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Caccia all'uomo perfetto (eLit): eLit
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E-book152 pagine2 ore

Caccia all'uomo perfetto (eLit): eLit

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Info su questo ebook

ROMANZO INEDITO
La giornalista Tara Butler è un cocktail esplosivo di fascino, malizia e sfacciataggine. Chi meglio di lei potrà trovare un vero uomo? Il suo nuovo servizio consiste, infatti, nel ripercorrere gli indizi che un'inchiesta di molti anni prima aveva individuato come indispensabili per trasformare un uomo nel sogno di ogni donna. E quando, nel corso della sua ricerca, Tara conosce lo scrittore Chase Montgomery, creatore di un eroe che ha fatto innamorare di sé migliaia di lettrici, la cosa si fa ancora più interessante...
LinguaItaliano
Data di uscita2 mag 2019
ISBN9788830500082
Caccia all'uomo perfetto (eLit): eLit

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    Anteprima del libro

    Caccia all'uomo perfetto (eLit) - Alyssa Dean

    successivo.

    1

    Gli uomini veri sono difficili da trovare. Non avete ancora incontrato il vostro uomo ideale? Non disperate, signore. Vale la pena aspettare. Un uomo vero lo riconoscerete dal suo aspetto elegante, dal portamento signorile e dal suo sicuro approccio alla vita. Fidatevi di me, c'è un uomo vero per ciascuna di voi che vi attende proprio dietro l'angolo.

    Tratto da Quarantanove cose che dovete sapere a proposito dell'uomo vero, Real Men, Aprile 1949.

    «Devo aver svoltato agli angoli sbagliati» mormorò Tara. Sedeva nell'ufficio azzurro pastello di Charlene e stava osservando la rivista aperta davanti a lei. Era il primo numero di Real Men del 1949, religiosamente conservato in una copertina di plastica. L'articolo che Tara stava leggendo si intitolava Quarantanove cose che dovete sapere a proposito dell'uomo vero. Il titolo era scritto in lettere maiuscole sulla pagina di sinistra. Su quella di destra c'era la fotografia in bianco e nero di una giovane donna che guardava con espressione sognante un uomo bellissimo in giacca e cravatta, dall'aspetto forte e mascolino. «O è così, oppure angoli di strada come questo non se ne trovano più, ormai.»

    Charlene Mortimer-Phelps, vice direttore della rivista Real Men, sollevò lo sguardo per fissare Tara. «Come hai detto, scusa?»

    «È quello che recita quest'articolo. C'è un uomo vero per ciascuna di voi che vi attende proprio dietro l'angolo. Questo di sicuro non vale per me, Charlene. Ho visitato molte città, ho svoltato un'infinità di angoli e l'unico uomo che ho trovato ad aspettarmi è stato un rapinatore.»

    «Io non credo...»

    «E le giuro che non si trattava di uno così. Senta qui» la interruppe Tara, iniziando a leggere dalla rivista. «Siete un tipo di donna che non si sa decidere? Nessun problema. La risolutezza è una qualità che appartiene a tutti gli uomini veri. Sia che si tratti di cosa mangiare, cosa indossare o dove andare, il vostro uomo vero non avrà alcuna difficoltà a decidersi.» Posò la rivista. «Ora io le chiedo, quand'è stata l'ultima volta che ha incontrato un uomo così?»

    Charlene batté le palpebre. «Non ricordo.»

    «E io neppure.» Si appoggiò di nuovo contro lo schienale. «L'unico uomo che abbia conosciuto che rispondesse a queste caratteristiche era mio padre. Lui sì che era un vero signore, affascinante ed educato.» Sospirò, suo padre se n'era andato molti anni prima, ma lei ne conservava ancora un caro ricordo. «Non ho mai incontrato nessuno simile a lui che avesse meno di ottant'anni.»

    «Ah, no?» ribatté la donna senza troppo interesse. «Be', sono sicura che prima o poi lo troverai. Ora veniamo a noi.»

    «Scommetto che anche l'uomo in questa fotografia è un vero gentleman, con lui sì che uscirei volentieri a cena, invece che andare fuori con questi maschi moderni che quando arriva il conto ti chiedono di fare a metà.»

    Charlene sollevò un sopracciglio. «Ma, tesoro, oggi quest'uomo avrà una settantina d'anni e, anche se riuscissimo a rintracciarlo, non credo che ti chiederebbe mai d'uscire, vista la differenza d'età.»

