La Crisalide e la Croce

Di Rosalba Vangelista

"Metterò le ali nelle loro mani, così che possano volare via da tutto questo dolore. Solo la morte è la cura. Io sono la cura".

Un killer uccide e crocifigge giovani donne, inchiodando nelle loro mani alcune farfalle. Quale messaggio racchiudono i lepidotteri? Perché questo spietato assassino allestisce un vero e proprio "teatro dell'orrore"?

A seguire il caso, la detective Jess Niven, poliziotta della Omicidi con un passato tumultuoso e una particolare nonché pericolosissima dote: la capacità di pensare e comprendere la mente dell'assassino.

Un breve racconto che unisce i canoni del giallo classico al thriller psicologico moderno, mettendo il lettore di fronte alla parte più oscura dell'essere umano: il sottile e facilmente attraversabile confine tra l'essere vittima e divenire carnefice.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 28 dic 2017
• ISBN: 9788827803240

Anteprima del libro

Kafka)

Prefazione

"Lei adesso non può più farmi del male.

Lei è diventata la vittima.

Lei è sprofondata nel buio.

In un campo dove volano le farfalle,

il sangue ha bagnato e sanato la terra della mia anima.

Perché se è la bellezza a uccidere,

la morte diventa poesia."

I

Virginia, Norfolk 2017

«Anche questa è andata…»

Jess la guardava dal basso verso l’alto come si fa quando si ammira una scultura o un’icona religiosa. Solo che, in questo caso, non si trattava né di ammirazione né di devozione.

Quel corpo crocifisso, senza più vita e abbandonato alla morte, le ricordava solo il dolore e la solitudine di un’altra innocente. Non c’era nulla da ammirare né idolatrare, in quell’atrocità.

La vecchia scuola era diventata la tomba eterna dell’ennesima ragazza. Le farfalle, inchiodate nelle mani, sembravano abbellire di scempio l’orrore già ostentato.

Una mano assassina e vigliacca crocifiggeva giovani donne dopo averle pugnalate al cuore. Tutte sordomute. Tutte tra i venti e i quarantacinque anni d’età. Le rapiva, le uccideva e ne faceva ritrovare i corpi nei posti più disparati: scuole abbandonate, capannoni, chiese sconsacrate, boschi.

Dopo averle uccise le inchiodava a dei pali di legno precedentemente trasportati e montati sul posto e, in entrambe le mani, inseriva tra chiodo e carne una farfalla: una Catocala nupta. Gli esami di laboratorio avevano appurato che le farfalle facevano parte dello stesso stadio larvale di crisalidi Catocala nupta. Questo significava che l’assassino allevava o aveva a che fare in qualche modo con