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Il sole vittorioso
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E-book290 pagine3 ore

Il sole vittorioso

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Info su questo ebook

Gli antichi consideravano il Sole il centro di tutti i fenomeni esistenti in natura: simbolo della verità incondizionata, oculato occhio di uguaglianza e giustizia, fonte di infinita saggezza e conoscenza spirituale e soprattutto creatore della vita e dell'abbondanza.
Adam Houston, professore di egittologia ad Oxford, si ritrova coinvolto in un gioco pericoloso ed oscuro, che affonda le radici nelle millenarie pratiche funerarie dell'Antico Egitto.
Lo sfondo della vicenda è Londra, città che per secoli è stata il centro del mondo e tutt'ora custodisce le conoscenze e i misteri di tutti i cinque continenti.
Messo alle strette da un uomo inquietante e potente, affiliato ad una delle più potenti società segrete, Houston dovrà dar fondo, in poche ore, a tutta la propria sapienza per decifrare enigmi nascosti tra le architetture della città, ingegnosi marchingegni e simboli arcaici che proteggono una sconvolgente verità, la quale potrebbe trasformare la storia dell'umanità.
LinguaItaliano
Data di uscita21 feb 2014
ISBN9788868859398
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    Il sole vittorioso - Luigi Potenza

    Luigi Potenza

    Il Sole vittorioso

    UUID: 19f3df84-9b13-11e3-87c9-27651bb94b2f

    Questo libro è stato realizzato con BackTypo

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    PROLOGO

    1.

    2.

    3.

    4.

    5.

    6.

    7.

    8.

    9.

    10.

    11.

    12.

    13.

    14.

    15.

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    17.

    18.

    19.

    20.

    21.

    22.

    23.

    24.

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    26.

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    28.

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    30.

    31.

    32.

    33.

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    35.

    36.

    37.

    38.

    39.

    EPILOGO

    Ringraziamenti

    Questo libro è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, società, organizzazioni, luoghi, fatti e avvenimenti citati sono invenzioni dell'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con eventi, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.

    Le organizzazioni citate nel romanzo, compresi massoneria, Royal Society di Londra e British Museum, esistono veramente.

    "Ciò che sappiamo è una goccia rispetto a ciò che ignoriamo!

    La verità' si ritrova sempre nella semplicità', e non nella complessità' e confusione delle cose."

    PROLOGO

    Egitto, 4500 a.C.

    <> disse il maestro in tono soave, aprendo la cerimonia.

    La stanza celata nelle viscere della terra era irradiata dalle fievoli fiammelle delle tremanti fiaccole disposte lungo le pareti. La luce riproduceva sulle mura i profili dei cerimonieri con il capo coperto da una maschera del Dio Anubi.

    <> fece una lunga pausa.

    <>.

    Ci fu un momento di silenzio, poi il cerimoniere continuò: <>.

    Il maestro si allontanava nel silenzio notturno e, stringendo al petto il papiro, si lasciò alle spalle le piramidi, sublimi nella loro semplicità e mastodontiche nelle loro proporzioni, che ricordavano in pieno la conoscenza divina, sede nell'apice celeste, luogo di illuminazione in cui si riflette e splende la divinità solare.

    Le dune sabbiose a forma di mezzaluna venivano sospinte dal vento, come avviso di un imminente e tremenda circostanza. Guardò con occhi profondi il cielo limpido e colmo di stelle che tracciava sull'acqua del Nilo un sentiero argenteo e al tempo stesso oscurato. Uno stormo di anatre, ancora vivaci, scese obliquamente e, tra spruzzi bianchi, si posò accanto agli alti canneti.

    Le stelle della notte illuminavano il cielo come candele, tracciando un sentiero lungo le fitti sabbie del deserto.

    Il maestro si tolse la maschera e si voltò verso l'animale mostruoso e simbolico che giaceva sulla sua collina di granito vicino alla Grande Piramide, la Sfinge, che fissava la sua sorella dal lato opposto del fiume.

    Il maestro arrotolò il papiro in un panno di lino e lo adagiò con attenzione nella maschera. Scavò una fossa e sotterrò frettolosamente il suo tesoro. Mentre la ricopriva con le mani vecchie e consumate dal tempo, pronunciò: <>.