    Aveva un'aria così seria che Tara si domandò se la stesse prendendo in giro. Poi si ricordò con chi stesse parlando e decise che no, la donna non stava scherzando. Charlene, pur essendo vice direttore di un'importante rivista nonché un modello di efficienza sul lavoro, era assolutamente priva di senso dell'umorismo.

    Tara posò il giornale sulla scrivania. «Non avevo intenzione di contattare quest'uomo, stavo solo ribadendo il fatto che non ho mai incontrato nessuno che avesse le qualità menzionate in questo articolo.»

    La donna scosse il capo, senza che una sola ciocca di capelli della pettinatura impeccabile andasse fuori posto. «Non ne sono sorpresa, quell'articolo è stato scritto nel dopoguerra. Le cose sono cambiate da allora, gli uomini sono cambiati.»

    Lanciò di nuovo un'occhiata al signor Giacca e cravatta. Non solo era di bell'aspetto, ma aveva anche un'aria affascinante e cortese. «Sì, questo è certo» mormorò. Gli uomini che aveva conosciuto erano tutti goffi, sgraziati e poco eleganti.

    «Ecco il punto» continuò la donna. «Come tu hai fatto notare, questa lista è terribilmente datata. Noi vogliamo che tu sistemi le cose.»

    Tara lavorava come giornalista freelance per Real Men da quasi tre anni ormai, ma aveva ancora delle difficoltà a capire cosa Charlene volesse da lei. «Non credo di essere in grado di cambiare gli uomini, o perlomeno, con quelli che ho incontrato io non ho avuto alcun successo. È una realtà con la quale dobbiamo imparare a convivere.»

    L'altra rimase impassibile. «Non gli uomini, cara. La lista. Noi vogliamo una versione aggiornata di questa lista.»

    Ora cominciava a capire. «Voi volete che io vi porti una lista di quarantanove qualità del vero uomo d'oggi?»

    «No, no. Vorrei che tu me ne portassi cinquanta.» Gli occhi della donna brillarono. «È stata un'idea di Sophia, ovviamente. Uno dei servizi speciali per celebrare il cinquantesimo anniversario della rivista.»

    «Avrei dovuto immaginarlo.» Sophia Watson, direttore editoriale di Real Men, per essere certa che anche il lettore neofita si rendesse conto che quell'anno la rivista festeggiava il mezzo secolo, ogni mese pubblicava articoli con il numero cinquanta.

    Ai collaboratori aveva anche chiesto delle idee in proposito, ma lei non si era proprio scervellata per aiutarla. Non che avesse qualcosa contro la rivista anzi, era un elegante magazine al femminile, sexy e divertente che pagava molto bene i suoi dipendenti. Ma ultimamente aveva deciso che era arrivata l'ora di scrivere qualche cosa di più profondo di articoli come Camere da letto per notti infuocate, oppure Gli abiti che vi fanno sentire aggressive, o quello al quale stava ancora lavorando, I cibi che lo seducono.

    E quest'ultimo non sembrava scostarsi dal genere. «Sembra interessante» disse Tara. «Ma non credo di essere la persona adatta, cioè, non ho incontrato tanti veri uomini nella mia vita perciò...»

    «Oh, di questo non ti devi preoccupare» la interruppe l'altra. «Li abbiamo già trovati noi.»

    Questo non se lo aspettava. «Voi?»

    «Sì.» Charlene aprì una cartellina e le passò dei fogli battuti a macchina. «Ci sono un sacco di veri uomini su questa lista.»

    Tara vi diede un'occhiata frettolosa. «Enright Stefens, Harry Bakersfield...» Alzò lo sguardo. «Ma chi sono?»

    «Uomini veri, ovviamente.» La donna guardò la sua copia. «Stefens è un sindacalista mentre Bakersfield insegna latino all'università. Ma poi compaiono galleristi, maghi del computer, imprenditori, consulenti finanziari...»

    Tara fece una smorfia. «E questi sarebbero degli esempi di veri uomini d'oggi?» Rabbrividì. «Mi sembra piuttosto la lista dei miei ex fidanzati e mi creda, Charlene, nessuno di loro era un vero uomo.»

    La donna scrollò elegantemente le spalle. «Secondo le donne d'oggi lo sono, invece» rispose, mettendo da parte la lista. «Abbiamo fatto un sondaggio.»

    «E non hanno saputo tirare fuori niente di meglio?» Guardò con aria sconsolata la lista. «E che ne è stato dei veri uomini veri? Tipi come Gary Cooper o Cary Grant, affascinanti, belli, eleganti.»

