversati nei mari di tutto il mondo, invece di essere smaltiti secondo le leggi nazionali e internazionali, garantendo la tutela dell'ambiente e della salute.

    Luoghi più inquinati del mondo

    La discarica dei rifiuti elettronici di Agbogbloshie in Ghana, detiene il primato della più grande sede di rifiuti elettronici del mondo.

    Qui arrivano cellulari e computer, frigoriferi e forni, lavatrici e lavastoviglie, da tutto il pianeta che vengono lavorati, spesso con manodopera minorile e senza alcuna protezione, per recuperare metalli preziosi.

    Da circa 1 milione di cellulari si ricavano 24 chili d’oro, 9mila chili di rame e 250 d’argento.

    Un autentico mercato nero dello spreco, alimentato da un traffico planetario, controllato spesso da clan malavitosi, che trascina in questi inferni del mondo, le discariche dei prodotti elettrici, gli oggetti che i paesi occidentali gettano nella spazzatura.

    I dati sono rivelati dall’Epa, l’Agenzia americana dell’Ambiente, che affermano che ogni giorno ci si liberi, in modo scorretto, di 140mila computer e di oltre 400mila tra telefonini e tablet.

    Molti di questi rifiuti finiscono in Ghana, oppure nelle discariche di materiale elettrico di Old Seelampur, vicino a Delhi, dove un lavorante guadagna circa 50 euro al mese per questo mestiere dannoso per la salute.

    Ma anche a Lahore, in Pakistan e Guangzhou, in Cina, migliaia di persone lavorano per 17 centesimi l’ora per recuperare i metalli

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