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L’obbiettivo dell’anima
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L’obbiettivo dell’anima
E-book49 pagine35 minuti

L’obbiettivo dell’anima

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Info su questo ebook

Intrigante e avvincente, questa è la storia di Michele, un fotografo con un dono unico. Partito fin da piccolo, dalla sua città natale, scopre nel suo percorso, il dono di catturare l'anima delle persone, attraverso le sue foto. In un mondo scettico e incerto, Michele cerca di diffondere gioia e purificazione attraverso la sua arte, ma il suo potere non è privo di sfide. Un incontro con Cristina, un'anima tormentata, cambierà il corso della sua vita e lo porterà a scoprire un antico conflitto legato agli spiriti. Attraverso la trasformazione di Cristina, Michele comprende il potere delle sue fotografie nel suscitare cambiamenti profondi. Tuttavia, dovrà prendere una decisione cruciale per riportare l'equilibrio tra gli spiriti e il mondo umano. Riuscirà Michele nella sua impresa? Questo libro è un viaggio attraverso l'anima umana, intriso di mistero, bellezza e la forza trasformatrice dell'arte.
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2023
ISBN9791222705163
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    Anteprima del libro

    L’obbiettivo dell’anima - Michele Girotto

    Ricordi indelebili

    Ricordo ancora chiaramente quel giorno, anche se ero solo un bambino. Era il termine di Settembre, e l’aria fredda dell’autunno cominciava a farsi sentire. Il cielo era un mosaico di nuvole grigie, minacciose di pioggia, e l’atmosfera aveva quel tipico odore di umido che annuncia il cambio di stagione. Quella giornata segnava il mio primo trasloco, una nuova avventura per la mia famiglia. Mio padre aveva accettato un lavoro in una città più a nord, e tutto stava per cambiare. Avevo la sensazione di portare con me tutto il peso del mondo mentre attraversavo la strada verso quell'auto che mi aspettava. La cartella che stringevo tra le mani era l'unica cosa che sembrava ancora familiare in quel momento. Alle mie spalle, pian piano svaniva il luogo in cui ero nato e vissuto fino a quel momento. Le case, gli alberi, le strade che avevo percorso innumerevoli volte sembravano dissolversi nell'orizzonte, come se stessi lasciando dietro di me una parte di me stesso. Era triste lasciare quella che aveva sempre chiamato casa, ma era anche l'inizio di una nuova avventura, un viaggio verso l'ignoto che mi attendeva oltre quella strada.

    E fu così che iniziai il mio percorso, in un luogo nuovo. Anche se vivevo una vita normale, qualcosa dentro di me mi faceva sentire diverso dagli altri, come se il mio posto non fosse completamente radicato in questo mondo.

    Le giornate scorrevano tra nuove amicizie e le avventure tipiche dell'infanzia, ma c'era sempre un'aura di inquietudine in me. Non avrei mai immaginato che la mia strada si incrociasse un giorno con la fotografia nonostante mio zio fosse un fotografo di professione. Al tempo, non avevo ancora compreso il significato profondo di ciò.

    Ricordo chiaramente i pomeriggi passati a osservare le immagini stampate su vecchie riviste. Mentre gli altri si soffermavano sulle storie scritte, io ero affascinato dalle immagini che riuscivano a catturare momenti unici e sensazioni indecifrabili. Senza nemmeno rendermene conto, mi perdevo in quegli scatti, cercando di trarre più significato dalle espressioni catturate che dalle parole scritte nell’articolo.

    Quando mi soffermavo su una foto, entravo in un mondo di immaginazione. Osservavo attentamente ogni dettaglio della scena catturata dall'obiettivo, cercando di comprendere cosa avevano pensato per costruire quell'immagine. Mi interrogavo sulle emozioni che la persona ritratta poteva aver provato in quel momento e se la foto riusciva a catturarle fedelmente. Era come se cercassi di penetrare nell'animo di chi fosse dietro l'obiettivo, scrutando attraverso gli occhi del fotografo per scoprire la storia completa che si nascondeva dietro ogni scatto. Era un esercizio di empatia e immaginazione che mi permetteva di vivere momenti e storie diverse, solo osservando un'immagine statica su una pagina.

    Gli anni passarono, e quella sensazione di diversità che avevo sempre portato con me si manifestava sempre più intensamente. Quando finalmente presi in mano una macchina fotografica, il destino sembrò gettarmi un indizio su ciò che avrebbe dominato la mia vita.

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