Il bacio più dolce

Di Simona Godano

Thriller - racconto lungo (52 pagine) - Mi guarda, credo. Ma dopo un po’ capisco che è lontana, in un luogo da cui non riesce a vedermi.
"Ecco, puttana, adesso non ridi più."

Due protagonisti per un giallo intriso di atmosfere noir irlandesi. Un’inchiesta che non è così semplice come potrebbe apparire a un primo esame, in cui tutti i personaggi hanno dei piccoli segreti. Leonard Brodsky, un ispettore della Garda, la polizia di Dublino, in un momento di svolta della sua vita, si trova a confrontarsi con Molly Parker, la tenutaria del Candy Kiss, una donna dall’apparenza forte, tanto da disdegnare gli uomini. Due mondi che si scontreranno con inaspettate conseguenze.

Simona Godano vive e lavora a Ragusa, dove gestisce da undici anni, insieme al marito, una libreria. Laureata in Conservazione dei beni culturali presso l’Università della Tuscia. Lettrice attenta e appassionata, si è avvicinata alla scrittura dopo aver seguito un workshop di scrittura creativa. Pubblica il suo primo racconto breve, Graffi, nel n. 46 della rivista Writers Magazine Italia. Si è classificata seconda al 42° Premio WMI con il racconto Exit, pubblicato nel n. 52 della rivista Writers Magazine Italia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 17 dic 2019
• ISBN: 9788825410884

Anteprima del libro

a cura di Vincenzo Vizzini

Simona Godano

Il bacio più dolce

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825410884

© 2019 Simona Godano

Edizione ebook © 2019 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Copertina

Il libro

L'autrice

Il bacio più dolce

Prologo

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

IX

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Il libro

Mi guarda, credo. Ma dopo un po’ capisco che è lontana, in un luogo da cui non riesce a vedermi.

Ecco, puttana, adesso non ridi più.

Due protagonisti per un giallo intriso di atmosfere noir irlandesi. Un’inchiesta che non è così semplice come potrebbe apparire a un primo esame, in cui tutti i personaggi hanno dei piccoli segreti. Leonard Brodsky, un ispettore della Garda, la polizia di Dublino, in un momento di svolta della sua vita, si trova a confrontarsi con Molly Parker, la tenutaria del Candy Kiss, una donna dall’apparenza forte, tanto da disdegnare gli uomini. Due mondi che si scontreranno con inaspettate conseguenze.

L'autrice

Simona Godano vive e lavora a Ragusa, dove gestisce da undici anni, insieme al marito, una libreria. Laureata in Conservazione dei beni culturali presso l’Università della Tuscia. Lettrice attenta e appassionata, si è avvicinata alla scrittura dopo aver seguito un workshop di scrittura creativa. Pubblica il suo primo racconto breve, Graffi, nel n. 46 della rivista Writers Magazine Italia. Si è classificata seconda al 42° Premio WMI con il racconto Exit, pubblicato nel n. 52 della rivista Writers Magazine Italia.

Prologo

− Ehi! Ma chi caz… − La vedo voltarsi di scatto al cigolio della porta del bagno. − Ah, sei tu – aggiunge sottovoce.

− Sei sola?

− Sì, finalmente sono sola… Stavo per fare la doccia. Tu, piuttosto, perché sei qui?

− Ho pensato di portarti da bere. L’ho tenuta in fresco apposta per te. Ti va?

− In verità… Ma sì, perché no? − Beve un sorso.

− Chiamiamolo il giusto riconoscimento per il tuo lavoro. O no?

− Da’ qua − afferma porgendomi il bicchiere per averne ancora un goccio. − Senti un po’, non è che tutta questa storia del brindisi è solo una strategia per strapparmi un bacio?

Forse me ne dovrei andare, ma lei non perde tempo e si siede a terra davanti a me, con le gambe aperte.

− Ti piace, vero? − dice sfiorandosi le labbra. − Chiamiamolo il giusto ringraziamento per il pensiero.

Poi, con la bocchetta della doccia, prende a toccarsi. Inizia piano, poi con più vigore, lasciando che il getto d’acqua si insinui lungo le pieghe più nascoste. Voglio farla smettere. Le infilo una mano fra le cosce, ma lei me l’afferra chiudendomi il varco, e si fa una risata.

− Che cazzo ridi?

Strappo la mano dalla sua presa e d’istinto la pulisco strofinandomela addosso.

Si trasferisce sul divano e riprende a toccarsi e a sospirare, con gli occhi chiusi. In fondo ho ragione. Ha sempre avuto i numeri per fare la puttana.

− Perché non ti rivesti… − Raccolgo il reggiseno abbandonato sul tappeto e mi avvicino piano alle sue spalle. − Smettila, per la miseria!

− Che guastafeste − ammicca voltandosi. – Perché invece non ti rilassi e ti godi lo spettacolo?

Questa volta non resisto. Con il reggiseno le serro la gola, stringendo l’elastico attorno al collo. Più forte, sempre più forte. Più che posso.

I suoi seni prendono a sussultare, mentre le mani cominciano ad annaspare alla ricerca di uno spiraglio lungo l’elastico teso. Fame d’aria. Le labbra cambiano colore, mentre dimena il bacino. Piange. Forse sente dolore. Cerca di frignare battendo i pugni sui cuscini e i piedi sul tappeto, ma sotto la mia presa non esce alcun suono dalla sua bocca. Di colpo rovescia la testa all’indietro e sgrana gli occhi.

Occhi che mi fissano e sembrano chiedere: perché lo hai fatto?

È così bella! Anche quando piange.

Vorrei leccargliele, quelle lacrime, se non fosse che il mascara le ha rese pastose.

Mi guarda, credo. Ma dopo un po’ capisco che è lontana, in un luogo da cui non riesce a vedermi.

Ecco, puttana, adesso non ridi più.

I

A una cosa Molly Parker non rinuncerebbe mai: il cielo denso e pigro di Dublino.

Per questo ogni giorno guarda fuori dalla finestra. Aspetta che i lampioni in Dawson Street si spengano e che il grigiore crepuscolare avanzi adagio attraverso i vetri, fino a fagocitare tutte le pareti del suo ufficio. Sono attimi rubati. La città e le strade tutte per sé, non un’anima, nessuno sui marciapiedi.

È allora che Molly si sente al sicuro. Sfila i tacchi, scioglie i capelli e si dirige con passo morbido verso la scrivania. Le piace scivolare sulla moquette verde petrolio e lasciare che il tessuto le solletichi i piedi con un leggero fruscio.

Ha fame, molta fame. Mangerebbe volentieri pane tostato imburrato, ma sa che deve accontentarsi della ciotola di mirtilli rossi che,