L'arroganza delle idee

Di Rosario Stefanelli

Teatro. Istituzionalizzare eccessivamente la cultura genera incapacità di scoprire il nuovo, di dare spazio all'improvviso interessante, al raggio di sole repentino, alla vita nuova. Il profano Sposito irromperà nel cuore dell'istituzione, nel tentativo di creare uno squarcio di vita tra quelle ragnatele. Ma l'istituzione è dura a morire. Soprattutto quando c'è chi è disposto a capitolare per la sopravvivenza della stessa

• Lingua: Italiano
• Editore: Rosario
• Data di uscita: 24 ott 2019
• ISBN: 9788835323235

Anteprima del libro

Atto Unico

L’ARROGANZA DELLE IDEE

Ampia stanza con pareti bianche e soffitto alto. In gran parte spoglia. C’è un grande tavolo di legno di noce al centro con tre sedie. Su di un lato un piccolo armadietto, con accanto una macchinetta del caffè. Sul tavolo c’è una lunghissima pila di fogli. Nella parte centrale del tavolo c’è il professor Eugenio Finco e ai lati ci sono la professoressa Adele Tammaro e il professore Carlo De Antoni

EUGENIO Signore e signori ( in sala non c’è nessuno a parte i tre in scena) dichiaro ufficialmente aperta la selezione per il premio al migliore business plan, una delle massime istituzioni culturali italiane. Come potete vedere dalla lunga pila di fogli la partecipazione è stata all’altezza della vetustà del nostro annuale evento. Ringrazio anticipatamente i numerosi professionisti che hanno deciso di mettersi in gioco, sottostando al giudizio insindacabile della istituzione. Ringrazio anche i due collaboratori che mi affiancheranno nella scelta dei migliori lavori. E soprattutto per aver rinnovato una partnership ormai trentennale. Un plauso ( applaude da solo), quindi, al professore di Corporate finance Carlo De Antoni della prestigiosa università degli Anacoreti Finanziari e la professoressa di Management accounting Adele Tammaro della altrettanto prestigiosa e stimatissima università della CazzoFinance. Ora pregherei ai non autorizzati di lasciare la stanza, ( in stanza non c’è nessuno a parte i tre) chè è nostra intenzione premiare in tempi celeri l’opera più meritevole. Pertanto invito i due stimatissimi colleghi accademici di sedersi al tavolo ( sono già seduti) dopo aver consentito il deflusso di chi non è autorizzato. Entro stasera annunceremo il premiato. La premiazione si terrà nell’aula magna, ritenuta sufficiente a contenere chiunque voglia partecipare alla premiazione. Ringrazio il rettore per la concessione dell’ampio spazio, degna location dell’autorevole premio

ADELE sono più del solito

CARLO vero Adele

EUGENIO quest’anno abbiamo consentito l’invio on line. E’ stata dura consentire l’eliminazione del cartaceo

ADELE per noi era un risparmio di cancelleria e stampati

CARLO il maggior costo è stato recuperato da una maggiore partecipazione

EUGENIO non era una questione di costi, ma di rispetto della istituzione. Se il nostro prestigioso premio è facilmente accessibile, è come svalutarlo. Mettetevi nei panni di chi partecipa. Andare in stampa, pensare all’imballo, occuparsi della spedizione. Tutto questo dava all’aspirante il senso della distanza netta dalla istituzione, e soprattutto il senso della reverenza nei nostri confronti

CARLO avremmo potuto farglieli scrivere a mano ( ridacchiando)

EUGENIO l’avrei fatto. Eccome se non l’avrei fatto. Ma non possiamo nemmeno esagerare. Una istituzione dedita alla formazione passerebbe per obsoleta

ADELE in effetti sarebbe un rischio enorme

EUGENIO quando fuori infuria la volgarità, cosa possiamo fare?

ADELE eh già

Squilla un cellulare

CARLO è mia moglie

EUGENIO a proposito di volgarità

CARLO posso?

( squilla ancora)

EUGENIO avanti rispondi

CARLO cosa c’è? Te l’ho lasciato accanto alla cuccia del cane. Come ti senti stamattina? Mi dispiace….Come non vuoi andare. Tra poco vengono a prenderti. Mi raccomando non serrarti. Apri quella cazzo di porta. Ed esci dalla fossa. A dopo. Cristo santo

ADELE come sta