L'aspetto dell'amore

Di Susan Laine

Un libro della Serie Sensi e Sentimenti

Qual è l’aspetto dell’amore? E chi lo incontra gli darà l’attenzione che merita?

Il poliziotto volontario Sebastian Sumner sarà anche sordo, ma è forte e capace. Ha una relazione con il detective Jordan Waters ormai da un anno. La loro storia ha avuto alti e bassi, ma il loro amore poggia su basi solide. Peccato che le loro vite lavorative siano più incerte, perlomeno quella di Jordan, che assieme al suo partner sta indagando su Aldous Henley, un losco mercante d’arte sospettato di contraffazione e ricettazione. Ma dimostrare i crimini dell’uomo e consegnarlo alla giustizia si sta rivelando una sfida più difficile del previsto.

Henley non è più solo un problema di lavoro. Il caso consuma l’attenzione di Jordan, che fatica a mantenere l’equilibrio fra la sua impegnata vita professionale e l’altrettanto importante vita privata, soprattutto con un anniversario importante in arrivo. L’amore sarà anche sotto gli occhi di tutti, ma questo non significa che vada dato per scontato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Dreamspinner Press
• Data di uscita: 29 mar 2016
• ISBN: 9781634773584

Susan Laine

Susan Laine, an award-winning, multipublished author of LGBTQ erotic romance and a Finnish native, was raised by the best mother in the world, who told her daughter time and again that she could be whatever she wanted to be. The spark for serious writing and publishing kindled when Susan discovered the gay erotic romance genre. Her book, Monsters Under the Bed, won the 2014 Rainbow Award for Best Gay Paranormal Romance. Anthropology is Susan’s formal education, and she could have been happy as an eternal student. But she’s written stories since she was a kid, and her long-term goal is still to become a full-time writer. Susan enjoys hanging out with her sister, two nieces, and friends in movie theaters, libraries, bookstores, and parks. Her favorite pastimes include singing along (badly) to the latest pop songs, watching action flicks, doing the dishes, and sleeping till noon, while a few of her dislikes are sweating, hot and too-bright summer days, tobacco smoke, purposeful prejudice and hate speech. Website: www.susan-laine-author.fi Email: [e-mail] Blog: www.goodreads.com/author/show/5221828.Susan_Laine/blog Facebook: www.facebook.com/Susan-Laine-128697277229180 Twitter: @Laine_Susan

Anteprima del libro

L’aspetto dell’amore

Di Susan Laine

Un libro della serie Sensi e sentimenti

Qual è l’aspetto dell’amore? E chi lo incontra gli darà l’attenzione che merita?

Il poliziotto volontario Sebastian Sumner sarà anche sordo, ma è forte e capace. Ha una relazione con il detective Jordan Waters ormai da un anno. La loro storia ha avuto alti e bassi, ma il loro amore poggia su basi solide. Peccato che le loro vite lavorative siano più incerte, perlomeno quella di Jordan, che assieme al suo partner sta indagando su Aldous Henley, un losco mercante d’arte sospettato di contraffazione e ricettazione. Ma dimostrare i crimini dell’uomo e consegnarlo alla giustizia si sta rivelando una sfida più difficile del previsto.

Henley non è più solo un problema di lavoro. Il caso consuma l’attenzione di Jordan, che fatica a mantenere l’equilibrio fra la sua impegnata vita professionale e l’altrettanto importante vita privata, soprattutto con un anniversario importante in arrivo. L’amore sarà anche sotto gli occhi di tutti, ma questo non significa che vada dato per scontato.

Capitolo 1

MI CHIAMO Sebastian Sumner e non è che mi svegli tutte le mattine cantando la canzone di Tutti insieme appassionatamente.

Tanto per cominciare, non riuscirei mai a tenere il ritmo, dato che non ho mai sentito quella canzone. Non che io senta molto in generale, essendo sordo. Ho perso l’udito da ragazzo, prima da un orecchio e poi dall’altro, a causa di una malattia. Ricordo ancora certi suoni, ma rievocarli è difficile quanto ascoltarne di nuovi.

Ho sentito le vibrazioni della Primavera di Vivaldi grazie a degli altoparlanti regolati al massimo, ma in tutta onestà quel brano, proprio come tante altre melodie popolari, sembra in cima alla lista delle cose che irritano la gente. A me quel genere di musica non dispiaceva, ma era fin troppo vivace per Jordan e la sua cricca.

Tra l’altro fargli iniziare il sabato mattina alle sette e con qualcosa che trova terribilmente odioso non è l’idea migliore del mondo.

Ciò nonostante, adoravo dar fastidio al mio uomo.

Jordan Waters, un detective dell’unità Crimini e Frodi Finanziarie del Dipartimento di Polizia Metropolitano del District of Columbia di Washington D.C., era il mio uomo. Un tipo alto, muscoloso e abbronzato, coperto di tatuaggi, cicatrici e piercing, i capelli ondulati biondo platino con ciocche color lavanda e occhi verdi come smeraldi preziosi. Certo, sul lavoro doveva mantenere un aspetto più decoroso, stemperando la sua immagine di cattivo ragazzo e nascondendo i tatuaggi e le cicatrici sotto giacca e cravatta; inoltre doveva togliere i piercing, ma tanto quelli li indossava comunque solo nel tempo libero. Io avevo un vantaggio: conoscevo la persona che si nascondeva sotto gli abiti da lavoro. Jordan era l’uomo dei miei sogni.