    «Superati, mia cara, fuori moda. Le donne non sono più attratte dagli uomini che si buttano giù da un aereo per salvarle. Le donne d'oggi sono capaci di cavarsela da sole.»

    Tara ripensò ai tanti pericoli che aveva incontrato da quando si era trasferita a Chicago. Il rapinatore che l'aveva scippata o quello strano tipo che l'aveva pedinata. «Sarà anche così, ma questo non significa che non ci piacerebbe avere qualcuno che ci dà una mano, di tanto in tanto.»

    «Le donne d'oggi vogliono uomini che siano più, come dire, al passo coi tempi. Ed è questo il genere di signori che dovrai incontrare, non è emozionante?»

    Lei aveva già trascorso fin troppo tempo con elementi del genere. «È fantastico» mentì. «Ma è proprio necessario che li incontri? Non si potrebbe fare un altro sondaggio?»

    Charlene fece un cenno d'approvazione col capo. «L'avevo pensato anch'io, ma Sophia ritiene che l'articolo sarà più interessante se tu li incontrerai di persona, li intervisterai e farai la tua personale ricerca indicando poi le tue considerazioni su ciascuno di essi. Noi poi penseremo a pubblicare anche qualche fotografia per rendere il pezzo ancora più appetitoso.»

    Tara non era per niente convinta. Forse avrebbe dovuto rifiutare, visto che aveva deciso di non accettare più incarichi di genere frivolo.

    Ma c'erano degli altri fattori da considerare, fra cui la montagna di bollette da pagare sul tavolo della cucina oltre all'affitto vertiginoso del suo nuovo appartamento. «Se questo è ciò che ha deciso Sophia...» si interruppe per fare un ultimo tentativo. «Ma siete sicure che io sia la persona adatta? Cioè, la cosa mi lusinga, ma a parte il fatto che sto ancora lavorando al pezzo I cibi che lo seducono, io non ho mai scritto articoli di questo tipo.»

    «Sophia pensa che tu sia la persona giusta e sono d'accordo anch'io. Hai tutte le carte in regola.»

    Cercò di capire a cosa si riferisse, ma inutilmente. «È per il mio diploma in giornalismo?»

    «Non, non è quello il motivo» rispose Charlene. «Sì, certo, hai una bella prosa, ma la cosa che più conta in questo caso è che sei una donna matura e non ancora sposata.»

    Tara strinse gli occhi. «Ma ho solo trentatré anni!»

    «Lo so, ma sei ancora libera e, proprio come la maggioranza delle nostre lettrici, alla disperata ricerca di qualcuno di speciale che dia un significato alla tua vita.»

    Dovette trattenersi dal prendere a schiaffi il volto perfettamente truccato della donna. «Io non mi definirei disperata.»

    «Lo sai cosa intendo dire. Tu hai esperienza, hai avuto un mucchio di uomini. Ogni volta che ti vedo, stai uscendo con qualcuno di nuovo.»

    «Questo non basta a farmi diventare un'esperta del sesso maschile.»

    Charlene continuò imperterrita. «E, a parte questo, c'è la faccenda del tuo nome.»

    «Il mio nome?»

    «Sì, tesoro. Tara è così attuale, così moderno.»

    Lei aggrottò la fronte. «Veramente era il nome della mia prozia, e l'hanno chiamata così in onore di Via col Vento. Tara era il nome della tenuta di Rossella.»

    «Sono certa che anche lei era una donna al passo con i tempi.» La donna si alzò, un segno inequivocabile che l'incontro stava volgendo al termine. «Allora siamo d'accordo, sono contenta che tu abbia accettato l'incarico e non vedo l'ora di leggere l'articolo scintillante che, sono certa, ci porterai.»

    Scintillante, ripeté lei fra sé sconsolata, uscendo dall'ufficio.

    Chase Montgomery si stava chiedendo chi ci fosse nella sua cucina. Era seduto nella stanzetta che lui usava come ufficio, con una parte del cervello attenta ai passi sul linoleum e con l'altra concentrata su quello che stava scrivendo.

    C'era una dozzina di uomini di Laromee a bordo di quello yacht, tutti armati fino ai denti e pronti a fare fuori Hunter...

    Sentì aprire e richiudersi uno sportello della credenza della cucina. Si fermò per un momento. C'erano solo due persone, fra quelle cui aveva dato le sue chiavi di casa, che potevano avere il

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