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Il ragazzo esiliato
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Il ragazzo esiliato
E-book95 pagine1 ora

Il ragazzo esiliato

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Info su questo ebook

Il ragazzo esiliato è un volume ricco di colpi di scena. Un thriller psicologico, nello stesso tempo, un giallo che narra la storia di un detective in cerca di una persona scomparsa.

Si ritroverà coinvolto in una storia macabra, ordita di leggende, luoghi, personaggi, alla ricerca di un giovane studioso scomparso. S'imbatterà nella leggenda del ragazzo esiliato.

Riuscirà il nostro protagonista ad abbattere la barriera di alberi, e trovare la persona smarrita?

Un libro suggestivo e coinvolgente, che affronta la violenza sui minori. Mistero e amore fanno da padroni.
LinguaItaliano
Data di uscita6 nov 2018
ISBN9788827854877
Il ragazzo esiliato

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    Anteprima del libro

    Il ragazzo esiliato - Elena Maneo

    Indice

    Prefazione

    Prologo

    La cliente

    Ricatto

    La scatola nel taxi

    L’anziano

    Foresta

    Prigioniero

    Dov’è Liam?

    La nostra stanza

    Il ragazzo esiliato

    Amico cattivo

    Nel nembo

    Rumori

    E queste sono cose passate

    Sopravvissuto

    Nota dell’autrice

    Mini biografia

    Bibliografia

    Elena Maneo

    Il ragazzo esiliato

    "…La sua dimora è squallida e deserta.

    Malinconia profonda fa vibrare le corde del mio petto".

    (Novalis)

    Titolo | Il ragazzo esiliato

    Autore | Elena Maneo

    Immagine di copertina | © Elena Maneo

    ISBN | 9788827854877

    Prima edizione digitale: 2018

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Prefazione

    La nuova opera letteraria di Elena Maneo è un romanzo breve e poetico che raccoglie mistero, suspense, amicizia e amore in un unico cofanetto prezioso.

    Liam è un uomo dal carattere particolare, detective di professione, un po’ difficile da capire, a volte pessimista. Un uomo che diventa eroe di se stesso, riscoprendo il passato, affrontando gli ostacoli dell’amore, e l’atroce esplicazione di un uomo delle caverne. Si ritroverà coinvolto in una storia macabra, ordita di leggende, luoghi, personaggi, alla ricerca di un giovane studioso scomparso.

    Libro intenso, ben scritto, scorrevole e preciso quello della Maneo. Una storia disumana, per la prevenzione e sensibilizzazione del maltrattamento sui minori. A ogni frase, dialogo, e giro di pagina l’autrice cattura il lettore e lo proietta in una trama avvincente.

    Stefano Fontana

    (Critico, docente, fotografo)

    Prologo

    Una foglia si staccò da un ramo e veleggiò verso il vento, in un cielo chiaro e ricco di nuvole con forme simili a funghi. Nei giardini desolati, soli e spogli, i fili d’erba, incuranti del passo d’uomo, brindavano alla vita con gocce di rugiada.

    Una donna uscì da una casa. Nell’odore del mattino iniziò a stendere la biancheria, raccogliendo ogni tanto una molletta persa e qualche foglia di troppo.

    Il fischio di un treno in lontananza, che trasportava gente comune, portava via sogni appena nati. Un uomo passeggiava col cane, una ragazza camminava lungo la stradina che conduceva verso il parco pubblico. E poi una grossa macchina passò setacciando zone incolte e meraviglie della natura.

    Il pavimento di parquet tremò.

    Un urlo fece tremare le pareti color crema.

    «Alzati! Deficiente, muoviti!»

    Tutto sembrò traballare come una forte scossa di terremoto.

    Il ragazzo vittima dell’offesa aprì gli occhi di scatto e si accorse che era già mattina. Il sole penetrava dalla finestra e rischiarava la cameretta. Sua zia lo stava scuotendo per una gamba. Cercò sul cuscino una risposta esemplare che giustificasse così tanta cattiveria, ma la federa non aveva niente da suggerirgli.

