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Fiori di Bach per tutti. Guida pratica di floriterapia applicata
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E-book150 pagine1 ora

Fiori di Bach per tutti. Guida pratica di floriterapia applicata

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La floriterapia è un sistema di cura naturale, scoperto ed elaborato negli anni Trenta dal medico Edward Bach e basato sul principio che la maggior parte delle malattie fisiche è causata da squilibri psicologici emozionali come paura, ansia, insicurezza, depressione, ipersensibilità. Tali stati disarmonici possono venire curati per mezzo di speciali essenze di fiori selvatici, i cosiddetti 38 fiori di Bach, ognuno dei quali corrisponde a uno specifico squilibrio della personalità, su cui è in grado di agire positivamente, riarmonizzandone i sintomi psicosomatici. La floriterapia, infatti, prende in considerazione la persona nel suo insieme: non solo cioè gli aspetti fisici, ma anche quelli psicologici. Tutti possiamo rivolgerci alla floriterapia, si tratta di una cura dolce, priva di qualunque effetto collaterale o tossicità e adatta a persone di ogni età, applicabile anche agli animali e alle piante.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ago 2023
ISBN9791221495706
Fiori di Bach per tutti. Guida pratica di floriterapia applicata

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    Anteprima del libro

    Fiori di Bach per tutti. Guida pratica di floriterapia applicata - Maria Rita Insolera

    Origini

    Edward Bach (1886-1936) era un medico inglese, immunologo e batteriologo, poi omeopata di grande fama, che studiò a lungo i rapporti e le reciproche influenze tra problemi psicologici e malattie fisiche. Egli dedicò la sua vita alla ricerca di una medicina olistica, integrale, che non sopprimesse semplicemente il sintomo, ma ne rimuovesse definitivamente la causa psichica profonda. Grazie alla sua straordinaria sensibilità e all’esperienza accumulata in anni di studio e sperimentazione, Bach scoprì nella campagna inglese 38 piante e fiori selvatici le cui essenze, ricavate con un metodo semplicissimo e poi assunte oralmente sotto forma di gocce, riarmonizzano gli stati d’animo negativi e stimolano l’autoguarigione del paziente. Dopo la morte del dottor Bach la floriterapia si è sviluppata dapprima in Inghilterra, dove i suoi collaboratori ne continuarono l’opera con la creazione del Bach Centre e della Fondazione Bach; dagli anni Ottanta il metodo si è poi progressivamente diffuso in tutto il mondo, suscitando ovunque un grande interesse per la sua provata efficacia terapeutica.

    La teoria di Bach

    Il principio su cui si basa la floriterapia è che la malattia fisica sia da interpretare come il segnale di un disagio psicologico profondo, che si manifesta sotto forma di sintomo prendendo di mira un organo-bersaglio del nostro corpo. Se ci si limita a sopprimere questo sintomo attraverso l’assunzione di un farmaco, come avviene nella medicina tradizionale, non si rimuove la vera causa scatenante del disturbo, che va ricercata nello stato mentale disarmonico; infatti i sentimenti negativi continueranno a somatizzarsi a livello fisico finché il paziente non prenderà coscienza del proprio conflitto interiore. Solo eliminando paure, ansie, tensioni, depressioni, così come odio, rabbia, invidia, rancore, gelosia, egoismo, superbia (le vere malattie dell’anima, le più subdole e pericolose) si potrà realmente guarire. Il malato deve quindi essere considerato come una personalità che soffre nella sua interezza, in qualsiasi punto sia localizzato il suo disturbo, e va curato nella sua integrità somatica, mentale e spirituale per aiutarlo a ristabilire l’armonia interiore, base indispensabile del benessere.

    Il metodo di cura

    Il metodo di cura elaborato da Bach, e che da lui prende il nome, viene chiamato floriterapia perché fa uso di essenze di fiori selvatici da somministrare al paziente per curarne disordini della personalità, disarmonie del carattere, disagi psicologici e disturbi fisici di origine psicosomatica. È una cura dolce, assolutamente naturale, che rispetta l’uomo nella sua totalità, che agisce sulla psiche e sul fisico, sui piani più sottili dell’organismo, riequilibrandolo in profondità. A differenza dei farmaci chimici i fiori di Bach non combattono né sopprimono un sintomo, ma agiscono sbloccando l’energia del paziente con progressione e gradualità, avviando un naturale processo di autoguarigione. Le essenze floreali sono 38 e vanno assunte sotto forma di gocce alcune volte al giorno (di solito quattro); vi è poi un rimedio di pronto soccorso, il Rescue Remedy, formato dalla combinazione di cinque fiori e considerato il trentanovesimo rimedio. Ogni essenza corrisponde a un preciso stato psicologico e cura numerosi sintomi psicofisici.