    1

    Le antiche civiltà dell'Egitto e del Vicino Oriente, quali Sumerica, Assira e Babilonese, sono le fondamenta del mondo moderno. La comprensione di queste culture uniche e profonde rappresenta una sfida intellettuale gratificante. Illuminare l'antica civiltà Egizia e quella del Vicino Antico-Oriente nel suo complesso, utilizzando testi come punto di partenza per lo studio di una vasta gamma di fenomeni, come la storia, la religione, il diritto, l'economia, e l'archeologia, oltre che il linguaggio stesso, era un compito non affatto semplice, ma era stato il suo sogno da sempre. Le tecniche applicate nell'egittologia sono paragonabili a quelle necessarie per altre materie basate sulla lingua in ambito umanistico.

    Il tempo per il momento sembrava aver dato una tregua, ma bisogna sempre essere pronti ed armati di ombrello per affrontare le improbabilità del cielo di Oxford, detta anche la città dalle sognanti guglie, pervia dell'armonica architettura degli edifici dell'università.

    L'Università di Oxford è la più antica del mondo anglosassone, nonché una tra le più prestigiose d'Europa insieme a quella di Cambridge.

    Talvolta, si usa l'espressione Oxbridge per riferirsi allo stesso tempo sia all'università di Oxford che all'Università di Cambridge. Le due università hanno una grande tradizione di competizione l'una nei confronti dell'altra, in quanto si tratta delle due università più antiche e più prestigiose del Regno Unito.

    Entrambe fondate oltre 800 anni fa, tra esse sono cresciuti molti tra i più prominenti scienziati, scrittori e statisti britannici, così come altre note figure in molti diversi campi. Anche la competizione tra Oxford e Cambridge ha una lunga storia che guarda indietro fino al 1209, quando Cambridge venne fondata da un gruppo di scolari in cerca di rifugio dagli abitanti ostili di Oxford.

    Come molte altre istituzioni, Oxford e Cambridge sono state attente nel preservare molte parti della loro storia, conservando una quantità di tradizioni che possono sembrare arcaiche e bizzarre. Gli studenti e gli accademici di Oxbridge sono stati variamente stereotipati come intelligenti, pieni di risorse, ed ambiziosi; così come pretenziosi, arroganti, ed egocentrici. Le stesse istituzioni sono spesso viste come bizzarre ed incantevoli, ma anche lente nel rispondere ai cambiamenti.

    Adam Houston, un uomo sulla trentina, alto, moro e dal fisico atletico, avanzava a passo svelto verso il lungo viale dell’Università, asciugandosi con il dorso della mano il sudore sulla fronte. Intorno c'era un gran silenzio, il cielo continuava ad ammassarsi di nube nere che si confondevano con l'oscurità della notte. Houston guardava insistentemente l’orologio al polso sinistro.

    "Le 20.00 per fortuna sono ancora in orario" pensò con aria affannata.

    Finalmente scorgeva qualcuno da lontano. Due uomini alti e dalla bella presenza fumavano con gran interesse le loro sigarette maleodoranti e cancerogene, davanti all'ingresso.

    <> disse con un sorriso. I due gli risposero allo stesso modo.

    Il professor Houston si affrettò a raggiungere la sala conferenza.

    <> disse l’organizzatrice dell’evento in tono sollevato. Era una bella donna, sulla quarantina. Aveva folti capelli ricci e rossi, quella sera indossava un tailleur beige e nero che esaltava in pieno il suo carattere raffinato e cordiale.

    <> prese fiato. <> Domandò ansimante.

    <> gli rispose con una smorfia sofferente.

    <> Esclamò lui, alzando gli occhi. <>

    Balbettando alcune parole incomprensibili, Molly lo trattenne per la spalla.

    <>

    Il professore la guardò con espressione incuriosita <>.

    <> chiese a voce bassa.

    <> Rispose annuendo.

    <> ribatté lei, guardandosi intorno.

    Adam la guardò accigliato, poi alzò le spalle.

    <> lo incoraggiò, pronunciando un sorriso sforzato.

    Quella sera la sala era strapiena, tanto che i posti a sedere non erano bastati per tutti.

    La presenza di studiosi, giornalisti, semplici curiosi, ma anche di esponenti illustri che amavano approfondire i grandi misteri irrisolti della storia antica, lo rendevano particolarmente nervoso. Appena mise piede all'interno dell’ampia sala, il brusio di voci calò immediatamente in un silenzio interrotto a tratti da colpi di tosse stizzosa.

