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I Racconti della Musa. Libro II
I Racconti della Musa. Libro II
I Racconti della Musa. Libro II
E-book49 pagine40 minuti

I Racconti della Musa. Libro II

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Info su questo ebook

Vi sono momenti magici in cui, ascoltando i sussurri del cosmo, puoi captare i racconti di Dalia, una delle nove muse, che ti narra brevi storie accadute; che accadono e che potranno accadere.
LinguaItaliano
Data di uscita11 dic 2013
ISBN9788891127693
I Racconti della Musa. Libro II

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    I Racconti della Musa. Libro II - Carlo Alberto Pagani

    633/1941.

    C'è sempre un peccatore

    Forse, il peccato è solo una parola

    e i peccatori non esistono.

    – ..–......In verità vi dico che il signore punirà i peccatori e, agli uomini che si macchieranno di gravi colpe, egli invierà pestilenze; malattie; cataclismi. E, coloro che moriranno da peccatori; bruceranno nel fuoco, per l'eternità !!. Amen..!..E ora, fratelli, cantiamo assieme le lodi del signore....Glory, glory, alleluja....– Così dicendo, il pastore Elìa, iniziò a cantare i salmi, con quella sua voce stonata che sembrava un ruggito; mentre tutti i fedeli, cantavano in coro e donna Geltrude, moglie del pastore, picchiava sui tasti del pianoforte, quasi volesse sfondarli. Al termine della cerimonia religiosa, tutti i partecipanti si riversarono sul piazzale polveroso, antistante la chiesa. Approfittando della bella giornata tiepida e soleggiata, si fermarono a socializzare tra loro; in quanto, la domenica mattina, dopo la messa, era l'unica occasione settimanale di incontro collettivo e di svago.

    – Io mi domando e dico; per quale motivo dobbiamo cantare le lodi a uno che ti scarica addosso i peggiori castighi!....E' una cosa che non capisco. – Disse Thomas Cooper, 16 anni, rivolto al fratello James, 23 anni, che sorrise ammiccando. Intervenne la sorella Carlotta, 20 anni, carina :

    – Taci, se ti sente la mamma, sono guai. – Mentre parlavano, si avvicinavano al loro carro, al quale erano imbrigliati due cavalli, e presero posto, in attesa dei genitori impegnati con i convenevoli. Appena seduti:

    – E poi, caro Thomas, disse ancora Carlotta, il pastore ha detto che il Signore se la prende con gli uomini peccatori;...quindi, noi donne, non c'entriamo per niente!..Sono affari vostri!! – Scoppiò a ridere. Il fratello Thomas le dette uno scappellotto sul cappello a larghe falde che le copriva il capo; lei lo tenne fermo per non farlo cadere e rise ancora, divertita.

    A casa, la famiglia Cooper era a tavola e, dopo che mamma Doris ebbe riempito i piatti, papà Henry, si fece il segno di croce, imitato da tutta la famiglia e disse:

    – Grazie, signore, per questo cibo che ci hai concesso. Amen –

    –Amen. – Risposero tutti, mentre Thomas lanciava uno sguardo furtivo verso Carlotta che fece uno sforzo per non ridere. I tre fratelli, iniziarono a mangiare con voracità.

    – Piano, ragazzi!! Disse la mamma; c'è n'è ancora, diamine!! Mangiate piano; non affogatevi!! –

    Ora, per chiarire le idee al lettore; facciamo il punto della situazione.

    Siamo nell'anno 1820, nel Wyoming, in un punto del territorio vicino al fiume Snacke; uno dei fiuni più lunghi del nord America; 1.670 km circa, più o meno. Vi si era stanziato un bel gruppo di coloni i quali, giustamente, non volevano avere problemi di approvvigionamento idrico. Per il resto, il legno era imperante: le case in legno; fatta eccezione per qualche muro costruito con pietre. I recinti in legno; le staccionate in legno; così come le stalle e i magazzini; la chiesa tutta in legno, la casa del pastore, in legno, come in legno era la stalla e il magazzino, vicini,entrambi, alla chiesa. Tutte le piccole fattorie avevano i loro terreni coltivati, erano confinanti fra loro e disseminate su un territorio di diversi chilometri. A circa due miglia dalla chiesa, era ubicato il piccolo paese di Riverton. Poche decine di case; un saloon e uno store; specie di bazar che vendeva di tutto; dai vestiti, ai cibi e sementi; dai farmaci alle armi.

    I mezzi di trasporto erano

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