    «Alzati, imbecille!» strillò ancora la zia.

    Il ragazzo non protestò. Si alzò e si vestì. Udì i passi frettolosi della zia raggiungere il bagno, poi l’ennesimo grido che lo intimava di fare in fretta, spaventandolo ulteriormente.

    Seguì la zia nel garage, dove lo aspettava una lavata di testa con acqua fredda e del disinfettante per le mani.

    «Guarda che schifo!» strillò la zia, mentre gli torceva un braccio, per pulire una macchiolina color caffelatte sulla pelle.

    «Ahi!» si lamentò il povero ragazzo.

    «Stai zitto!»

    «Mi fai male!»

    «Sei sporco!»

    «Zia, non è sporco! È una voglia!»

    «Ma zia e zia e zia! Sempre a lamentarti!» gridò la donna mollandogli uno schiaffo.

    Il ragazzo arrossì di rabbia.

    «Lo sai perché ti ho portato qui?»

    Il ragazzo scosse la testa.

    «Perché sei lurido e puzzi!» urlò la zia, prendendo da uno scatolone una copertina e un cuscino. «Questa sarà la tua nuova stanza da letto, chiaro? E quando avrai imparato a tenerti pulito, potrai tornare nell’altra stanza. Non ti chiuderò a chiave, ma non farmi pentire della mia scelta. Ora sistema il garage e poi potrai mangiare qualcosa.»

    «Sì, zia» rispose il ragazzo, demoralizzato. Osservò la figura alta e robusta della zia uscire dal garage. Scalciava infuriata, mentre i capelli neri e lunghi dondolavano sulle spalle.

    Il ragazzo pianse in silenzio mentre il pavimento oscuro del garage gli dava il benvenuto. Pareva una lapide finta, e dipinta da un maestro. Intorno regnava l’umidità e muffa. Decise che sarebbe fuggito.

    E infatti, scappò.

    Attese il momento più favorevole: il tramonto. Quando arrivò, non perse tempo. Uscì dal garage facendo attenzione a non fare rumore, e poi prese a correre. Superò un passaggio a livello e si inoltrò in un piccolo bosco, avvertendo l’assenza di persone. Indugiò, poi girò tra gli alberi scuri. Rivolse lo sguardo verso un sentiero e continuò la sua fuga. Lo accoglieva selva e insetti. E lì, sperduto e solo, fece una promessa a se stesso. Sarebbe diventato un investigatore privato, o un poliziotto, e avrebbe fatto arrestare persone cattive come la zia.

    La cliente

    La piccola città di Montenero brillava di vita. I fiocchi nivei come l’ovatta conferivano alla città un aspetto pittoresco.

    Per le strade orme insignificanti occupavano qualsiasi spazio concesso dal destino. Tutto era coperto dalla coltre di neve, dove l’azzurro del cielo riluceva, anche se qualche sfumatura di grigio stonava. Dietro quella sfumatura cenciosa, però, il cielo era meravigliosamente speciale. Si formavano ali di uccelli predatori, cui le forme creavano torrette bianche e ovattate. E tutto intorno: edifici, negozi, giardini, alberi spogli, il rumore delle auto, e le persone stesse animavano la vita in una serena atmosfera.

    Liam Valenti si affacciò alla finestra impolverata del suo modesto ufficio e scrutò i cristalli purissimi, che disinfettavano anime incline alle malefatte. Pensò che fosse straordinario quel dipinto caratterizzato da esseri di ogni specie, abbracciati dalla natura imbiancata e sposata con l’inverno. Ed era genuino quell’approccio divino. Si irrigidì un istante, la veste glaciale sembrava muoversi velocemente, riflettere, voler aggiungere qualcosa di nuovo e originale, e non la solita neve di stagione, accompagnata da strilli e brontolii degli esseri umani.

    Anche i gatti affamati parevano attendere qualcosa di speciale, e non i soliti croccantini per animali domestici.

    Com’era bello vedere genitori con i propri figli

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