Lezioni Proibite 2

Di Sky Corgan

Cheyenne si reca alla sua prima lezione sulla natura sessuale e le fantasie, sperando che si tratti di una lezione pratica. Con un insegnante come Damien Reed, chi non vorrebbe portare le cose ad un livello più intimo? È bellissimo, intelligente e ricco, tutto ciò che Cheyenne desidera in un uomo. Peccato che sia anche professionale e abbia una autocontrollo assurdo. Cheyenne ricorrerà a delle misure drastiche per ottenere ciò che vuole? 

• Lingua: Italiano
• Editore: Babelcube
• Data di uscita: 6 set 2018
• ISBN: 9781547546312

Anteprima del libro

L’ESPLORAZIONE DI SÉ

Lottai contro le farfalle nello stomaco seguendo il GPS verso la casa di Damien Reed. Gira a destra qui, a sinistra là, aveva detto, irritante come sempre. Il quartiere mi era sconosciuto, da qualche parte dove la città lascia il posto alla campagna. Si trattava di un miscuglio di case diverse, da roulotte diroccate a piccole villette pittoresche. Non sapevo cosa aspettarmi quando sarei arrivata a destinazione.

La strada continuava e le roulotte diventavano più rare. Poi anche le villette divennero rare ed io iniziai a pensare di essermi persa. Il mio stupido GPS non aveva sempre ragione, ma non aveva detto di stare eseguendo il ricalcolo, quindi tutto ciò che potevo fare era seguirlo affidandomi ciecamente.

Guidai come mia nonna, ammirando il paesaggio e spostandomi sul lato della strada ogni volta che avevo una macchina dietro di me. Alla mia destra c’era un’enorme staccionata bianca e alla mia sinistra quella che sembrava una riserva per animali. Una cerva con i suoi due cerbiatti se ne andava a spasso accanto alla staccionata in maniera particolarmente adorabile, anche se non potevo prestar loro molta attenzione. La casa di Damien si sarebbe dovuta vedere a momenti.

Controllai un’ultima volta l’indirizzo e poi guardai avanti. Tutto quello che potevo vedere nell’area circostante era la riserva e il luogo dove la staccionata si apriva in un vialetto. Non poteva affatto essere il posto giusto. Il GPS mi aveva fatto perdere di nuovo.

Imprecai immettendomi nel vialetto, preparandomi a fare retromarcia e andarmene. Poi notai dei numeri sul cancello e mi resi conto che era il posto giusto.

Impossibile, dissi guardando in direzione del vialetto verso una casa gigantesca in cima a una piccola collina. L’avevo vista da lontano e avevo subito immaginato che appartenesse a qualche ricco proprietario di un ranch della zona. Non avrei mai immaginato che potesse appartenere a Damien Reed.

Facendo un respiro profondo, premetti il piede sull’acceleratore e forzai la Miata a risalire la collina, la quale conduceva a un vialetto circolare che circondava una fontana, tra le altre cose. Era abbastanza semplice, con tre mattonelle in pietra che riversavano l’acqua l’una sull’altra. A circondare la fontana era presente un anello di fiori rossi, seguito da un altro anello di fiori blu. L’orticoltura non era mai stato il mio forte, quindi non avevo idea di che tipo di fiori fossero, ma erano belli.

Feci un respiro profondo spegnendo il motore, guardando la casa. Da qualche parte al suo interno, Damien Reed stava aspettando di impartirmi le lezioni sulla natura sessuale e la fantasia, qualunque cosa significasse. Lo immaginai uscire di casa senza maglietta e il clitoride mi pulsò dal desiderio. Ero davvero una deviata sessuale. O, almeno, alla mia mente faceva finta pensare che lo fossi. A dire la verità, ero vergine e la mia esperienza sessuale era minima. Eppure, il mio cervello passava la maggior parte del suo tempo tra le mie gambe, a creare fantasie erotiche, la maggior parte delle quali ultimamente riguardavano Damien. Per me era diventato una specie di ossessione, un fetish a cui ripensavo ogni notte quando mi davo piacere prima di dormire. Era difficile credere che le mie fantasie stessero per diventare realtà.

Respira, mi dissi aprendo la portiera e uscendo dall’auto, chiedendomi se non mi fossi vestita eccessivamente elegante per l’occasione. Ad essere onesta, il mio abbigliamento del fine settimana non era molto diverso da quello che usavo per andare a lezione. Indossavo delle gonne a matita o lunghe fino alle caviglie la maggior parte delle volte, abbinate a una camicetta che mi copriva tutto il petto. I miei vestiti abbracciavano le curve ma erano lontani dall’essere seducenti.

Una volta raggiunto l’ingresso, spianai le pieghe della gonna. Ovviamente, volevo essere perfetta per Damien. Mi ero anche presa del tempo in più per sistemarmi trucco e capelli, anche se dubitavo se ne sarebbe accorto. Gli uomini non sono creature che osservano molto.

Alzai la mano per suonare il campanello e poi aspettai fino a quando non sentii dei passi dall’altra parte. Il cuore mi martellò nel petto mentre la maniglia iniziò a girare. Era il momento. Ora non potevo tornare indietro.

A quanto sembrava, non ero l’unico il cui abbigliamento non cambiava molto nei giorni della settimana. Damien indossava alla perfezione i suoi soliti jeans attillati e la T-shirt, facendo cavalcare senza controllo la mia immaginazione di cosa ci fosse sotto a quei vestiti. Avevo già visto il suo