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Echo, Mine: Serie Fallen Guardian Vol. 1.5
Echo, Mine: Serie Fallen Guardian Vol. 1.5
Echo, Mine: Serie Fallen Guardian Vol. 1.5
E-book118 pagine1 ora

Echo, Mine: Serie Fallen Guardian Vol. 1.5

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Info su questo ebook

Dopo diversi mesi trascorsi in coma, a causa di un terribile incidente, Echo deve abituarsi a una vita diversa. Essere la discendente di un potente angelo la costringe a trascorrere i suoi giorni tra gli allenamenti per diventare la nuova Guaritrice e il dover convincere il suo compagno di essere abbastanza in forma da competere con lui, nella vita quotidiana e tra le lenzuola.
Un appuntamento a sorpresa le offrirà l’occasione perfetta per dimostrare di cosa è capace e farà capire a entrambi che la "normalità" è sopravvalutata.
LinguaItaliano
Data di uscita19 lug 2019
ISBN9788855310642
Echo, Mine: Serie Fallen Guardian Vol. 1.5

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    Anteprima del libro

    Echo, Mine - Georgia Lyn Hunter

    Georgia Lyn Hunter

    Echo, Mine

    Serie Fallen Guardian Vol. 1.5

    1

    Titolo: Echo, Mine - Serie Fallen Guardian Vol. 1.5

    Autrice:  Georgia Lyn Hunter

    Copyright © 2019 Hope Edizioni

    Copyright © 2015 Georgia Lyn Hunter

    ISBN: 9788855310642

    Published by arrangement with Hershman Rights Management

    www.hopeedizioni.it

    info@hopeedizioni.it

    Progetto grafico di copertina: FranLu

    Immagini su licenza Bigstock.com e Depositphoto.com

    Fotografo: PlusONE | Cod. immagine: 134705498

    Fotografo: Agisandrew | Cod. immagine: 71847649

    Fotografo: Conrado | Cod. immagine: 43879990

    Fotografo: Nikola82 | Cod. immagine: 79917522

    Fotografo: Guzel | Cod. immagine: 43277077

    Fotografo: Guzel | Cod. immagine: 38228935

    Fotografo: Sergio34 | Cod. immagine: 51847027

    Traduttrice: Alice Arcoleo

    Editing: Il colore delle parole

    Impaginazione digitale: Cristina Ciani

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice e non sono da considerarsi reali. Qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale. 

    Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta, archiviata o introdotta in un sistema di ricerca, o trasmessa in qualunque forma e con qualunque mezzo (elettronico, meccanico, fotocopia, registrazione o altro) senza previa autorizzazione scritta dal detentore del copyright del presente libro.

    Questo libro è riservato a un pubblico adulto. Contiene linguaggio e scene di sesso espliciti. Non è adatto a lettori di età inferiore ai 18 anni. Ci si rimette alla discrezionalità del lettore.

    Tutti i diritti riservati.

    Indice

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Glossario

    Ringraziamenti

    Biografia

    Altri lavori della stessa autrice

    Hope edizioni

    A tutti i lettori che desideravano conoscere di più su Aethan ed Echo.

    Dopo il vissero per sempre felici e contenti.

    Una novella romantica.

    Capitolo 1

    1

    Le luci flebili che crearono un bagliore pallido e un’atmosfera opprimente nel vicolo squallido resero ancora più nervoso Aethan. Aveva quasi la sensazione che ci fosse un disastro imminente su cui non aveva alcun controllo. Lanciò un’occhiata a Blaéz, avvicinandosi al suo fianco. L’atteggiamento rilassato del guerriero non gli diede alcun indizio.

    Aethan sollevò le spalle nel tentativo di cancellare quella sensazione di disagio. «C’è qualcosa che non va.»

    «In effetti…» mormorò Blaéz non appena sorpassarono dei cassonetti allineati contro la parete sudicia. Puzzavano come se al loro interno si trovassero dei ratti morti.

    «Hai già preso una decisione?»

    «A proposito di cosa?»

    Blaéz lo fissò con sguardo freddo e impassibile. Un livido violaceo gli ricopriva la mascella. Aethan non ne era sorpreso, considerato il suo debole per i combattimenti brutali sotterranei.

    «Non lo sai sul serio, o non hai ancora deciso?»

    Aethan aggrottò la fronte, sentendosi sempre più in ansia. «Celta, parli in modo enigmatico. Come diavolo dovrei sapere a che cosa ti riferisci? Hai avuto una visione o roba simile?»

    Le sue abilità di veggente erano senza precedenti. Diamine, tutto quello che aveva detto ad Aethan mesi prima, quando aveva conosciuto la sua compagna, era accaduto sul serio… merda! La paura gli contorse le budella. «Si tratta di Echo?» 

    «No.» Blaéz tornò a fissare il vicolo buio. «Non ho avuto bisogno del mio dono in quest’occasione, ma si tratta della tua compagna.»

    Aethan si immobilizzò e bloccò con uno sguardo infastidito il suo collega Guardiano. «Sputa il rospo, di che diavolo si tratta?»