Va bene, lo ammetto: all’inizio non era stata così, proprio per niente, ma nel corso dell’anno che avevamo trascorso insieme, qualcosa era cambiato.

Jordan non era un tipo mattutino, non senza una caraffa di caffè nero forte, preferibilmente una miscela hawaiana con l’aggiunta di una tonnellata di zucchero. Il fine settimana era il periodo peggiore. A lui piaceva dormire fino a tardi, a me no, quindi trovavo sempre nuovi modi per farlo alzare.

Mi chinai su di lui, sdraiato bocconi sulle coperte blu scuro, il volto dall’espressione rilassata appoggiato al cuscino. Jordan, gli mormorai all’orecchio. Su su. È ora di alzarsi. Sì, lo stavo pungolando, ma era meglio che perdere la giornata in quel modo.

Si mosse forse di un centimetro. Gli misi una mano fra le scapole e lo scossi leggermente. Forza, dormiglione. Abbiamo da fare. Ho preparato la colazione.

Scosse la schiena nel tentativo di scrollarsi di dosso la mia mano e io sentii la vibrazione delle sue parole borbottate (probabilmente, data l’ora, imprecazioni riguardanti i miei parenti più stretti). L’ultima volta mi aveva dato del figlio di puttana e del sadico del cazzo dopo che gli avevo strappato via la coperta, lasciandolo nudo e tremante. Ah, quanto erano lieti i nostri sabati, divertimento per tutta la famiglia. Beh, soprattutto per me.

Lo scossi più forte. Jordan, non costringermi ad andare in bagno. Tornerei con qualcosa di freddo e umido e te lo spargerei tutto addosso. E non sto parlando di lubrificante.

La risposta di Jordan fu cristallina. Togliendo un braccio da sotto il cuscino, sollevò la mano e mi mostrò il medio. Alla faccia della gentilezza.

Lentamente, abbassai un poco il lenzuolo per scoprirgli il sedere, soprattutto la fossetta all’altezza delle reni. Sfregai le guance sopra quel punto, tempestandolo di baci per poi soffiare sui punti inumiditi fino a fargli venire la pelle d’oca.

Jordan borbottò qualcosa dal profondo del petto, ma sapeva che non ero in grado di distinguere le sue parole, dunque pensai che di qualunque commento si trattasse, non fosse rivolto a me. Se avesse voluto spingermi via, avrebbe potuto farlo tranquillamente, dato che era più grosso e robusto di me. Adoravo la sua pelle. Quelli che a volte lui considerava difetti o imperfezioni erano per me la prova di una vita vissuta. Sapevo che non tutto il suo passato era stato piacevole.

Del resto, lo stesso valeva per il mio: era una cosa che avevamo in comune.

Mettendo da parte quei pensieri deprimenti, resi obsoleti molto tempo prima da ciò che era successo dopo, concentrai la mia attenzione sul magnifico corpo maschile sotto di me. Era tutto mio. Con carezzevole tenerezza, passai le dita sulle linee e sulle curve della sua schiena, dall’incavo delle reni ai fasci di muscoli sodi del dorso e alle scapole, tracciandone una mappa come se fossero per me un territorio da esplorare.

Se lo avessi amato di più, credo che mi sarebbe scoppiato il cuore.

Jordan si contorse per il solletico che gli stavo facendo ed ero sicuro che stesse ridacchiando. Appoggiai una guancia sulla sua schiena e sentii il suono attraversare le giunture, i muscoli e le ossa, riecheggiando anche dentro di me. Adoravo la sua schiena forte e snella e l’ampia estensione di pelle liscia, deturpata da alcune cicatrici dovute a risse e incidenti sul lavoro e decorata da linee, curve e cerchi tribali; per quanto mi riguardava, quelli non erano difetti.

Mentre lo baciavo sulla fossetta e scendevo verso la fessura fra le sue natiche, mi godetti la sua vicinanza, la sua presenza sotto di me, nel nostro letto, nella nostra casa e nella nostra vita. Aprii la bocca e tracciai con la lingua una linea dal solco muschiato fino alla sua natica destra, liscia e soda, a cui diedi un morso.

Sotto di me, Jordan rabbrividì. Era lui quello con la mania per i sederi, ma ogni tanto mi piaceva invertire i ruoli.

Jordan si liberò e si voltò sulla schiena, lanciandomi un’occhiata. Quella posizione mi diede la possibilità di leccare l’incavo dove la sua coscia incontrava l’inguine e di riacquisire familiarità con quella parte deliziosa della sua anatomia. In quel punto, il suo naturale odore muschiato di uomo era più intenso e io lo inalai a fondo; adoravo quella sensazione. Sapevo per esperienza