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Angeli
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E-book73 pagine42 minuti

Angeli

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In questi racconti ho immaginato gli Angeli, come creature altere, che cercano di mantenere il loro distacco dagli umani, di tenere a distanza quegli istinti che ritengono bestiali, di mantenersi disinteressati. Rimanere integri è il loro obiettivo, ma in fondo sono curiosi e non riescono a capacitarsi di come gli umani convivano con le loro pazzie, con le loro passioni, con le loro imperfezioni.

Tuttavia, inevitabilmente, il puro che è in loro viene contagiato dal marcio che ci circonda, ma non è una semplice fine, una morte, ma più una vera e propria rinascita.

Gli Angeli sono tra noi per partecipare alle nostre vicende, per offrire un aiuto, perché in fondo vorrebbero essere come noi: vivi, liberi, imperfetti.
LinguaItaliano
Data di uscita25 lug 2018
ISBN9788827841372
Angeli

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    Anteprima del libro

    Angeli - Fabrizio Trainito

    Indice

    Angeli tra noi

    Dal cielo alla terra

    Ai bordi dell’arcobaleno

    Gli angeli gemelli

    Il terzo ignoto

    Per le strade del borgo antico

    Sale e Pepe

    Il primo giorno di scuola

    Il cuoco

    L’uomo dei castelli

    Il musicista

    Poesia Il musicista

    L’autore e le altre pubblicazioni

    Come ho deciso di scrivere storie…

    Angeli tra noi

    Ma cosa sono realmente queste creature? Sono davvero tra noi? Quali sono i loro compiti, le loro finalità?

    Ahimè chi si aspettava una risposta dal libro rimarrà deluso. Nessuna certezza ho di questo universo parallelo di entità eteree, ma quello che faccio in questi racconti è di immaginarmi la loro presenza e il loro possibile rapporto con gli umani, con le nostre pazzie, con le nostre passioni.

    Immagino che sia per loro impossibile mantenere il distacco, tenere a distanza gli umani istinti, rimanere integri. Inevitabilmente il puro che è in loro viene contagiato dal marcio che ci circonda, ma non è una semplice fine, una morte, bensì una rinascita.

    Sono tra noi per partecipare alle nostre vicende, per offrire un aiuto, perché in fondo vorrebbero essere come noi: vivi, liberi, imperfetti.

    Così mi piace immaginarli e così li ho descritti nei racconti. A voi il giudizio, ma spero molto più il piacere di una lettura rilassata.

    Fabrizio Trainito

    Roma, maggio 2018

    Dal cielo alla terra

    Fabrizio Trainito e gli angeli dello scrittore

    di Cinzia Baldazzi

    Il primo pensiero di Dio fu un angelo.

    La prima parola di Dio fu un uomo.

    Kahlil Gibran

    Forse anche voi, con me, sostenete l’ipotesi formulata nel Seicento da John Milton, il poeta dell’indimenticabile Paradise Lost: «Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo svegli come quando dormiamo». Fabrizio Trainito, nella raccolta dedicata a simili singolari personaggi, ne Gli angeli gemelli sembra attualizzare – mutandola - un’occasione del genere, mentre uno dei protagonisti afferma: «Un fantasma, come dicono loro, libero di circolare e di ascoltare ogni cosa, senza in alcun modo intervenire nella loro vita». È corretto: sono creature dotate di caratteri distinti, all’altezza di comunicare tra loro e scambiare opinioni, secondo la testimonianza della prima Lettera ai Corinzi; nel Vangelo di Luca sono intelligenti, in grado di comporre espressioni di lode all’Onnipotente; in Matteo, appaiono liberi di scegliere tra la bontà e la cattiveria, situazione evidente nell’hic et nunc dell’episodio in cui alcuni di essi peccarono insieme a Lucifero, disobbediente al Padre Eterno.

    Nonostante ciò, il main character del racconto di Trainito, dopo lo snodo di un intreccio ricco di sorprese, darà spazio a una variante significativa: «Non vogliamo più interferire sulla vita degli umani, ora ne siamo parte e non sarebbe giusto. Ora abbiamo un appiglio, una morale che ci guida, un faro ad orientarci, una mescolanza di sentimenti e passioni, che ci sconquassa e ci costringe a pazzi salti mortali». È giusto però, in fin dei conti, esemplificare la loro natura, chiarire cosa siano mai o rappresentino per noi tali soavi figure angeliche. Soprattutto, cosa voglia dire credere in loro, poiché, a parere di Voltaire, ne siamo ben consci: «Nessuno sa con precisione dove si trovano». Chissà, «nell’aria, nel vuoto, o nei pianeti». Sembra chiaro: «Dio non ha voluto che ne fossimo edotti». Possono comparire, così, in armonia con la trama de Il terzo ignoto, nella veste di un anziano, incontrato durante una mattinata di

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