    Blaéz si voltò lentamente verso di lui. Era alto quanto Aethan, un po’ più esile, e con la sua abilità di uccidere con il pensiero, era più mortale di un bazooka esplosivo conficcato nella bocca di una persona. Tuttavia, era così lento quando si trattava di rispondere che Aethan sarebbe morto di vecchiaia, maledizione!

    «Ho sentito le femmine parlare. La tua compagna e la sua amica, Kira…»

    «Sì?» lo incitò Aethan, serrando i denti per evitare di strappare le parole di bocca al guerriero.

    «La prossima settimana sarà il grande giorno di Echo. Il suo compleanno. Le femmine, da quello che ho visto in TV, sono euforiche quando arriva il giorno del loro compleanno. Inoltre, adorano i regali.»

    Cazzo! Sentendosi all’improvviso debole, Aethan prese un respiro profondo di quell’aria putrida. Fu ancora più dura che ricevere un colpo di un demonium al petto. Che diavolo avrebbe fatto?

    Echo gli aveva parlato del suo compleanno quando lei gli aveva chiesto quando fosse il suo, ma lo aveva dimenticato. Diamine, quando vivevi per sempre, i compleanni non contavano più. Abbassò la testa, infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e continuò a percorrere il vicolo, cercando di pensare a qualcosa di fantastico per la sua compagna… ma la sua mente era del tutto a corto di idee.

    Non voleva combinare un casino.

    «Per caso sai…»

    «Google.»

    «Giusto…» si interruppe Aethan quando un brivido infido e che conosceva bene strisciò nella sua psiche. Demonii. I fratelli dei demoni erano di nuovo a caccia, alla ricerca di una preda e di anime mortali che rimpiazzassero quelle morenti con cui avevano già banchettato.

    Strinse gli occhi e si guardò attorno alla ricerca della fonte e il suo udito sviluppato percepì il lamento debole di una donna. Guai.

    Aethan di dematerializzò frantumandosi tra le sue molecole e seguì quel pianto angustiato. Riapparve qualche minuto dopo al The Bowery e distrusse quel vicolo a malapena illuminato, inseguendo quella sensazione prima di fermarsi all’improvviso. Blaéz comparve al suo fianco.

    Il magazzino abbandonato dall’altro lato della strada era troppo tranquillo e buio. Quella percezione glaciale e malevola che stava scorticando la sua psiche divenne sempre più forte. Un odore pungente e oscuro di sangue assalì il suo olfatto… no, non erano umani,

    «Che diamine hanno in mente adesso?»

    Senza nemmeno rispondere, Blaéz si precipitò verso l’ingresso barricato e attraversò l’enorme fessura sulla porta. Il guerriero era sempre pronto a lottare. Più violento era lo scontro, meglio era. Il dolore era l’unica sensazione che riusciva a provare dopo aver perso la sua anima, insieme alla capacità di provare emozioni quando millenni prima era stato imprigionato nel Tartaro.

    Aethan lo seguì, mentre il tatuaggio mistico sui suoi bicipiti pulsava, avvertendolo del male che lo circondava. L’olezzo di zolfo impregnava quello spazio ristretto. Si fermò accanto a Blaéz, entrambi nascosti nell’ombra. Aveva lo sguardo fisso sull’orda di demonii piuttosto agitati che occupavano la parte opposta del magazzino. I loro occhi tetri e rossi luccicavano come dei fari nell’oscurità.

    «Ti ho inviato in questo mondo con un cavolo di compito» ruggì una voce, «ma hai pensato di fuggire…»

    «Rahvert, non volevo che accadesse» piagnucolò un demone maschio.

    «Sì, hai lasciato che la mia femmina scappasse perché la tua non pensava che fosse giusto? Una femmina non dovrebbe mai pensare.» Il leader del gruppo gli diede un pugno in faccia. Il rumore agghiacciante di ossa spezzate riecheggiò in quel posto. Il sangue fuoriuscì dal naso di quel maschio in trappola, e i demoni che lo stavano tenendo risero sotto i baffi.

    Blaéz scomparì prima di materializzarsi sull’altro lato del magazzino e lanciarsi su quell’orda, separandola quando colpì la mascella di un demonium.

    Aethan si fiondò su di loro quando un altro provò ad attaccarlo. Colpì quella feccia in viso e lo fece indietreggiare. Poi vide la donna – un demone – e un demonium che si stava nutrendo dal suo collo. Maledetti stronzi! Non potevano strappare l’anima oscura di un demone, ma non avevano problemi a nutrirsi del suo sangue! Aethan allontanò quel bastardo, sbattendogli il viso sulla parete e poi lo lanciò via.

    La femmina ricadde sul pavimento in un groviglio di membra, mentre il sangue le sgorgava a fiotti dalla gola. Un gemito afflitto che proveniva dal demone in trappola riecheggiò per il magazzino. 

    Un demone robusto guardò in cagnesco Aethan. A giudicare dalla violenza del potere che stava graffiando la psiche di Aethan, doveva essere senza dubbio di livello superiore.

    La luce argentea che proveniva dalla finestra illuminava la cicatrice irregolare rossa e nera che partiva dal sopracciglio e arrivava alla mascella. Sembrava che qualcuno avesse provato a spaccargli

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