    Bach ha suddiviso i rimedi secondo sette diverse aree emozionali per le quali sono indicati: rimedi per la paura, la solitudine, l’incertezza, la depressione, l’ipersensibilità, l’eccessiva cura per il benessere altrui, il disinteresse per il presente. La scelta dei rimedi avviene secondo un criterio di corrispondenza tra il quadro patologico presentato dal paziente e il campo d’azione del fiore scelto. Le essenze, combinate tra loro secondo la necessità individuale, agiscono in sinergia in modo da coprire tutto l’insieme dei sintomi. Non esiste un rimedio standard adatto a ogni paziente, perché uno stesso problema in persone diverse può dare reazioni totalmente differenti; perciò bisogna indagare con cura nella personalità del paziente per scoprirne lo stato d’animo disarmonico e la causa che l’ha originato, individuando poi i rimedi necessari alla guarigione.

    Preparazione dei rimedi

    Edward Bach ha lasciato precise istruzioni per la preparazione dei rimedi. Si raccolgono i fiori al momento della massima fioritura e si pongono le corolle in un recipiente di vetro riempito d’acqua di sorgente. Si lascia il contenitore esposto al sole per alcune ore, affinché l’acqua assimili l’energia vitale del fiore; quindi si eliminano i fiori e si filtra l’acqua in un altro vaso, aggiungendovi come conservante una pari quantità di brandy. Con questo sistema vengono preparati una ventina di rimedi; gli altri vengono invece fatti bollire per circa mezz’ora e poi filtrati e diluiti nello stesso modo. C’è un unico rimedio non floreale, l’Acqua di Roccia (Rock Water), ottenuto da una sorgente incontaminata del Galles. Le essenze floreali pure, dette anche tinture madri, sono generalmente imbottigliate e commercializzate da alcune ditte produttrici.

    Modalità di somministrazione e dosaggi

    Generalmente i fiori di Bach non si assumono allo stato puro, ma diluiti. Una volta individuati quelli adatti per la cura, si versano due gocce di ognuna delle essenze pure (o tinture madri) che sono state scelte in una boccetta con contagocce da 30 ml; si aggiungono due cucchiaini di brandy come conservante e si riempie con acqua minerale naturale. La dose standard, sia per gli adulti che per i bambini, consiste in quattro gocce da assumere quattro volte al giorno; il Rescue Remedy, in caso di emergenza, può anche venire assunto più spesso e allo stato puro.

    Le dosi utilizzate per i cani ed i gatti sono le stesse che si somministrano agli esseri umani; le gocce possono essere mischiate al cibo, all’acqua o poste direttamente nella bocca dell’animale, in quest’ultima soluzione si deve fare molta attenzione a non infastidire l’animale, altrimenti si corre il rischio che, nonostante senta di aver bisogno dei fiori di Bach, si rifiuti di prenderli credendo che la cura sia una punizione. Nella maggior parte dei casi gli animali hanno un tempo di reazione molto più rapido degli umani, infatti di solito, a loro bastano dai quindici giorni a un mese per rimettersi completamente in sesto. Per le piante è opportuno utilizzare Rescue Remedy come base per ogni mix, una volta scelti i fiori da somministrare è sufficiente mettere dieci gocce dell’essenza direttamente nell’acqua con la quale si annaffieranno le piante; dopodiché si osserveranno le reazioni e se non saranno abbastanza evidenti si dovranno cambiare le essenze dei fiori.

    Essendo una cura del tutto naturale e priva di tossicità, i fiori di Bach non presentano alcuna controindicazione, non provocano effetti collaterali, possono essere combinati senza problemi sia ai farmaci tradizionali sia a quelli omeopatici. Anche in caso di sovradosaggio o di errata somministrazione non c’è pericolo di intossicarsi: infatti l’energia bloccata viene attivata solo dal rimedio adatto; assumendone uno sbagliato questo, semplicemente, non sortirà alcun effetto.

    Durata della cura

    I rimedi di Bach sviluppano un’azione dolce e graduale: non ci si deve aspettare un effetto immediato come accade per i farmaci chimici. Le modalità di guarigione hanno caratteristiche assolutamente individuali e personali: c’è chi risponde nel giro di pochi giorni, chi ha invece bisogno di tempi più lunghi, specialmente se il problema è grave, complesso o di vecchia data; generalmente sono i bambini a reagire più velocemente alle cure. Comunque, dopo qualche settimana quasi tutti mostrano segni di miglioramento; la durata media della terapia può essere considerata di due o tre mesi. Molte persone si accorgono da sole di non avere più bisogno delle gocce, perché a un certo punto si sentono così bene da dimenticarsi di assumerle.

    Tabella delle corrispondenze

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