    Adam attraversò il palco con passi decisi e misurati, provocando lo scricchiolio delle doghe di legno. Salì sul podio, sistemò il microfono alla sua altezza e posò i suoi appunti in disordine.

    <> fece una breve pausa. <> Ci fu un caloroso applauso.

    Si schiarì la voce. <> disse indicando il pubblico.

    Nell’aula si sollevò una risata generale.

    Adam sapeva bene come sdrammatizzare le situazioni imbarazzanti. <> fece una pausa e consegnò un dischetto a Molly.

    I faretti si schiarirono lentamente e la sala calò nel buio.

    <> si fermò per osservare se aveva l’attenzione di tutti, poi proseguì.

    <>

    Si sollevarono subito delle voci.

    <> urlò qualcuno seduto nelle ultime file dell’aula.

    Adam si stupì. <> ammiccò.

    Il pubblicò indicò qualcosa alle sue spalle, Adam si girò e si accorse di aver fatto la figura dell’imbecille. Sullo schermo vi era proiettata un’immagine ad alta risoluzione della Piramide di Cheope. <> commentò divertito.

    La sala scoppiò in una risata generale.

    Adam si schiarì la voce avvicinando la mano davanti alla bocca. Premette un piccolo telecomando nella mano destra facendo scorrere la diapositiva successiva, questa volta le piramidi apparivano da un’inquadratura dall’alto.

    <> proseguì Adam, indicando lo schermo <>. Il professore passò avanti alcune diapositive e mostro un immagine di una pietra dalla forma triangolare.

    <>.

    Fece un'altra pausa e ritornò indietro di una diapositiva che mostrava una foto delle tre piramidi più importanti di Giza.

    Bevve un sorso d'acqua e poi continuò dicendo: <> fece un'altra pausa per assicurarsi l'attenzione del pubblico.

    <>

    Un signore con dei sottili baffi bianchi alzò la mano. <> disse Adam.

    <>.

    Adam ascoltava attento senza far trapelare nessuna sua considerazione. L’uomo continuò <>

    <> Adam fece coincidere un’immagine delle piramidi con una foto della cintura di Orione scattata da un telescopio spaziale e nell’aula si sollevò subito un mormorio.

    <>.

    Tutti i presenti iniziarono di nuovo a consultarsi entusiasti, Adam lanciò un’occhiata furba e con un leggero sorrisino proseguì. <> Scese il silenzio.

    <> disse indicando l’immagine <>.

    Questa volta fu un ragazzo dall'aspetto asciutto ad alzare la mano.

    <>

    Si poteva respirare una profonda aria di interesse e tutta l’attenzione era puntata sulla preparazione del giovane insegnante.

    <> fece una breve pausa.

    <>.

    Adam prese fiato e riflesse soddisfatto su come stava procedendo la serata. Diede un’occhiata generale per cercare conferma e si voltò per guardare Molly, e vide che si comportava in modo molto strano. In questi anni non ho mai visto Molly in questo stato…Ha davvero una brutta cera. Chissà cosa le sarà capitato.

    Improvvisamente, la donna dagli occhi verde smeraldo si girò di scattò e notò che Adam la fissava. Rimase in silenzio per qualche secondo e poi alzò il pollice all’insù.

    Adam si strinse nelle spalle e riordinò gli ultimi pensieri per non perdere il filo logico, poi continuò:

    <>. Adam mostrò una diapositiva su cui vi era uno scalpello e una pietra grigiastra, tondeggiante e porosa. La puntò con il puntatore laser.

    <tomba" del sovrano era uno dei principali motori economici di questa società>>.

    Il professore Houston mostrò numerose diapositive interessanti che illustrava una teoria del metodo di costruzione attraverso un lavoro a catena ben organizzato.

    Sebbene stesse appena smentendo il suo punto di vista appena condiviso, il suo scopo in tutte le conferenze che partecipava, era di stimolare i vari punti d'osservazione del pubblico attraverso domande che li destabilizzavano, in modo da sviluppare maggior flessibilità e riflessione su un argomento.

    <>.

    Fece una breve pausa. Gli spettatori erano completamente ipnotizzati dalle sue parole.

    <>.

    Il suo tono di voce era pieno di entusiasmo.

    Il professor Houston fece scorrere alcune foto dei più antichi siti archeologici del mondo.

    <>.

    I massi delle costruzioni erano evidenziati da un contorno in verde con un effetto opacizzato, in modo da far esaltare la simmetria e la precisione di quelle strutture.

    <

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